VARIE 3/2/2013, 3 febbraio 2013
APPUNTI PER GAZZETTA - L’INCIDENTE AEREO DI FIUMICINO
ROMA - Un aereo Alitalia Atr 72 proveniente da Pisa e in atterraggio all’aeroporto di Roma, Fiumicino, è finito fuori pista sabato sera per circa 300 metri. Il bilancio dell’incidente è di sedici feriti, e di questi due ricoverati in codice rosso negli ospedali di Roma. Gli altri passeggeri che hanno riportato contusioni, soprattutto dagli oggetti usciti dalle cappelliere, sono stati medicati nell’infermeria dell’aeroporto. I feriti più gravi sono la copilota romena e un passeggero: la prima avrebbe subito danni alla colonna vertebrale ed è stata trasportata in elisoccorso al Policlinico Gemelli, il secondo è ricoverato al San Camillo con una frattura del femore. A bordo c’erano 46 persone e 4 membri di equipaggio. Aperte diverse inchieste sull’episodio. Il pilota è stato interrogato nel corso della notte. E si è saputo che lo stesso aereo nel volo precedente - da Roma a Pisa - ha rischiato una collisione con un altro velivolo Alitalia a causa dell’incomprensione tra il pilota e la torre di controllo dell’aeroporto di Pisa. E Alitalia ha cancellato nella notte il suo logo con i colori della compagnia italiana dall’aereo, come dimostrano le foto che pubblichiamo.
IL FORTE VENTO - Intorno alle 23.45 è arrivata la nota ufficiale di Alitalia. L’incidente è stato causato «dal forte vento». La nota precisa che «tutti i passeggeri che necessitavano di cure e di accertamenti ulteriori sono stati portati in ospedale. Di essi solo uno ha riportato una frattura del femore. Alitalia ha attivato, per i parenti dei passeggeri, il numero verde 800551350 dall’ Italia, e lo 00390665859051 per le chiamate dall’estero».
Un passeggero: «Soccorsi lenti»
da YouReporter
INTERROGATO IL PILOTA - Il pilota dell’Atr 72 è stato interrogato nel corso della nottata tra sabato e domenica dagli investigatori della Polizia Giudiziaria in merito all’ incidente. La polizia dell’aeroporto di Fiumicino, su indicazione del magistrato competente, ha raccolto le deposizioni e le testimonianze oltre che dell’equipaggio anche dei passeggeri. La maggior parte di essi ha trascorso la notte ospite in un albergo. Per recuperare i bagagli a bordo dell’aereo si dovrà comunque attendere la conclusione delle operazioni di messa in sicurezza dell’Atr 72.
SOSPESA LA COLLABORAZIONE - La compagnia di bandiera comunica anche che è stata inoltre avviata un’inchiesta e contemporaneamente «sono stati sospesi tutti i voli operati da Carpatair per conto di Alitalia su Pisa e Bologna». L’accordo era in vigore dal 20 settembre 2011. Accordi denunciati dalle diverse organizzazioni sindacali: voli nazionali operati da altre compagnie mentre i passeggeri sono convinti di volare su velivoli Alitalia.
I DANNI - L’aereo, che può portare fino a 72 passeggeri, era decollato da Pisa alle 19.15 ed è atterrato a Roma alle 20.15. Uno dei passeggeri soccorso: «Tanta paura, alcuni di noi credevano di morire. A bordo urlavano tutti». Il velivolo si trova sull’erba ed è leggermente inclinato su un lato ed ha un carrello rotto. Anche il sottopancia del muso dell’aereo presenta danni e alcuni detriti sono sparsi intorno al velivolo. Tutte le porte da entrambi i lati della fusoliera sono aperte e sul fianco sinistro è in funzione la scaletta di sicurezza. I serbatoi sarebbero nella parte alta del velivolo e questo ha evitato che prendesse fuoco.
GLI INCIDENTI PRECEDENTI - I tecnici stanno comunque valutando cosa ha provocato il fuori pista del velivolo, che è condotto dall’operatore romeno Carpatair, con sede a Timisoara. Non è la prima volta che la compagnia dell’Est Europa incappa in incidenti: solo nell’ultimo mese e mezzo si sono registrati problemi proprio su un volo Pisa-Roma e su un collegamento da Ancona alla Capitale. Rimane, come sostiene Alitalia, maggiormente accreditata l’ipotesi del forte vento che in quel momento soffiava sulla zona dello scalo , ma è al vaglio anche quella di un errore umano. I due piloti dell’aereo sono stati sentiti dai dirigenti dello scalo per ricostruire le fasi dell’incidente. Sull’episodio sono state aperte due inchieste, una della Procura di Civitavecchia l’altra dall’Ansv (l’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo). I vertici dell’aeroporto hanno chiarito che ci sono stati disagi ma che lo scalo è sempre rimasto aperto: il traffico è regolare ed è stata chiusa solo la pista 16, interessata all’incidente (guarda).
