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 2013  febbraio 02 Sabato calendario

IL MAROCCO STA COSTRUENDO LA PIÙ GRANDE CENTRALE SOLARE DEL MONDO


Sarà la più grande centrale solare a concentrazione del mondo e sorgerà in Marocco, nei pressi di Ouarzazate, al centro della nazione nordafricana. A ridosso del deserto del Sahara, il moderno impianto permetterà a regime, entro il 2020, di produrre 500 megawatt di elettricità. La centrale sarà gestita dalla società saudita Acwa. L’investimento complessivo dovrebbe ammontare a circa 2 miliardi di euro.
L’obiettivo del governo marocchino è ambizioso: fra sette anni il 42% della capacità produttiva proverrà da energie rinnovabili, di cui il 12% da fonte solare e un altro 12% dall’eolico. In realtà esistono progetti che prevedono la creazione di un’area omogenea, tra Africa ed Europa, per lo sfruttamento dell’energia solare e il suo trasporto nel Vecchio continente. L’organismo MedGrid, nato nel 2011 e che raggruppa le compagnie elettriche delle due sponde del Mediterraneo, sta elaborando uno schema di lavoro per la realizzazione di una rete elettrica comune. Un progetto impegnativo, a cominciare dall’aspetto economico: per dar vita a un collegamento di 400 chilometri con una capacità di 1.000 Mw serve un miliardo di euro. Un altro freno agli investimenti è costituito dall’instabilità politica della regione: la situazione poco chiara in Siria e in Egitto non consente di avviare una strategia di cooperazione a livello mediterraneo.
Intanto non decolla il progetto Desertec, lanciato nel 2009 da un gruppo di ingegneri tedeschi. Si tratta di costruire grandi centrali solari nel Sahara, che invierebbero l’energia prodotta in Europa utilizzando cavi sottomarini. Finora è stata reperita soltanto una parte dei 400 miliardi di euro necessari. Così, mentre è stato dimostrato che l’idea è fattibile dal punto di vista tecnico, ci si trova di fronte agli ostacoli di natura finanziaria. Si cercano nuovi investitori, ma la crisi economica certamente non aiuta.
Il documento redatto dai promotori sostiene che l’Europa dovrebbe riuscire a importare fino al 20% del suo fabbisogno elettrico dal Medio Oriente e dal Nordafrica. Il piano iniziale, inoltre, è stato parzialmente modificato. Un ruolo importante sarà svolto anche dalla componente eolica, visto che la costa atlantica del Marocco e il Mar Rosso presentano un potenziale notevole. Ancora, i promotori affermano che, diversamente dall’energia nucleare, in questo caso lo sviluppo potrà avvenire ricorrendo ampiamente ad aziende e competenze locali.