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 2013  gennaio 31 Giovedì calendario

TUTTE LE DONNE DI JACK

A Manhattan 290 volte. A Washington 30. 37 in California... 10 a Brooklyn... Ma altrove sono già 355. E la lista continua con il New Jersey, il Messico, Londra, Parigi... Una moderna versione di quello che con i suoi toni di basso profondo Leporello declama in Madamina il catalogo è questo... È la versione contemporanea che ci offre Jack Kerouac. Più generoso di informazioni del servo di Don Giovanni creato da Mozart e Da Ponte che si ferma al numero di donne ripartite per nazioni (
In Ispagna son già milletré), Kerouac ci offre i nomi delle conquistate, i luoghi in cui sono avvenute le conquiste e il numero di volte in cui è stato a letto con ciascuna amante.
La lista autografa delle amanti dello scrittore c’è, ma nessuno l’ha mai pubblicata. L’erede John Sampas non lo permette. In pochi ne conoscono l’esistenza. Il manoscritto si trova alla Berg Collection della New York Public Library ed è lungo 87 nomi di donne. Non dovremmo sorprenderci di tanta precisione perché già sappiamo quanto l’autore di On The Road fosse metodico nel conservare tutto il suo materiale di lavoro. Adesso si può dire che faceva lo stesso con la vita sessuale. Ce lo descrive così Ann Charters, autrice della prima biografia di Kerouac e curatrice dei due volumi di lettere. La Charters, oggi docente di Letteratura Americana alla University of Connecticut, lo incontrò nel 1966 a Hyannis, quando lo scrittore le chiese di collaborare con lui. La studiosa trasecolò quando si rese conto dell’ordine meticoloso con cui l’autore conservava quanto aveva scritto: gli originali delle sue opere, le lettere ricevute e le copie di quelle inviate, tutto sistemato in cartelline scrupolosamente etichettate.
L’elenco delle donne di Kerouac si apre con il nome di Edie. Ovvero Frankie Edith Parker, di pochi mesi più giovane di lui, figlia di un medico del Michigan e sposata il 25 agosto 1944, a 22 anni, per ottenere il pagamento di 105 dollari in forma di cauzione richiesta dalla polizia per ridargli la libertà. Jack era stato arrestato per la testimonianza sospetta offerta per scagionare l’amico Lucien Carr, responsabile dell’omicidio di David Kammerer. L’episodio è descritto con nomi alterati nel primo romanzo pubblicato da Kerouac, La città e la metropoli.
La somma richiesta dalla polizia fu pagata dalla mamma di Edie e il matrimonio consacrò un’unione di fatto realizzata da tempo. Edie lo lasciò nel 1946, ma rimase sua amica. Accanto al suo nome Kerouac ha scritto “100”, numero che indica gli incontri sessuali con la specifica dei luoghi: New York, New Jersey, Detroit e Ontario. Nell’elenco di amanti c’è soltanto Joan H. che vanta un numero maggiore di rapporti sessuali: 150, tutti a New York. Si tratta di Joan Haverty, la seconda moglie: sposata il 17 novembre 1950. Prima della fine dell’anno successivo, i due erano già divorziati e lei era rimasta incinta. Joan sostenne di essere stata abbandonata. Jack, invece, la accusò di averlo cacciato di casa e di averlo tradito. Per questo rifiutò di riconoscere la figlia Jan. La ex moglie gli fece causa per tutta la vita pur di ottenere il mantenimento.
Per la quantità di incontri sessuali emerge poi la numero 46 della lista, Joyce G., con 75. È Joyce Glassman, che conobbe lo scrittore a 22 anni, quando lui ne aveva 34. Nei due anni della loro frequentazione si scambiarono affettuose lettere che lei vendette dopo aver scritto le sue memorie, ricavandone a sufficienza per acquistare una casetta ai bordi di un bosco. Joyce, che oggi porta il nome di Johnson, ha scritto di recente The Voice Is All: The Lonely Victory of Jack Kerouac.
Nella lista, Joyce è preceduta da Helen W.: ventiquattrenne quando incontrò e sedusse Kerouac che aveva 10 anni più di lei. Helen Weaver, che poi divenne una delle maggiori traduttrici americane dal francese, in
The Awakener offre un ritratto dello scrittore che spiega il successo che aveva Jack sui cuori femminili: «Non molto alto... ma assurdamente bello». Pare che i suoi occhi azzurri fossero fatali. Ma, dopo averlo ospitato per due mesi, Helen lo mise alla porta il 14 gennaio 1957. Soffriva per la mancanza di puntualità di lui, per le notti di sonno perdute quando l’amante tornava ubriaco.