LUNEDI SCIOPERO CISL - «Quanto accaduto è gravissimo e Alitalia ora ha il dovere immediato di rescindere il contratto con Carpatair», con queste parole Francesco Persi, segretario nazionale Fit-Cisl, commenta l’incidente avvenuto a Fiumicino. «Attendiamo di conoscere la dinamica dell’evento ed esprimiamo vicinanza alle persone coinvolte. Vogliamo però ricordare che abbiamo già fatto quattro ore di sciopero per protestare contro questo contratto e stiamo per dichiararne altre 24 per lunedì 4 febbraio. Alitalia deve rescindere il contratto con Carpatair perchè non dà le garanzie di affidabilità e sicurezza, che la compagnia di bandiera deve ai suoi passeggeri e ai dipendenti».
TANTA PAURA, CREDEVAMO DI MORIRE - CORRIERE.IT
«Tanta paura, qualcuno di noi ha creduto di poter morire e tutti urlavano. Durante l’atterraggio l’aereo ha toccato due volte bruscamente terra: ci è stato spiegato che la seconda volta si è piegato il carrello e che l’aereo era finito fuori pista». Sono le prime parole di uno dei passeggeri dell’aereo Atr 72 partito da Pisa e atterrato fuori pista a Fiumicino. In un’area transennata e presidiata dalla polizia i passeggeri illesi che si trovavano a bordo dell’aereo della Carpatair sono assistiti dal personale medico del pronto soccorso dello scalo romano e del 118, dal personale della società di gestione, Aeroporti di Roma e di Alitalia.
CORRIERE.IT
ROMA - Rescindere il contratto con la Carpatair: è la richiesta di Cgil, Cisl e Anpav (l’associazione nazionale professionale degli assistenti di volo) all’Alitalia dopo l’incidente all’Atr72 della Carpatair nella serata di sabato. La Cisl, che ha già protestato con quattro ore di sciopero contro l’accordo dell’Alitalia con la compagnia romena, è pronta a dichiararne altre 24 per lunedì. Diversi infatti gli incidenti sulle tratte operate dalla Carpatair. L’ultimo poche ore prima dell’impatto: lo stesso Atr nel volo precedente - da Roma a Pisa - ha rischiato una collisione con un altro velivolo Alitalia a causa dell’incomprensione tra il pilota e la torre di controllo dell’aeroporto toscano.
LE LESIONI - Per quanto riguarda l’atterraggio che sabato sera ha provocato paura e feriti, il procuratore Gianfranco Amendola e il pm Paolo Calabria ipotizzano il reato di lesioni colpose. Lunedì i magistrati disporranno consulenze tecniche per accertare le eventuali responsabilità e già domenica hanno delegato la polizia di frontiera a effettuare i primi rilievi e a raccogliere le prime indicazioni su quanto accaduto all’Atr 72. Poi sarà fissato un calendario di audizioni dei testimoni.
I PRIMI INTERROGATORI - Già nella notte gli agenti di polizia di frontiera, coordinati da dirigente Antonio Del Greco, hanno ascoltato il pilota, l’equipaggio e alcuni passeggeri. È emerso che al momento dell’impatto nessun allarme è arrivato dall’aereo: la torre di controllo aveva avvisato che c’erano 25 nodi di vento dal mare, dunque i piloti erano consapevoli delle eventuali difficoltà per l’atterraggio. Il black out potrebbe significare che il sistema di comunicazione era andato in tilt, ma è uno dei punti da accertare. Nel frattempo continuano anche i rilievi da parte dell’Agenzia nazionale della sicurezza del volo (Ansv), che ha aperto un’altra indagine sull’incidente a cui sono stati ammessi anche un investigatore francese e uno romeno. La Francia infatti è il paese costruttore dell’Atr 72 uscito di pista, mentre la Romania è il paese dell’operatore del volo, la compagnia Carpatair. Sul posto anche la polizia scientifica e la Polaria. I bagagli rimasti sabato sera a bordo dell’Atr 72 sono stati recuperati e riconsegnati direttamente ai passeggeri o spediti ai loro domicili.
