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 2013  febbraio 04 Lunedì calendario

TARANTO, LA SPERANZA MUORE A 22 ANNI


Alle dieci e mezza di sera del 2 febbraio una ragazza di 22 anni si è tolta la vita a Taranto, nel rione Tamburi. Si è impiccata alla ringhiera di un balcone in via Grazia Deledda. È la via della scuola elementare che occupa le cronache perché ospita 400 bambini e si trova a ridosso dell’Ilva, sotto le sue fondamenta corrono tubature dell’Ilva non segnalate dalle mappe, il suo tetto e le sue aiuole sono invase dalle diossine, l’aria che vi si respira è intrisa degli aromi degli Ipa. A pochi metri da lì c’è la bella sede del teatro TaTà, che ha scelto di operare dentro il rione più colpito dai veleni dell’Ilva. In un suo comunicato si legge che «questa tragedia… si è consumata, forse inconsapevolmente, a ridosso di una scuola e di un teatro, luoghi destinati a dare se non risposte almeno speranza, soprattutto ai giovani». Il sabato sera è il momento dello scialo per i giovani di Taranto: basta avere più di trent’anni per sentirsi fuori posto nelle strade del centro. Si può averne solo 22, e sentirsi fuori posto a questo mondo.