Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2013  gennaio 31 Giovedì calendario

I SONDAGGISTI E L’EFFETTO BALOTELLI AL MILANO: «ALOLE URNE PUO’ VALERE DA UNO A DUE PUNTI

Diavolo di un Berlusconi. Proprio il giorno delle elezioni politiche, il 24 febbraio, a San Siro si gioca il Derby Milan-Inter, e, zac, scenderà in campo il nuovo astro rossonero, Super Mario Balotelli.
Dopo l’effetto Mps, si dice che il «Bad boy» valga un punto in più per il Pdl nei sondaggi. Altri si spingono addirittura ad indicare il 2 per cento (di cui quasi centomila voti in più in Lombardia che è la regione decisiva per attribuire il premio di maggioranza nei seggi al Senato). Naturalmente, su queste previsioni nessuno è disposto a metterci nome e cognome e quindi più che di previsioni si tratta di rumours. Ma come si sa, in borsa , come nella vita, «si acquista» sul rumours e «si vende» sulla notizia certa.
E poi c’è un’altra valutazione da fare: un gol vincente di Balotelli, che è anche centravanti della Nazionale, nel Derby, quanti voti può portare? Che peso ha un gol del genere, ad urne aperte, nel primo giorno di votazioni e durante le ore del silenzio elettorale? Naturalmente, la situazione che si verrebbe a creare è potenzialmente ad alto rischio: perché potrebbe valere anche l’effetto contrario, in caso di sconfitta del Milan a San Siro.
Alcune reazioni fanno ritenere che l’effetto «Super Mario» possa esserci e sostanzioso. Per rimanere al Derby meneghino, il presidente dell’Inter Massimo Moratti, ieri, ha dichiarato: «Balotelli al Milan? Fatti loro. È un buon acquisto. Vedo questa cosa come qualche cosa di utile a Berlusconi per mille motivi e vedremo come andrà a finire». «Per mille motivi», dunque, non solo sportivi.
Ospite del Tg3, Silvio Berlusconi ha giustificato l’acquisto «con motivi tecnici della società».
Insomma, «Balotelli non è stato un investimento per la campagna elettorale». Ma, poi, il patron rossonero ha aggiunto una notazione patriottica: «La cosa positiva che ho pensato è che Balotelli ha segnato due gol e fatto piangere i tedeschi, mentre l’altro Mario», cioè Mario Monti, «ha segnato due gol con l’Imu e il redditometro e hanno fatto piangere tutti gli italiani».
Il candidato montiano alla presidenza della Regione Lombardia, Gabriele Albertini, parla di «panem et circenses». «Il panem sono le battute e la propaganda — ha spiegato Albertini — e i circenses lo stadio. Al tempo dell’antica Roma c’erano i gladiatori, ora ci sono i calciatori».
Renato Mannheimer, sociologo e analista di flussi elettorali, afferma: «Non so, non saprei quantificare l’effetto. Ma c’è un pubblico di tifosi rossoneri che nessuno ha mai stimato, e pure esiste e che potrebbe essere grato a Berlusconi per il nuovo acquisto. Magari, un bel numero di persone che era indeciso, e che adesso si decide a votare. Il calcio del resto è rimasta l’ultima passione degli italiani». Un sondaggio Sky Tg 24 sui propri telespettatori ha invece rilevato che il 55 per cento non ritiene che l’acquisto di Balotelli avrà effetti sulla campagna elettorale, mentre il 45 per cento ritiene di sì. Opinione condivisa dal vicesegretario del Pd Enrico Letta (peraltro milanista): «Non credo che l’acquisto di Balotelli abbia alcuna influenza sui sondaggi e sulla campagna elettorale». «Anzi — ha continuato Letta — spero che Berlusconi compri anche Kakà. Perché quando il Milan va bene, Berlusconi va male politicamente, e siccome il Milan in questi mesi è andato male, ero preoccupato dal punto di vista politico. Per fortuna ora la squadra sta recuperando, e quindi sono molto più tranquillo».
E se Alessandra Ghisleri e Roberto D’Alimonte non hanno voluto in alcun modo commentare, c’è chi invece sotto il vincolo dell’anonimato ritiene che tra venti giorni Balotelli sarà dimenticato, mentre la crisi economica che morde gli italiani no: è questa l’unica cosa che interessa gli italiani.
L’economia è infatti passata in testa ad ogni altro argomento di interesse nel Paese per gli italiani che lavorano che vanno a votare, o giovani adulti che il lavoro proprio non ce l’hanno. «E questo riguarda anche due universi di elettori che tradizionalmente hanno votato in passato per Berlusconi: i piccoli imprenditori e le classi più popolari».
M.Antonietta Calabrò