PISTA RIAPERTA - È stata riaperta la pista dell’aereoporto di Fiumicino bloccata dall’incidente: il velivolo è stato imbracato e trasportato in un hangar. Anche al momento dell’incidente dell’Az 1670 l’unica pista attiva era la numero 3: la 2 era off limits per lavori mentre sulla 1 il vento era troppo forte. Il direttore Enac del Leonardo da Vinci Vitaliano Turrà replica alle polemiche sui soccorsi: «Nessun ritardo» sostiene. «La prima ambulanza è arrivata sul posto in sette minuti e poco dopo l’elicottero. Ogni passeggero è stato assistito da due assistenti Alitalia», dice, e risponde alla Uil trasporti che aveva denunziato in passato avarie nei velivoli della compagnia rumena: «Gli aerei di Carpatair, sottoposti ad ispezioni senza preavviso, erano risultati efficienti». Ma certo non basta a placare le polemiche: sgomento dei 46 passeggeri di fronte alla notizia delle cancellazione del logo Alitalia dall’aeromobile Carpatair che operava per conto di Alitalia sulla tratta Pisa-Roma.
MIGLIORANO CONDIZIONI FERITI - Notte tranquilla per i due feriti più gravi: sono stabili le condizioni della co-pilota romena di 30 anni ricoverata al policlinico Gemelli di Roma e che rimane comunque sotto costante osservazione dei medici. In buone condizioni anche il passeggero ricoverato all’ospedale San Camillo. Migliorano le condizioni anche degli altri feriti, mentre 29 passeggeri sono già ripartiti.
Valeria Costantini
SPARISCE IL LOGO
ROMA - Il logo Alitalia ben visibile ieri sulla coda dell’aereo Atr72 di Carpatair finito fuori pista sabato sera all’aeroporto di Fiumicino in fase di atterraggio, oggi non c’è più. Come si vede chiaramente dalle foto Ansa che pubblichiamo non si vedono neanche più gli oblò coperti come il logo da una pellicola bianca (cliccare per ingrandire). Sull’aereo, di cui era stato disposto il sequestro probatorio dalla procura di Civitavecchia, titolare dell’inchiesta penale, sono rimaste la matricola YR-ATS e la bandierina della Romania. La copertura del logo era stata autorizzata dal magistrato. L’aeromobile è stato imbracato per la rimozione, le operazioni sono iniziate intorno alle 14. a e p. Il volo AZ1670 Pisa-Roma della compagnia romena operava per conto di Alitalia in base a un accordo del 2011. La compagnia di bandiera già ieri sera aveva sospeso i voli con Carpatair.
«VERGOGNA» - Stupefatto il dottor Jamal Ibdiwi : «È una vergogna stanno cercando di insabbiare la vicenda, potevamo morire tutti», dice il medico giordano che sta ripartendo per Amman con la moglie. Entrambi sono rimasti contuso nell’incidente.
DECORO - Aver cancellato simboli Alitalia dall’aereo da Carpatair «è una prassi che normalmente si usa quando succedono questi eventi». Così il direttore operativo di Alitalia, Giancarlo Schisano, che spiega: «Per un normale motivo di decoro aziendale è prassi cancellare la livrea, a maggior ragione in questo caso per un aereo non di Alitalia».
Valeria Costantini
INCIDENTI PRECEDENTI - CORRIERE.IT
ROMA - A maggio 2012, all’aeroporto di Firenze, ci fu un allarme-incendio a bordo e quattro passeggeri contusi; a dicembre una perdita di carburante su un volo Pisa-Roma con rientro forzato. Il 4 gennaio scorso una depressurizzazione nella cabina e panico a bordo sulla rotta Ancona verso la Capitale. Gli episodi sui voli della Carpatair, compagnia rumena che gestisce in sub-appalto alcune rotte per Alitalia, preoccupano piloti e sindacati. L’ultimo, lunedì 7 gennaio: il volo AZ1666 in partenza intorno alle 7 da Pisa verso Roma-Fiumicino, era appena decollato quando, per un guasto a bordo, il velivolo è stato riportato a terra. I passeggeri sono stati poi riprotetti su volo successivo, l’aereo è atterrato vuoto in serata al Leonardo Da Vinci. Il vettore straniero, con base a Timisoara, dalla scorsa primavera opera in «wet lease» per Alitalia, coprendo i brevi voli per Pisa e Ancona. Tecnicamente, un contratto di noleggio all inclusive, per cui il sub-appaltatore, la Carpatair, fornisce tutte le prestazioni, in gergo «ACMI», aircraft, complete crew, maintenance, and insurance, aeromobili, equipaggio, manutenzione e assicurazione.
