Gianni Boncompagni, il Fatto Quotidiano 30/01/2013, 30 gennaio 2013
CERCASI SCANDALO PIÙ COMPRENSIBILE
Ieri è stata terminata una lunga inchiesta che riguardava la comprensione dei telespettatori sullo scandalo, diciamo così, del Monte dei Paschi di Siena. Si cercava di appurare accuratamente quanto i telespettatori riuscissero a sbrogliare la intrigata matassa del MPS. Molti per esempio non conoscevano la sigla MPS così citata nella stampa e nella tv. I più informati credevano volesse dire Monte Pappa Soldi ma la maggioranza non conosceva l’origine della celebre sigla. Dalla inchiesta esce fuori la assoluta incomprensione del termine “D e r i va t i ” e quando si citavano cifre di, per esempio, 170 miliardi di euro , si confondevano con 170 milioni o anche di 170.000 lire. Molti dei telespettatori interpellati non erano mai stati in una banca e la loro frequentazione più intesa riguardava la Regia Posta dove spesso erano costretti a fare file anche di 16 ore sotto la pioggia o con la bufera di neve. L’inchiesta ha anche appurato che nessuno degli telespettatori aveva perso un euro. Quindi la cosa non li interessava e preferiva cambiare canale e sintonizzarsi su qualche telenovela di rete 4, sicuramente più comprensibile dell’affaire MPS. Ieri in un talk show che trattava, come tutti, il caso MPS , hanno parlato alcuni economisti in tedesco o anche in giapponese e lo share del programma è risultato essere meno dello 0.000006 %. Tutti ora sperano ardentemente in uno scandalo più comprensibile come, per esempio, qualche uscita di Brunetta.