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 2013  febbraio 05 Martedì calendario

Cane per Sette - I lupi neolitici, sulla via dell’addomesticamento per diventare cani, svilupparono geni che permisero loro di digerire anche gli amidi (verdure e croste di pane avanzate dai pasti umani)

Cane per Sette - I lupi neolitici, sulla via dell’addomesticamento per diventare cani, svilupparono geni che permisero loro di digerire anche gli amidi (verdure e croste di pane avanzate dai pasti umani). Scoperta appena pubblicata su Nature. (ItaliaOggi 26/1/2013) Uomo e cane si frequentano da almeno 36.000 anni. Più antico scheletro di cane mai trovato: in Belgio risale a 31.000 anni fa. Più antica traccia di legame fra uomo e cane: orme di bambino insieme a un cane lasciate 28.000 anni fa nel sud della Francia. Più antica prova di convivenza: resti di ossa umane e canine in una grotta mediorientale di 12.000 anni fa. (Wiki) Le razze più antiche: in Cina lo shar-pei, in Africa il basenti, nelle regioni artiche il malamute, in Australia il dingo. Il levriero persiano è considerato l’antenato di tutti i cani da caccia. (guidecampania.com) La superficie della mucosa adibita all’olfatto nel cane varia da 70 a 150 centimetri quadrati (nell’uomo: 5 centimetri quadrati), i recettori olfattivi sono 250-280 milioni (uomo: 20 milioni). Corriere.it 20/2/2012 I cani, opportunamente addestrati, sono in grado di annusare cellule cancerose nei pazienti. Nei test non sono riusciti a identificare solo 14 casi su 1.272 malati di cancro della pelle, del seno e dei polmoni. (Richard Newbury, La Stampa 15/2/2010) L’uomo percepisce frequenze fino a 20 chilohertz, il cane fino a 40 (già dopo i 20 si parla di ultrasuoni). (farminachannel.com) La vista del cane: pochi colori, sfocata da vicino. Desmond Morris: «È stato dimostrato per mezzo di esperimenti che se il padrone di un cane rimane immobile ad una distanza di 300 m. dal suo animale, quest’ultimo non riesce a vederlo. Se invece l’uomo si trova a circa 2 km di distanza e fa dei segnali al suo cane (poniamo, per esempio, il caso di un pastore), questo lo può vedere chiaramente». La cacca di cane, ottima per alimentare i lampioni a gas. (Airone, 6/2012) Un cane dorme circa 10 ore al giorno. (Il Giornale, 06/04/1998) I cani più costosi da mantenere sono i chihuahua: 111.534 euro per tutta la vita. Seguono il levriero greyhound (104.094 euro), il mastino (102.604), il boxer (62.718 euro) e il setter inglese (62.293). (Vanity Fair 1/10/2008) I cani che abbaino per ore perché lasciati soli in casa o in spazi angusti causano 60 mila liti condominiali ogni anno. (il Giornale 08/03/2010) In Italia ci sono circa 6 milioni di cani. Stanno soprattutto in Veneto (830mila) e Lombardia (800mila). Tanti anche in Emilia Romagna (790mila), Piemonte (520mila), Lazio (440mila). I randagi sono 500-700mila. (IlSecoloXIX.it 25/6/2012) Audrey Hepburn sempre insieme al suo yorkshire terrier di nome Mister Famous. Durante le riprese di Quelle due la bestiolina fu investita da una macchina e morì. Mel Ferrer, marito della Hepburn, cercò di consolarla regalandogliene un altro che fu chiamato Assam of Assam. (Oscar Grazioli, Cani di sangue blu) Tre cani sulla Walk of Fame di Hollywood: Strongheart, pastore tedesco dei primi film muti (attorno al 1925), Rin Tin Tin e Lassie. (Oscar Grazioli, Cani di sangue blu) Harvey, il giovane cane di razza boxer che non si allontanò mai dal capezzale di Humphrey Bogart morente. (Oscar Grazioli, Cani di sangue blu) Prince, il pastore tedesco di Rodolfo Valentino, che quando il seduttore morì, sparì senza dare più notizie. (Matteo Tonelli, repubblica.it 28/11/2007) George Washington allevava cani dalmata. (Oscar Grazioli, Cani di sangue blu) Anche Tutankamen aveva un cane: razza saluki, una delle più antiche. Lo si vede ritratto accanto al faraone in alcuni affreschi. (Oscar Grazioli, Cani di sangue blu) Napoleone detestava il carlino di sua moglie Joséphine che gli impediva d’infilarsi nel letto. (Oscar Grazioli, Cani di sangue blu) In America il 42 per cento dei cani divide il letto coi padroni (erano il 34 per cento nel 1998). (Carla Reschia, La Stampa 2/8/07) Lincoln quando diventò presidente non si portò alla Casa Bianca il cane Fido, che lasciò ai vecchi vicini di casa, i signori Roll. Prima di lasciarlo, però, gli fece fare