LIVREE TRICOLORI - Un risparmio per Cai-Alitalia che, non riuscendo a riempire i propri velivoli per queste tipologie di voli, li «affitta» a vettori con aerei più piccoli. Voli a firma di Alitalia insomma, ma operati da terzi: formula diversa dal code sharing, che riguarda rotte internazionali non coperte dalla compagnia di bandiera che le sub-divide con altri vettori. «Con piloti ed assistenti di volo scelti ed addestrati in Romania», sottolinea l’Associazione Nazionale Piloti Aviazione Commerciale, che da tempo denuncia il «mancato rispetto da parte di Alitalia verso i passeggeri» e «la poca chiarezza e trasparenza nelle vendite del proprio prodotto». Oltre all’aspetto commerciale però, a preoccupare l’associazione è il fattore forza lavoro. «Ci sono migliaia di dipendenti in mobilità, tra cui 550 piloti della vecchia Alitalia, – spiega Giovanni Galiotto, presidente dell’Anpac – stigmatizziamo l’atteggiamento della compagnia che ignora le professionalità purtroppo sbattute a casa e invece sviluppa nuova attività mediante ricorso all’operatore rumeno Carpatair. Anche perché sembra che l’intenzione sia addirittura di aumentare la flotta degli ATR rumeni fino a 15 macchine».
NESSUN ALLARME – Da Alitalia confermano però l’affidabilità di Carpatair, vettore in possesso di tutte le autorizzazioni necessarie dell’Enac, Ente nazionale Aviazione Civile. Gli episodi avvenuti di recente, quattro guasti-inconvenienti nell’ultimo mese, sottolineano dalla compagnia di bandiera, non sono stati mai «dichiarati emergenze» e appaiono come un «addensamento statistico». Corretta anche la modalità con cui viene segnalato (anche sul sito Alitalia attraverso apposita scritta) come il volo venga operato da Carpatair al passeggero, al momento della prenotazione. Qualche viaggiatore però, stando alle segnalazioni giunte allo scalo di Fiumicino, si sarebbe lamentato una volta giunto in pista e trovandosi di fronte un velivolo non firmato dalla compagnia di bandiera italiana. Lagnanze a cui però non seguite denunce o esposti.
PILOTI IN SCIOPERO - «Ci auguriamo anche che queste compagnie straniere poi almeno paghino le tasse in Italia – specifica Galiotto – Mi riferisco alla norma anti-Ryanair, (art. 38 del Decreto Sviluppo targato Monti) che prevede come anche vettori che hanno basi e dipendenti nel nostro paese, sborsino i contributi allo Stato sovrano». La Uiltrasporti invece punta il dito soprattutto sui «livelli di sicurezza espressi dal vettore rumeno Carpatair». «L’ennesima emergenza, avvenuta sul volo Ancona - Roma del 4 gennaio, per un’avaria alla pressurizzazione, – ricorda il segretario nazionale del sindacato, Marco Veneziani – non è purtroppo il primo evento che ha coinvolto il vettore rumeno dall’inizio della collaborazione con Alitalia, peraltro già motivo di dichiarazione di sciopero di tutte le rappresentanze sindacali dei piloti Alitalia per il 25 gennaio prossimo». La Uil Trasporti, dopo i vari episodi avvenuti nell’ultimo anno a bordo dei velivoli Carpatair (compreso quello avvenuto a maggio a Firenze su un volo però non appaltato da Alitalia) ha già allertato gli enti preposti a verificare le condizioni di sicurezza del vettore fondato da Nicolae Petrov.
Valeria Costantini
ALTRO PRECEDENTE CORRIERE.IT
ROMA - A causa di un guasto tecnico il volo Alitalia Ancona-Roma del mattino, operato da Carpatair, è dovuto rientrare nell’aeroporto di Falconara poco dopo il decollo. A bordo del velivolo della compagnia rumena - che gestisce in sub-appalto alcune rotte per quella tricolore -, segnalano i passeggeri, una persona si sarebbe sentita male poco prima dell’atterraggio. Molti viaggiatori si sono detti infuriati per la mancanza di informazioni e di assistenza. Tra i numerosi imprenditori in partenza giovedì 17 mattina per la capitale c’era anche l’ex presidente di Confindustria Marche, Adolfo Guzzini.
