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 2013  febbraio 03 Domenica calendario

LA CANTANTE «PECCATRICE» CHE SI UMILIA SU YOUTUBE —

Dagli occhi gonfi le lacrime scendono a goccioloni, le parole sono spezzate dai singhiozzi mentre chiede «perdono agli altri componenti del gruppo, alla mia famiglia, alla casa di produzione». Ma quello che colpisce di più è la testolina di Minami Minegishi, ventenne popstar acqua e sapone della band giapponese Akb48: si è rasata i capelli come una condannata a morte, come una collaborazionista delle forze del male catturata e punita perché sia di esempio a tutti. La gogna mediatica, Minami se l’è autoimposta, comparendo su Youtube in un video che da venerdì è già stato scaricato oltre tre milioni di volte e ha aperto un feroce dibattito sui social network asiatici.
La ragazzina ha sentito il dovere (è stata obbligata?) a fare pubblico atto di contrizione per aver infranto una regola sacra della sua band musical-popolare: mai avere rapporti ravvicinati con l’altro sesso. Minami invece è stata sorpresa dai paparazzi mentre usciva dall’appartamento di un ballerino diciannovenne, che è risultato essere il suo fidanzato. La popstar aveva una mascherina da sala operatoria sul viso e un cappellino da baseball calcato fino agli occhi, ma è troppo nota per non essere riconosciuta: i cd e i dvd col marchio Akb48 hanno mosso un giro d’affari valutato in 150 milioni di euro nel 2011 e lei è una delle più amate, il pubblico di ragazzine (ma anche impiegati in giacca e cravatta) la conosce con il nome di battaglia di Mii-chan. Così dalla pubblicazione giovedì del servizio sul tabloid settimanale Shukan Bunshun, alla visita dal parrucchiere-tosatore alla esternazione su Youtube, sono passate meno di ventiquattr’ore.
Il gruppo, costituito nel 2005, è una supercorazzata dello showbusiness giapponese: conta 230 cantanti, tutte teenagers, età massima vent’anni, divise in quattro band principali e una serie di «seconde squadre». Questo sistema ha resuscitato l’industria musicale di Tokyo: grazie al loro successo le vendite di cd nel 2012 si sono rialzate in Giappone, un risultato che non si vedeva da 14 anni.
Per proteggere il giocattolo, lo statuto impone castità e innocenza, perché le starlette del Sol Levante dovrebbero proiettare un’immagine di purezza eterea, che non consuma sesso (poco importa poi quello che la gente normale fa davvero). E chi sbaglia paga: di solito con l’espulsione, com’è successo l’anno scorso ad altre due colpevoli di flirt più o meno audaci.
È proprio questo che la cantante voleva evitare, è per questo che ha cercato di giocare la carta disperata della autoumiliazione e con i capelli alla Giovanna d’Arco prima dell’andare al rogo ha supplicato: «Sono stata sconsiderata e immatura, ma se possibile tenetemi nella band, anche se non potrete perdonarmi mai».
Il verdetto della casa di produzione delle Akb48 è arrivato per direttissima e senza appello: Minami Minegishi non è stata espulsa, ma retrocessa al rango di «debuttante» per aver creato «un grave disagio ai fan».
Guido Santevecchi