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 2013  febbraio 03 Domenica calendario

ANDREAZZOLI, TUTTO TATTICA E MOTIVAZIONI

Finora Aurelio Andreazzoli lontano da Trigoria era più conosciuto per la magia che Taddei gli dedicò in Champions ad Atene nel 2006 (elastico inverso, la ribattezzò «Aurelio» proprio per il mister che lo incitava sempre a farla in gara e non solo in allenamento) che non come allenatore. Dentro Trigoria, però, le cose sono diverse, perché lì Andreazzoli ci è arrivato nel 2005 con Spalletti e in questi otto anni si è fatto apprezzare da società e, quel che più conta, dai giocatori. È anche per questo che la Roma l’ha scelto, per il suo ottimo rapporto con il gruppo.
Toscano, 59 anni, Andreazzoli cominciò ad allenare nel 1987 i dilettanti dell’Ortonovo. Da lì l’esperienza di maggior livello fu una stagione nella vecchia C-1 con la squadra della sua città, la Massese, quando nel 1995-96 fu esonerato in corsa (la Massese alla fine retrocesse ai playout). Poi l’incontro che gli cambiò la vita, quando a Coverciano conobbe Luciano Spalletti, di cui fu il vice sia ad Udine, sia a Roma. I due erano praticamente inseparabili, Aurelio si dedicava soprattutto agli aspetti tattici. Quando Spalletti lasciò però Roma, Andreazzoli decise di restare nella Capitale. Nel tempo, qui ha lavorato con Ranieri, Montella e Luis Enrique, occupandosi di avversari, rapporti con i giocatori e tattica. Con Zeman, invece, era finito un po’ ai margini, nonostante un contratto fino al 2017 a circa 200mila euro.
Andreazzoli è l’uomo che con Spalletti inventò il 4-2-3-1 che fece sognare Roma. Ripartirà proprio da lì, dal modulo che lo portò ad un passo dal paradiso. La difesa dovrebbe restare la stessa di oggi (con Torosidis al posto di Piris), mentre De Rossi tornerà ad essere il centro del progetto in mediana, con al fianco Bradley (anche se lì può giocare pure Pjanic, l’ha già fatto con la Bosnia). I trequartisti dovrebbero essere Lamela, lo stesso Pjanic e Florenzi, con Totti nel ruolo di punta unica, proprio dove ha fatto le cose più belle della sua carriera (vincendo anche la Scarpa d’oro). Nel caso invece in cui Pjanic scivoli in mediana, Totti può andare a giocare dietro la punta, che in questo caso sarà Osvaldo o Destro (che ieri ha fatto dei controlli al suo ginocchio operato).
Andreazzoli si avvarrà di un gruppo di professionisti già presenti a Trigoria. Franco Chinnici dovrebbe essere il preparatore atletico, Guido Nanni resterà ai portieri, Luca Franceschi, Zago e Simone Beccaccioli saranno gli altri collaboratori. A loro, ora, il compito di risollevare la Roma.