Tra i nomi catalogati con un alto numero di incontri – 50 – c’è la numero 52: Dody. Non è difficile identificarla con Dody Muller, un’artista di New York molto attraente nelle fotografie dove appare con Kerouac. Diventò amica di Jack quando, davanti a un ristorante del Village, questi si mise a civettare con lei sotto gli occhi di Joyce Johnson. Già stanca per le trascuratezze e inadempienze di lui, Joyce sbottò: «Sei un pallone gonfiato». «Un amore non corrisposto è una noia» fu la risposta di lui, che causò la rottura. Grazie a Dody, vedova dell’artista Jan Muller, Kerouac apprenderà molto sulla pittura e conoscerà tanti artisti. Vissero insieme fino al febbraio 1959 quando lei lo lasciò perché lo considerava troppo imprevedibile. In una lettera all’amico poeta e accademico John Clellon Holmes Kerouac lamentò di aver perduto la donna che amava.
C’è poi Lois Sorrels con lo stesso numero di presenze: 50 e porta il numero 51 della lista. Sposata e divorziata, all’Università di Berkeley aveva trovato il tempo di leggere I sotterranei e di innamorarsi del suo autore. Riuscì a farsi presentare a lui quando era in Florida e cadde subito tra le sue braccia. Quando poi questa attraente e intelligente poetessa lavorava a New York, Kerouac la vedeva durante la settimana e la raggiungeva a casa, a Northport il sabato e la domenica. Poi vi comprò una casa anche lui per alloggiarvi sua madre Gabrielle. Nel seminterrato Jack e Lois fumavano erba e bevevano ascoltando Charlie Parker e Bach. Nel 1962, trasferitosi a Orlando in Florida, Kerouac, già debilitato dall’alcolismo, chiese a Lois di raggiungerlo. Furono in contatto occasionalmente, poi nella primavera 1964, lei, incinta di pochi mesi, gli chiese di sposarlo. La risposta arrivò da mamma Gabrielle che la schiaffeggiò e la cacciò di casa.
Perché il documento con tutte le conquiste femminili di Jack fa chiarezza su un punto. Ricorda che l’unica donna davvero presente in tutta la vita di Kerouac sia stata sua madre: Gabrielle Levésque che, invalida dopo un infarto, viveva con lo scrittore quando questi morì, nel 1969, a 47 anni. Era con loro Stella Sampas, sposata da Jack tre anni prima per assicurare assistenza costante alla mamma. L’autore fu legato a Gabrielle da un matrimonio edipico, che non si sarebbe mai sciolto. Lo aveva giurato lo stesso scrittore. Il suo non era il complesso edipico che tormentava intellettuali decadenti come Burroughs. Era stato in qualche modo razionalizzato da Kerouac che lo vedeva alla base del dinamismo americano: il figlio ha bisogno di superare il padre per il bene della madre, oggetto di venerazione.
Gabrielle morì quattro anni dopo il figlio lasciando tutto a Stella. Nel 2009, dopo un’azione promossa da Jan, figlia di Jack nata dal suo secondo matrimonio, sostenuta dallo scrittore Gerald Nicosia, autore della più importante biografia di Kerouac, il tribunale della Florida dichiarò falso il testamento che assegnava tutto a Stella. Ma ironicamente la legge sulle prescrizioni rendeva inoperante la revoca del legato e John Sampas, erede di Stella, continua a ricevere tutti i diritti d’autore e ha l’autorità di decidere quello che può essere riprodotto dagli archivi venduti alla Berg Collection della New York Public Library. Ecco perché non si può riprodurre la lista delle conquiste. Ma sono tutti lì, gli 87 nomi. Scritti nella grafia metodica e regolare di Kerouac: quella con cui riempiva i taccuini che portava sempre con sé, i quaderni, i fogli protocollo e quelli sciolti oggi conservati in almeno sette diversi archivi americani. Il moderno elenco di Don Giovanni fu compilato nel 1962 quando lo scrittore era già molto debilitato dall’alcol e dagli eccessi. Gli appunti suoi o quelli delle donne che continuavano a essere in rapporto con lui suggeriscono che la sua vita sessuale si era ormai conclusa.
La lista, realizzata con la tipica grafia chiara in uno stampatello di maiuscole e minuscole a lettere separate inclinate a destra è caratteristica di quelle stesure a cui Kerouac mise mano in diversi momenti della vita. Volendo lo si potrebbe interpretare come il piano preparatorio di un lavoro futuro. Dopo il successo di
On the Road perché non prendere in considerazione On the Bed?