Varie, 4 febbraio 2013
Vincenzo Iale, 68 anni. Originario di Brescia ma da tempo residente a Torvaianica, separato, una figlia, tour operator in pensione, alle spalle tanti viaggi in Sud America, «molto colto» (parlava sei lingue e anni fa aveva scritto un libro su Roma in spagnolo), viveva da solo in una villetta dove di tanto in tanto ospitava, per una o due notti, qualche uomo
Vincenzo Iale, 68 anni. Originario di Brescia ma da tempo residente a Torvaianica, separato, una figlia, tour operator in pensione, alle spalle tanti viaggi in Sud America, «molto colto» (parlava sei lingue e anni fa aveva scritto un libro su Roma in spagnolo), viveva da solo in una villetta dove di tanto in tanto ospitava, per una o due notti, qualche uomo. A detta dei vicini «distinto, tranquillo, riservato e solitario ma cordiale», l’altro giorno, mezzo nudo, aprì la porta della sua villetta a qualcuno che conosceva bene, tra i due chissà perché scoppiò una lite e d’un tratto l’altro, in salotto, gli conficcò un coltello nella schiena e subito dopo scappò via. Il cadavere, trovato a terra, bocconi, in una pozza di sangue, dai carabinieri, allertati da un parente che lo cercava, invano, da giorni. Notte tra sabato 2 e domenica 3 febbraio in una villetta al civico 2 di via Mar dei Coralli a Torvaianica.