Livia Pandolfi, ItaliaOggi 28/1/2013, 28 gennaio 2013
BRIC, QUI C’È UN POSTO PER TE
Volete un lavoro a tempo indeterminato? Nel 2013 dovrete puntare su Brasile, India (che batte il Brasile sugli stipendi), Cina. In Italia, ultima in classifica, solo un fortunato su 5, invece, potrà firmare il sospirato contratto. Sono i dati emersi dalla prima edizione delle previsioni sul mondo del lavoro pubblicate da CareerBuilder nei giorni scorsi.
Il report prende in considerazione le 10 economie principali del pianeta: gli imprenditori disposti ad assumere a tempo indeterminato sono il 71% in Brasile, il 67% in India, il 52%, a sorpresa, in Cina. E mentre Roma indossa la maglia nera, Nuova Delhi tallona i carioca: solo il 13% degli imprenditori indiani quest’anno deciderà di tagliare sul personale, e il 17% lascerà l’organico immutato.
Il paese dell’Elefante cercherà addetti nel settore dell’innovazione e in quelli a valore aggiunto, specie nell’Information Technology, marketing, customer service. Il Brasile, invece, è in testa anche grazie alle grandi opere e all’economia collegata ai Mondiali 2014 e alle Olimpiadi del 2016.
La partita Brasile-India diventa accanita quando si parla di stipendi. Se guardiamo al numero di impiegati che rispetto a un anno fa hanno visto crescere la loro paga, Nuova Delhi supera Brasilia con l’81% contro l’80%. Seguono Cina (67%), Russia (63%), Usa (62%), Regno Unito (50%), Germania (45%), Francia (38%), Giappone (34%), Italia (25%)
Il lavoro, secondo il rapporto, è quindi più facile da trovare nelle economie emergenti: dopo il trio di testa, ecco la Russia (48%), Regno Unito (30%), Germania (29%), Stati Uniti (26%), Francia (24%), Giappone (22%), Italia (19%). Il nostro paese è in testa alla classifica dei licenziamenti, con il 33% degli imprenditori tricolore che quest’anno decideranno di ridimensionare il numero degli impiegati. Resterà sostanzialmente fermo, invece, il mercato francese.
Gli States hanno invece risentito, a cavallo tra 2012 e 2013, del rischio «fiscal cliff» che ha quindi fornito dati più attendisti, anche se il ritmo delle assunzioni si è mantenuto nel complesso stabile. Più in generale, nei paesi di coda le aziende resteranno molto guardinghe vista la condizione attuale dell’economia.
Le economie del Vecchio continente procedono col freno a mano tirato, naturalmente, a causa della crisi economica. Mentre il gruppo Bric, secondo le previsioni, continuerà a mantenere dei livelli abbastanza elevati.
Pagina a cura di Antonino D’Anna