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 2013  gennaio 31 Giovedì calendario

MUTUO DEL MONTE PER IL BUEN RITIRO DI MUSSARI

Milano
In questi giorni Giuseppe Mussari è rinchiuso nella sua casa agli Agostoli, come chiamano a Siena il complesso agrituristico (dieci villette e appartamenti a cinque chilometri dal centro) di proprietà della moglie Luisa Stasi. La zona è il buen retiro agreste di alcune delle famiglie dei notabili senesi (dall’altra parte della strada, ad esempio, c’è la villa di campagna dell’ex sindaco e rettore dell’Università, Mauro Barni).
UNA CASA-AZIENDA, quella della signora Mussari che negli anni ha messo su assieme alla famiglia un piccolo impero turistico-immobiliare che ha all’attivo quattro società: oltre alla Villa Agostoli srl, anche la Lizza srl, e poi le spa Hotel Garden e Hotel Italia, entrambe controllate dalla Siena Inns srl. Tutte esposte con il Monte dei Paschi di Siena. Partiamo dall’agriturismo che ha chiuso il 2011 con un utile di 9.861 euro (rispetto al rosso di circa 7 mila del 2010) e che, si legge alla voce debiti dell’ultimo bilancio depositato in Camera di Commercio, ha acceso un mutuo fondiario di 2,1 milioni con Mps. Gli affari girano anche per la spa dell’Hotel Garden: realizzato sulla ristrutturazione di una villa del diciottesimo secolo, ospita una sala conferenze assai gettonata per gli eventi cittadini (ma anche le squadre dello sport senese sponsorizzate fino a oggi da Mps, Siena Calcio e Mens Sana, ne fanno uso quando hanno bisogno di una struttura alberghiera in loco). Al Garden, nel febbraio 2008, ci ha dormito anche Veltroni in visita a Siena da candidato premier. Nel 2011 la società ha fatto registrare 10.441 euro di utili (2.218 nel 2010) e che ha 8,1 milioni di esposizione con le società controllate dalla banca senese: 3,5 milioni di mutuo con la Mps Merchant, 2,2 milioni con Mps Banca per l’Impresa, 1,9 milioni con Mps Capital Service e anche 453mila euro di finanziamento con la capogruppo Mps.
Un altro mutuo da 1 milione lo ha acceso la Hotel Italia (10.514 euro di utile) nel cui consiglio di amministrazione siede anche Cristina Masoni, una delle figlie della Stasi avute dal matrimonio precedente con il telecronista paliesco Franco Masoni. Quanto alla Lizza (6.389 euro di utili nel 2011), il mutuo fondiario acceso con l’istituto di Rocca Salimbeni supera i due milioni di euro. I presidenti del Monte passano, i mutui restano.
La manager e l’avvocato Giuseppe si sono sposati nel 2002, all’inizio della carriera di banchiere dell’allora neopresidente della Fondazione Mps. Testimone di nozze di lui, l’avvocato di fiducia (lo difende ancora oggi) Fabio Pisillo e l’ex sindaco di Siena Franco Ceccuzzi. Che ora da Mussari ha preso le distanze. Testimone di lei, l’altra figlia Virginia Masoni che oggi è direttrice di Canale 3 Toscana.
LA SIGNORA STASI in Mussari pare abbia confidato alle amiche di volersi prendere una piccola vacanza dal lavoro. Magari agli Agostoli, accanto al marito. Che si è blindato nella grande casa in mezzo ai pini e agli olivi. Non risponde al citofono, né al telefono ai numeri non conosciuti. Assediato. E ripudiato dalla città della madre dove si è trasferito a ventuno anni per fare l’università, nel 1983. La prima casa del giovane Mussari era in zona Quercegrossa, tra periferia e campagna. Ci vivrà per tre anni, dividendola con altri due studenti. Mentre collabora come dj a Radio Siena, si avvicina alla Fgci, la federazione dei giovani comunisti . Altri tempi, ora c’è il Pd. Anche lì non lo vogliono più. “Essendo Mussari un iscritto al Pd chiediamo che il segretario provinciale, Niccolò Guicciardini, lo inviti negli organismi di partito perché possa fare chiarezza sulla propria posizione. Non tanto quella giudiziaria, materia che spetta alla magistratura, ma quella politica”, scrive l’assemblea del Democratici di Monteriggioni in un documento inviato appunto al segretario provinciale. Perché, viene aggiunto, “Mussari è stato indicato dal Pds-Ds-Pd di Siena attraverso i propri rappresentanti nel Comune di Siena e nella Provincia. Ha partecipato alle riunioni, ha messo in atto gli indirizzi strategici forniti dalla maggioranza politica degli enti locali. Nessuno può dire che lo conosceva appena”.