DA MESI TIMORI E PROTESTE - La compagnia romena è già sotto osservazione dopo che nei mesi scorsi numerosi incidenti ne hanno sottolineato la scarsa affidabilità in tema di sicurezza. Già a maggio 2012, all’aeroporto di Firenze, si registrò un allarme-incendio a bordo e quattro passeggeri rimasero contusi. A dicembre, una perdita di carburante su un volo Pisa-Roma provocò un rientro forzato: e un simile guasto si è ripetuto lunedì 7 gennaio sulla stessa rotta. Il 4 gennaio scorso, poi, una depressurizzazione nella cabina aveva scatenato il panico a bordo, ancora una volta sulla rotta da Ancona verso la Capitale. Gli episodi sui voli della Carpatair preoccupano piloti e sindacati che hanno denunciato il singolare subappalto e chiedono un’inchiesta sugli incidenti.
ALITALIA: SUBENTRIAMO A CARPATAIR - Interviene con una nota l’Alitalia che fa sapere: «In seguito all’inconveniente tecnico verificatosi su un volo Ancona–Roma di giovedì mattina, Alitalia ha deciso di subentrare a Carpatair con propri aerei su questa rotta, in attesa che le cause tecniche di questo inconveniente vengano accertate e risolte definitivamente. Tutti i dati e gli indicatori a disposizione di Alitalia, relativi al servizio offerto su Ancona e Pisa dal 2012, confermano l’affidabilità da parte di Carpatair. I passeggeri coinvolti nell’episodio di questa mattina ad Ancona sono stati assistiti da Alitalia e riprotetti sul volo partito alle ore 11.15 dall’aeroporto di Falconara».
ALTRO PRECEDENTE CORRIERE.IT
FIRENZE - Poteva essere una tragedia. L’aereo Carpatair diretto da Pisa a Roma, poco prima del decollo, ha iniziato a perdere carburante in pista. Ad accorgersene è stato un dipendente che ha fermato l’aereo avvisando la torre di controllo, che fermato subito l’aereo. La compagnia spiega che è stata una perdita proveniva dal sistema di drenaggio del motore, a causa di un malfunzionamento». E alla fine il volo è stato cancellato.
Così il dipendente, che lo scorso febbraio fu multato e sospeso dalla Sat, la società di gestione dell’aeroporto di Pisa, per un incidente sulla pista, si è trasformato in un eroe. Almeno per un giorno. È la storia di Antonio Gentilini, caposquadra airside, che insieme a un collega intorno alle 7 ha scongiurato una possibile tragedia accorgendosi che un aereo in partenza stava pericolosamente perdendo carburante in fase di decollo. Lo rende noto la Cisl riferendo quanto è accaduto stamani a un velivolo della compagnia romena Carpatair.
La compagnia effettua servizio per conto di Alitalia nella tratta Pisa-Roma, spiega una nota del sindacato; durante il rullaggio Gentilini e il collega si sono accorti della presenza di uno strano liquido sotto l’aeromobile e ben presto hanno capito che si trattava di carburante fuoriuscito dal motore. «I due - prosegue la Cisl - hanno immediatamente avvisato la torre di controllo e il decollo è stato bloccato: la pista è stata chiusa per circa due ore e i passeggeri, scesi nel frattempo e compreso quanto accaduto, sono corsi a ringraziare e abbracciare i due dipendenti Sat che hanno fermato appena in tempo il velivolo». Uno dei due, dice Gianluca Federici, segretario provinciale di Cisl, è proprio Gentilini, «per il quale in passato l’azienda aveva assunto un atteggiamento sin troppo rigido».
