Varie, 4 febbraio 2013
Pinuccia Boi, 87 anni. Di Dolianova (Cagliari), debole e piena di acciacchi, costretta a camminare, per via di un problema alle gambe, aiutandosi con un carrello, non usciva quasi mai dalla casa dove viveva con la figlia Giannina, pensionata degli uffici comunali, e col marito novantenne Ignazio Pitzianti, camionista in pensione, arzillo e robusto nonostante l’età, al suo fianco da circa sessant’anni
Pinuccia Boi, 87 anni. Di Dolianova (Cagliari), debole e piena di acciacchi, costretta a camminare, per via di un problema alle gambe, aiutandosi con un carrello, non usciva quasi mai dalla casa dove viveva con la figlia Giannina, pensionata degli uffici comunali, e col marito novantenne Ignazio Pitzianti, camionista in pensione, arzillo e robusto nonostante l’età, al suo fianco da circa sessant’anni. L’altra domenica, Giannina a pranzo da amici, tra i coniugi scoppiò una lite e d’un tratto il Pitzianti, «nonnetto gentile senza macchie sulla coscienza», afferrò il martello che usava per il bricolage e colpì la consorte più e più volte in testa, fino a sfondarle il cranio. Quindì andò in cantina, si chiuse a chiave e, intenzionato a morire, aprì la bombola del gas (non ci riuscì perché la figlia, che ricasando vide la madre cadavere sul pavimento, il corpo contratto, i capelli zuppi di sangue, subito chiamò ambulanza e carabinieri che trovarono il vecchio, stordito ma vivo, nello stanzino dabbasso). Alle 15 e 30 di domenica 3 febbraio in una casa in via Santa Maria a Dolianova (Cagliari).