Tiziana Paolocci, il Giornale 31/1/2013, 31 gennaio 2013
ADDIO MATRIMONI, BOOM DI UNIONI «LIBERE»
[Un bambino su quattro nasce da coppie con legami non ufficiali] –
Roma
Cresce, si modifica ma non si sgretola. Muta la famiglia italiana e mentre crollano i matrimoni decollano le unioni libere. È la fotografia scattata dal rapporto Censis «La famiglia italiana va in pezzi... ma non perde i pezzi»presentato ieri a Roma nel corso dell’incontro P& G«Dalla parte delle mamme – per un Paese a misura di Famiglia» al quale hanno partecipato il presidente di P&G, Sami Kahale, il ricercatore Censis, Giulio De Rita, la coordinatrice dell’Ufficio Politiche della Famiglia della presidenza del Consiglio dei Ministri, Luciana Saccone e l’attrice Maria Grazia Cucinotta.
Lo studio rivela una rivoluzione anche nella coppia, se si considera che un bambino su quattro nasce fuori dal matrimonio (23,6 per cento) e che è salito a due milioni il numero delle famiglie mono genitoriali (+ 18,7 per cento) con madri sole ma non vedove, che hanno fatto registrare un incremento del 78 per cento, raggiungendo la quota di oltre un milione. Negli ultimi dieci anni le coppie coniugate con figli sono diminuite di 739 mila unità (-7,8 per cento), mentre quelle non sposate con figli sono 274 mila in più. I single, invece, sono quasi 7 milioni. Fede e velo bianco non affascinano più e le nozze in oltre un caso su tre (37,3 per cento) finiscono con la separazione. Ma sono un milione le famiglie ricostituite. Nonostante questi mutamenti ciò che non cambia è l’importanza attribuita al nucleo familiare: alla richiesta di individuare cosa realmente conti nella vita il 96 per cento degli italiani indica la famiglia di nascita, una quota analoga quella creata, e a seguire libertà, amicizia, realizzazione professionale, sessualità e divertimento.
Coerentemente con questi dati, il 35 per cento dei giovani trova nel padre o nella madre il proprio modello, mentre percentuali minori scelgono un altro parente, il partner o un amico.
Ma ai genitori non di rado viene chiesto di soddisfare le crescenti esigenze dei figli e per farlo si ricorre sempre più spesso alle associazioni di volontariato. In Italia sono cinquemila quelle dedicate al supporto alle famiglie mentre 11 mila sono incentrate sui minorenni. Queste fanno parte delle oltre 250 mila istituzioni no profit censite e in totale gli adulti coinvolti nell’associazionismo sono circa 5 milioni.
In questo quadro si inserisce il progetto Idee per le mamme promosso da Dash. «Il lavoro svolto dalle associazioni a favore della famiglie è essenziale ed encomiabile - dichiara Sami Kahalee - . Nel 2012 abbiamo ricevuto 400 progetti, un riscontro che va oltre ogni previsione e ora annunciamo il finanziamento dei quindici che abbiamo selezionato, che si vanno ad aggiungere ai quindici già finanziati ».
«La famiglia c’è e in periodi di crisi economica e sociale è chiamata a svolgere funzioni di sostegno ai suoi membri ancora di più che in passato interviene Luciana Saccone - . Il nostro recente Piano Nazionale della Famiglia ha come obiettivo quello di promuovere un welfare compatibile con le esigenze di sviluppo del Paese anziché orientato al mero assistenzialismo come in passato».