REPUBBLICA.IT - ALITALIA CANCELLA IL LOGO
Oscurato il logo: dall’aereo che sabato sera ha avuto l’incidente a Fiumicino. Questa mattina Alitalia ha infatti chiesto ufficialmente alla magistratura di eliminare dal velivolo, attualmente sotto sequestro, gli adesivi della compagnia di bandiera. Richiesta che è stata accettata. La scientifica ha terminato le operazioni per i rilievi sul velivolo. I risultati verranno consegnati alla magistratura che ha già aperto un fascicolo. Il pool investigativo comprende un tecnico francese perché l’aereo è di costruzione francese, un romeno per la compagnia e gli investigatori italiani (Flaminia Savelli)
yr ats con la bandiera romena tricolore blu giallo rosso
CRONACA REPUBBLICA.IT
E’ stato spostato in una zona di sicurezza l’Atr 72 di Carpatair, che operava il volo AZ1670 Pisa-Roma, finito ieri sera fuori pista mentre era in fase di atterraggio all’aeroporto di Fiumicino. Alzato da terra con una gru, l’aereo è stato trasportato con un camion rimorchio davanti a un hangar del Leonardo da Vinci. La pista numero 3 dove è avvenuto l’incidente, attorno alle 16.45 è stata riaperta ed è tornata operativa. Per l’aereo è stato disposto il sequestro probatorio dalla procura di Civitavecchia, titolare dell’inchiesta penale. Intanto però dalla fusoliera è sparita la livrea di Alitalia, come richiesto dalla stessa compagnia.
Sull’incidente la Polaria ha interrogato per conto della procura il pilota, l’equipaggio e alcuni passeggeri. Massimo riserbo sull’esito, ma tra stasera e domani verrà consegnata l’informativa al pm. Ma a parlare è stato anche il direttore Enac di Fiumicino, Vitaliano Turrà, che ha spiegato che al momento dell’atterraggio dell’Atr 72 "il
vento soffiava a 25 nodi (circa 50 chilometri orari)". "Visto che la pista numero 1 stava subendo di più le raffiche provenienti dal mare, abbiamo pertanto deciso di utilizzare prevalentemente la pista numero 3 dove è appunto atterrato l’Atr72’’ ha aggiunto. Turrà ha anche detto che ’’non era possibile fare scendere gli aerei sulla pista numero 2, usualmente utilizzata per i decolli e una/due volte l’anno per gli atterraggi, in quanto erano in corso lavori di manutenzione’’. Alessio Quaranta, direttore generale dell’ente, ha aggiunto che "ieri sera c’era parecchio vento, ma tutti gli altri aeroplani, anche della stessa categoria, sono atterrati sulla stessa pista senza problemi. Per motivi di sicurezza, avevamo chiuso la pista più vicina al mare ed era in uso quella più interna, vicina alla città". Incidente evitabile? "Non era prevedibile, andrà verificato cosa è successo", aggiunge Quaranta.
Turrà ha poi aggiunto che ’’ogni aereo è dotato di una propria scheda tecnica. I piloti, che vengono informati attraverso un bollettino meteo, possono pertanto decidere se atterrare sullo scalo di destinazione o, conoscendo le caratteristiche del velivolo, optare per un aeroporto alternativo’’.
"Quando si verifica un incidente aereo - ha dichiarato ancora Turrà - non dipende mai da una sola causa ma da una catena di eventi’’. E poi replicando alla Uil Trasporti che aveva denunciato in passato il numero di avarie e problemi accusati dalla compagnia romena, ha detto che ’’gli aerei di Carpatair, sottoposti ad ispezioni senza preavviso, erano risultati efficienti’’.
Per quanto riguarda poi i soccorsi Turrà ha detto che ’’sono stati tempestivi’’. ’’Basti pensare - ha aggiunto - che, dopo l’immediato intervento delle unità del Pronto Soccorso in servizio al Leonardo da Vinci oltre, ovviamente, a quello dei Vigili del Fuoco e della Polaria, la prima autoambulanza partita da Roma è giunta sul luogo dopo 7 minuti dal momento dell’incidente’’. Il direttore Enac ha anche spiegato che ’’è stata massima’’ l’assistenza prestata a tutti i passeggeri e all’equipaggio del volo AZ1670 e che, una volta condotti presso la sala illesi, ’’per ognuno dei passeggeri sono stati messi a disposizione due assistenti Alitalia’’.