una foto che poi si appese nello studio. Per non farlo intristire durante la lontananza, portò in casa dei Roll il divano su cui erano soliti appisolarsi insieme. (Oscar Grazioli, Cani di sangue blu) Harry Truman mollò subito al suo medico il cane cocker che gli era stato regalato per Natale (1947). (Oscar Grazioli, Cani di sangue blu) «Se vuoi farti un amico a Washinghton, prendi un cane» (Harry Truman). (Oscar Grazioli, Cani di sangue blu) Rupert Everett si trasferì a Los Angeles per via del clima, più adatto al suo cane di nome Moise, malato di artrosi. (Oscar Grazioli, Cani di sangue blu) «A chi è solo, Dio dona un cane. Il cane è la virtù che, non potendo farsi uomo, si è fatta animale» (Victor Hugo). (Gianfranco Ravasi, Avvenire 4/6/2004) «Quando ero piccolissimo volevo fare il cane: lo vedevo così libero e felice» (Lucio Dalla). (Renato Franco, Corriere della Sera 5/8/2004) In America alcune aziende permettono ai dipendenti di portarsi il cane in ufficio, perché ciò aumenta la produttività, abbassa l’assenteismo e favorisce l’armonia tra colleghi. (Michele Farina, Io Donna, 1/7/2006). Morizt, l’alano che il barone von Richtfhorten (cioè il Barone Rosso) si portava in volo durante i combattimenti aerei della Prima Guerra mondiale. (Matteo Tonelli, repubblica.it 28/11/2007) Gina, pastore tedesco di 2 anni, 28 chili, membro dell’esercito americano, specializzata nella ricerca di bombe. Tornata alla base in Colorado dopo sei mesi di missione, le furono diagnosticati «disordini mentali da stress post traumatico». (Daniela Mastromattei, Libero 5/8/2010) Il cane poliziotto tedesco sospeso dal servizio perché abbaiava soltanto ai bambini neri. (Edoardo Camurri, il Riformista 9/2/2004) Nelson, il cane cui Paolo Conte ha dedicato un disco: «Un pastore francese di carattere difficile ma così bello, aveva orecchio musicale. Io suono di notte, e finisco sempre con una frase di Fats Waller: lui la riconosceva, e si alzava». (Marinella Venegoni, La Stampa 12/10/2010) A Beverly Hills il 40 per cento degli sposi invita il proprio cane al matrimonio, agghindandolo per l’occasione con abitini firmati. (Io Donna, 23/9/2006) «Fidati del tuo cane fino all’ultimo, ma di tua moglie o di tuo marito solo fino alla prima occasione» (Anton Cechov). (Corriere della Sera 19/11/2002) Monika Stockinger, di Strobl vicino a Salisburgo, fila la peluria dei suoi cani e ne ricava una lana che definisce «super leggera, morbida come quella di angora e isolante». Su richiesta e a pagamento tratta anche la peluria di cani altrui. (La Stampa.it 22/4/2008) Henrik di Danimarca, marito dell’attuale regina, sa che sapore ha la carne di cane: «È come quella di un vitellino, solo un po’ più asciutta». L’ha assaggiata per la prima volta in Vietnam, dove è cresciuto, ma la mangia ancora: «Non mi faccio scrupoli a consumare carne di cane. Questi esemplari sono allevati per essere mangiati, alla stessa stregua dei polli». (Alba Piazza, Libero 4/5/2006) A Shangai da un paio di anni a questa parte ogni famiglia può avere un solo cane. Ciò per arginare il numero crescente di animali domestici (su 20 milioni di abitanti, ufficialmente c’erano 800mila cani, senza contare quelli non censiti, almeno il quadruplo). (C.P., Sette 31/3/2011) San Guinefort, il cane santo. Levriero vissuto nel XIII secolo a Sandras (Francia), il suo padrone lo uccise vedendogli la bocca insanguinata e non trovando più suo figlio. Invece il bambino era vivo, finito sotto al letto durante una lotta tra il cane e una vipera. Il padrone, pentito, fece edificare in giardino una tomba per lui, che presto diventò meta di pellegrinaggio da parte di donne incinte e madri. (centroveterinariofioranese) «Ho imparato a essere felice guardando il mio cane» (Michel Houellebecq). (la Repubblica 14/12/2010) Lord Byron aveva un terranova di nome Boatswain. Lo tenne per cinque anni e, quando morì, gli dedicò un un monumento nell’abbazia di Newstead, in Scozia. Sulla lapide fece incidere: «In questo luogo è deposta la spoglia di uno che fu bello senza vanità, forte senza insolenza, coraggioso senza ferocia. Egli possedeva tutte le virtù dell’uomo, senza i suoi vizi». (Il Giorno 24/1/2001) «Dicono che il cane sia il miglior amico dell’uomo. Secondo me non è vero. Quanti dei vostri amici avete fatto castrare, recentemente?» (Roberto Benigni). (Onda n.25 2006)