Claudio Plazzotta, ItaliaOggi 31/1/2013, 31 gennaio 2013
SUPERTENNIS RIPAGATO DAGLI AFFARI
Il canale televisivo SuperTennis, controllato dalla Federazione italiana tennis-Fit, è partito il 10 novembre 2008 e, in quattro anni, è costato circa 12 milioni di euro (ha un budget di 3 milioni di euro all’anno). Ma, secondo uno studio commissionato dalla Fit alla Sda Bocconi, in quello stesso periodo la tv dedicata alla racchetta è stata capace di generare valore per un importo pari a 66,4 milioni di euro.
E, quindi, spiega soddisfatto il presidente Fit, Angelo Binaghi, «la scelta è stata intelligente, e l’investimento viene ampiamente ripagato. Tanto che nel 2013, proprio anche grazie ai surplus generati da SuperTennis, potremo aumentare del 30% i contributi per i migliori giovani tennisti, Gianluca Quinzi in testa (il 17enne numero due al mondo nelle classifiche juniores, ndr)».
Come si arriva alla cifra di 66 milioni di euro? In pratica l’analisi di Sda Bocconi è andata a valutare l’impatto di SuperTennis su una serie di business strettamente correlati con l’attività della Fit. Per esempio, dai ricavi degli Internazionali Bnl di Roma e dai tesserati Fit il valore generato grazie al canale televisivo è stato di circa 13,5 milioni di euro nei quattro anni. «Si pensi», aggiunge Binaghi, «che la vendita di biglietti per il Foro italico è salita del 33% dal 2008, e che a oggi siamo già al +25% di biglietti 2013 venduti rispetto alla edizione record del 2012. Lo scorso anno gli incassi complessivi degli Internazionali sono stati di oltre 17 milioni di euro, per un utile superiore ai 2,5 mln».
Sui circoli tennis il canale tv ha generato valore per 29,5 milioni di euro in quattro anni: 16,1 milioni in più dalle iscrizioni ai circoli, 9,9 mln di maggiori incassi dall’affitto dei campi e 3,5 mln dalle iscrizioni ai tornei. Gli insegnanti di tennis hanno potuto godere, sempre secondo lo studio Sda Bocconi, di maggiori introiti per 18,3 milioni di euro nel quadriennio. E, infine, il brand SuperTennis ha un suo valore intrinseco di 5,2 mln di euro.
«Insomma», prosegue Binaghi, «un risultato notevole, tenuto conto che SuperTennis, essendo una iniziativa della Fit, non ha finalità commerciali, ma serve per promuovere il movimento tennis in Italia. Gli effetti positivi, quindi, in quattro anni, sono nell’ordine di 54 milioni di euro».
Quanto ai conti specifici di SuperTennis, si deve tenere conto che il budget di 3 milioni di euro non è altissimo per una tv visibile sul satellite e in chiaro sul digitale terrestre: «Abbiamo affittato il mux 77 dal gruppo Ferretti per avere una copertura nazionale sul digitale terrestre», spiega Carlo Ignazio Fantola, presidente di Sportcast, la società di Fit che edita SuperTennis, «e nel 2012 abbiamo raccolto circa 450 mila euro di pubblicità. Nel 2013 la pubblicità nazionale generalista sarà raccolta dalla concessionaria Capital, mentre Sportcast si occuperà direttamente di quella per prodotti specifici del tennis». Nel 2014 si dovrà rinnovare l’intesa con Atp per la trasmissione dei tornei Atp 500 (per i tornei 250 il contratto di Sportcast è invece con una agenzia che consente di scegliere di volta in volta cosa trasmettere) e ci si potrebbe infilare anche nella trattativa per gli Atp 1000, la cui esclusiva con Sky scade a fine 2013. L’ascolto medio di SuperTennis è salito del 41% nel 2012 rispetto all’anno precedente, e i contatti netti del +27%. Erano a quota 340 mila nello scorso dicembre, dopo i picchi di 490 mila in maggio e 535 mila in giugno.