Nel frattempo nel principale scalo romano sono terminati i rilievi da parte dell’Agenzia nazionale della sicurezza del volo (Ansv), che ha aperto un’altra indagine sull’incidente alla quale sono stati ammessi anche un investigatore francese e uno romeno. La Francia infatti è il paese costruttore dell’Atr 72 uscito di pista, mentre la Romania è il paese dell’operatore del volo. Ora il velivolo potrà essere rimosso: con il carrello rotto e così adagiato su un fianco servirà un mezzo speciale per spostarlo. La polizia scientifica sta invece effettuando rilievi per verificare l’esatta dinamica dell’incidente e le fasi immediatamente precedenti cosi’ come stabilire i tempi della frenata e di alcuni comandi dall’aereo. Mentre Alitalia ha aperto un’inchiesta interna: la compagnia ha indicato "il forte vento" come causa dell’incidente, ma, nell’attesa che venga chiarita la dinamica, ha comunque sospeso i voli con il partner Carpatair.
Le due persone rimaste ferite in modo più grave durante l’incidente hanno passato una notte tranquilla. Sono stabili le condizioni della hostess romena di 30 anni ricoverata al Policlinico Gemelli di Roma e che rimane comunque sotto costante osservazione dei medici. In buone condizioni anche la persona ricoverata all’ospedale San Camillo.
Intanto a Fiumicino in mattinata si è registrato qualche rallentamento nelle partenze, ma la situazione non è affatto critica. Alcuni passeggeri denunciano ritardi di dieci o venti minuti. Mentre Alitalia ha annunciando che coprirà tutti i voli cancellati della compagnia coinvolta.
Ma è scontro sulla Carpatair e sulle responsabilità di Alitalia. L’Anpav, l’associazione nazionale professionale degli assistenti di volo, ha chiesto ad Alitalia che "l’annuncio di sospensione dei voli operati dal vettore romeno sia immediatamente seguito dalla rescissione del contratto di wet lease’’. L’Anpav, che definisce l’attribuzione di tre tratte nazionale a Carpatair un ’’goffo tentativo di ridurre i costi’’, chiede inoltre ’’subito una legge che limiti l’utilizzo fantasioso dei loghi societari: no al prestito ’utile’ della storica livrea Alitalia’’. ’’Non sfugge - è scritto nel comunicato Anpav - il fatto che l’Azienda è rimasta sorda ad un primo sciopero di 4 ore indetto dai sindacati proprio sulle problematiche occorse alla società romena: ad un primo annuncio di sospensiva per verifiche, la compagnia ha addirittura ampliato la quota di voli in sub appalto con lo sbarco del vettore rumeno anche a Bologna (dopo Pisa ed Ancona)’’. Per questo viene ora chiesto ’’che il nuovo corso di Alitalia sulle rotte cosiddette regionali sia contraddistinto da definitiva trasparenza", analizzando ’’i voli ceduti a terzi’’: ’’il sacrificio di rodate professionalità del settore Regional della vecchia Alitalia risulta, nei fatti, goffo tentativo di ridurre costi con evidente assenza di benefici’’.
Anpav denuncia infatti che quello di ieri sera è il quinto incidente che coinvolge Carpatair. Appena nel dicembre scorso un aereo della Carpatair, diretto a Roma, fu fermato in tempo sulla pista dell’aeroporto di Pisa a causa di una perdita di carburante mentre era in fase di decollo. Il precedente, che risale all’11 dicembre, viene ricordato oggi nello scalo toscano. Fu una squadra ’airside’ della Sat, la società di gestione, a notare che in fase di partenza un velivolo della compagnia romena - che anche in quella circostanza copriva la tratta Pisa-Roma per conto di Alitalia - stava pericolosamente perdendo carburante durante il rullaggio. Gli addetti di terra dello scalo si accorsero dell’avaria perché c’era del liquido sotto il velivolo e quindi avvisarono la torre di controllo. Le operazioni di decollo furono interrotte subito e la partenza dell’aereo della Carpatair venne bloccata. Non solo: anche la pista rimase chiusa due ore per la bonifica, mentre i passeggeri vennero fatti scendere e ’riprotetti’ su un altro volo. Gli stessi passeggeri, messi al corrente di quanto accaduto, ringraziarono personalmente i due addetti della Sat che fecero fermare il velivolo.
Carpatair sta intanto collaborado con l’Ansv (Azienda Nazionale Sicurezza del Volo) nell’inchiesta avviata: ’’Tutti i 46 passeggeri e quattro membri dell’equipaggio hanno lasciato l’aereo dalle normali uscite. Cinque passeggeri e un membro dell’equipaggio hanno ricevuto cure mediche in aeroporto e in ospedale". Poi spiega: ’’Forti raffiche di vento si sono verificate durante l’atterraggio. Carpatair opera regolarmente voli di linea per conto dell’Alitalia da un anno’’.
