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 2013  febbraio 07 Giovedì calendario

IL GIOCO NON CONOSCE CRISI E IL FALSO STA DIVORANDO TUTTO [I

numeri delle Fiamme Gialle fanno paura: boom di slot machine e scommesse. E i pirati truccano pure le figurine] –
Non si scherza con il gioco. Ecco l’unica industria in controtendenza che macina fatturati record: 70 miliardi di euro nel 2012, con un incremento rispetto allo stesso periodo di ben 13 punti percentuali. È la risposta degli italiani alla crisi: videopoker, slot machine, gratta-e-vinci, scommesse sportive, lotterie, riffe, tombole, lotto, Superenalotto sono un enorme barattolo di miele nel quale tutti vogliono mettere e stanno mettendo le dita. A cominciare dalla grande criminalità organizzata, che nel mercato del divertimento si è infiltrata prepotentemente – dicono le fonti di intelligence della guardia di finanza – per trasformare le roulette in gigantesche lavatrici di soldi sporchi, con tutto quel che ne consegue: distruzione di concorrenza leale, accumulazione di patrimoni illeciti, aumento dell’evasione fiscale. Sono holding del malaffare strutturate come multinazionali con centinaia di «dipendenti» e ramificazioni in gran parte d’Italia. I numeri «annuali» dei baschi verdi fanno impressione: 10 mila denunce, 3.300 violazioni riscontrate, 2.600 apparecchi sequestrati. Macchinette mangiasoldi di ultima generazione (le newslot2) che troppo spesso sfuggono al controllo dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, cui sono (dovrebbero essere) collegate per registrare i flussi di gioco e rendere, così, sicuro il calcolo delle tasse da versare. Succede, invece, che questi congegni infernali nascondano nella loro pancia di ferro e microchip il più classico dei trucchi: «schedini ripartitori» che alterano le comunicazioni telematiche sul volume di giocate effettuate. In Sicilia la Tributaria di Palermo ha scoperto che un congegno simile, installato su 44 slot, in due anni e mezzo ha nascosto all’Erario redditi per 8 milioni su cui doveva essere pagato almeno un milione di euro di tasse ( ogni giorno ogni slot produceva 5 mila euro in nero). A Lecce, sul fronte scommesse, una società formalmente domiciliata all’estero (ma operava in Italia con migliaia di addetti dislocati in 400 agenzie) ha nascosto al fisco 234 milioni di euro evadendo imposte per 50 milioni. In totale sono oltre 1.500 i punti clandestini di raccolta delle scommesse sequestrati nel 2012 (molti dei quali frequentati anche da minori) e quasi 4.300 i siti pirata oscurati che consentivano di puntare su eventi sportivi fuorilegge. Storie di grandi numeri, quelle che riguardano il pianeta gioco, con contaminazioni che in alcuni casi toccano le alte sfere della politica e dell’ establishment economico. È un segmento di mercato in continua evoluzione, anche tecnologica, l’azzardo.Con un’ultima preoccupante frontiera, in rapida ascesa, che si chiama abusivismo: da nord a sud stanno spuntando gratta-e-vinci e lotterie contraffatte. Non una sorpresa, ovviamente, nel Paese dove si falsifica di tutto: capi di abbigliamento, oggetti high-tech, beni di consumo e giocattoli. Figuriamoci la speranza a buon mercato, che non offre alcuna garanzia sulle possibilità di riscuotere eventuali premi. Sono passati anni da quando, sulle bancarelle dei mercatini napoletani, timidamente facevano capolino bottiglie di profumo ribattezzate «Dolce& Gabbiano», miscela maleodorante che scimmiottava le essenze Dolce& Gabbana. Raccontano le analisi della finanza che il mercato del falso – sull’asse Cina- Turchia –è un tumore maligno al sistema linfatico del sistema-Paese che non si accontenta più di richiamare l’originale, ma lo sbrana, sostituendosi ad esso. In media le fiamme gialle sequestrano tre depositi di merce contraffatta al giorno. Le cellule malate proliferano soprattutto nel distretto fiorentino-pratese, in Veneto, in Campania, in Lombardia, nel Lazio e nel marchigiano. Uno tsunami economico sulle piccole e medie imprese italiane; nei 105 milioni di pezzi sequestrati nel 2012 si trovano medicine, cosmetici, apparecchiature elettroniche, articoli per la casa e la scuola, finanche le figurine dei calciatori. È un’emergenza economica nazionale. Quest’anno,la Gdf inaugurerà il Sistema informativo anti-contraffazione (Siac), una banca dati per immagazzinare i dati provenienti da ogni angolo del Paese su registi e attori di quest’immenso business. A Bari prestò sarà installata la centrale operativa anticontraffazione nazionale. Una buona idea. Da copiare.