Per il Codacons che domattina invierà una richiesta alla Procura di Civitavecchia che indaga sull’episodio ’’del grave incidente aereo di ieri a Fiumicino deve risponderne in prima istanza Alitalia’’. ’’La responsabilità civile e penale ex legge 231 del 2001 non è della sola Carpatair ma del vettore contrattuale, ossia Alitalia - spiega l’associazione in un comunicato -. E’ Alitalia che ha l’obbligo di verificare la qualità del velivolo, l’idoneità del pilota, la manutenzione sull’aereo, e in generale garantire la sicurezza dei voli che appalta ad altre compagnie’’. ’’Emergerebbe inoltre che problemi tecnici sui voli della compagnia romena fossero già cosa nota ad Alitalia, che tuttavia non ha né ritirato l’appalto, né sospeso i voli effettuati tramite Carpatair - prosegue la nota -. Ora l’ultimo grave incidente avrà ripercussioni pesanti per la compagnia di bandiera italiana, con danni per dipendenti e azionisti attraverso perdite di valore del titolo in Borsa’’. ’’Il Codacons mette da oggi uno staff di legali a disposizione dei passeggeri e lavoratori Alitalia per valutare una azione risarcitoria, e impugna al Tar l’autorizzazione concessa da Enac all’appalto Alitalia-Carpatair - conclude il comunicato -, chiedendo alla Procura di Civitavecchia di citare per responsabilità penale ex legge 231 del 2001 alla luce dell’ipotesi di disastro aereo. Il Codacons, infine, si costituirà parte civile nel procedimento, a tutela della categoria degli utenti del trasporto aereo’’.
(03 febbraio 2013)
I PRECEDENTI DI CARPATAIR - REPUBBLICA
ROMA - E’ una partnership molto discussa quella tra Alitalia e Carpatair, la compagnia romena che operava il volo con l’Atr 72 finito fuori pista all’aeroporto di Fiumicino. L’accordo commerciale è del 20 settembre 2011 e prevede che gli aerei Carpatair da e per il nostro Paese volino con denominazione Alitalia. In questo breve lasso di tempo, ci sono stati diversi episodi inquietanti. E diversi disservizi. Il 22 gennaio scorso c’è stato un precedente sulla tratta Roma-Ancona, quando il velivolo della Carpatair è stato costretto a un atterraggio d’emergenza allo scalo Raffaello Sanzio subito dopo il decollo per problemi tecnici. Il 5 gennaio, sulla stessa tratta, un Atr partito da Ancona è dovuto rientrare allo scalo per problemi di depressurizzazione. I passeggeri sono scesi a terra terrorizzati, dopo essere stati costretti a indossare le mascherine. Questi episodi, uniti a svariati disservizi, hanno tra l’altro indotto Alitalia a rinunciare alla partnership per la città marchigiana.
Preoccupazione era stata espressa più volte da organizzazioni sindacali dei piloti. Il 5 gennaio la Uiltrasporti sollecitava le "opportune verifiche" sulla affidabilità della compagnia romena, attiva con voli su Pisa ed Ancona. E l’Anpac protestava perchè "chi acquista un biglietto Alitalia si troverà imbarcato su un aeromobile solo apparentemente appartenente all’ex compagnia di bandiera, ma in realtà operato direttamente dalla Carpatair, con piloti e assistenti di volo scelti e addestrati in Romania". Contro la politica dell’Alitalia per "la cessione parziale di attività di volo ad operatori terzi" hanno scioperato il 25 gennaio scorso i piloti e gli assistenti di volo aderenti a Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl. La compagnia romena, secondo il responsabile nazionale Piloti-Ugl Trasporti, Cordiale Miccio, "ha dimostrato di non avere lo stesso standard di qualità, regolarità e puntualità nei confronti dei passeggeri dei voli operati in wet leasing".
La compagnia ha replicato parlando di una "campagna mediatica", animata da "alcuni sindacati italiani di piloti" insoddisfatti per l’accordo con Alitalia e intenzionati a "danneggiare l’immagine della compagnia" romena. Ora Carpatair torna nel mirino. "Quanto accaduto è gravissimo e Alitalia ora ha il dovere immediato di rescindere il contratto con Carpatair", ha detto Francesco Persi, Segretario nazionale Fit-Cisl. Annunciando uno sciopero per lunedì 4 febbraio. Ma stavolta a muoversi sarà anche la magistratura.
(02 febbraio 2013)