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 2013  gennaio 30 Mercoledì calendario

IL PALIO DELLO SCARICABARILE: “IO NON C’ERO, IO L’AVEVO DETTO”

[Le dichiarazioni di manager e politici sul Monte dei Paschi] –
Lancio di agenzia più, lancio di agenzia meno, nell’ultima settimana ci sono 422 Ansa che si sono occupate del caso Monte Paschi. E poi un fiume di comunicati, paginate di interviste, ore di trasmissioni alla tv. Ieri il ministro dell’Economia Vittorio Grilli ha invitato tutti a mantenere nel dibattito pubblico “prudenza e responsabilità”. Ma non ce n’era bisogno: ecco una rassegna dello scaricabarile di manager e politici.
Mercoledì 23 gennaio
“Il Pd non si è mai occupato e non si occupa di banche” (Pier Luigi Bersani, segretario del Pd)
“Il governo Monti, pur conoscendo la verità su Mps, l’ha nascosta al Parlamento arrivando al punto di porre la questione di fiducia”. (Giulio Tremonti, ex ministro dell’Economia)
“La possibilità delle autorità di conoscere compiutamente operazioni così complesse dipende da contabilizzazione e documentazione corrette. Qui sono mancate entrambe le condizioni”. (Fabrizio Viola, direttore generale Mps)
Giovedì 24 gennaio
“Siamo stati ingannati. I dirigenti di Mps ci hanno tenuto le carte nascoste”. “La vera natura di alcune operazioni è emersa solo di recente, a seguito del rinvenimento di documenti tenuti celati all’autorità di vigilanza”. (Bankitalia)
“Il Pd non si è mai occupato del Monte Paschi. Monte dei Paschi non è mai stato un riferimento per il nostro partito”.
(Massimo D’Alema, deputato Pd) “Purtroppo in passato gli equilibri del consiglio comunale portavano a coincidere con gli equilibri del consiglio della banca. È un meccanismo che andava rotto, io l’ho rotto e per questo mi è stato tolta la maggioranza”. (Franco Ceccuzzi, ex sindaco di Siena, Pd)
Venerdì 25 gennaio
“Se facevano cose poco chiare nel consiglio di amministrazione di Siena doveva controllare il Pd? C’erano ben altri organi”. (Enrico Rossi, presidente Regione Toscana, Pd)
Sabato 26 gennaio
“Destra e Lega non si azzardino a insinuare che su Mps siamo stati scorretti, perché li sbraniamo” (Pier Luigi Bersani, segretario del Pd)
“Non ero in consiglio comunale, la mia opinione nasce dalla lettura di giornali e atti”. (Alfredo Monaci, già nel Cda di Mps, candidato nella lista Monti, a proposito
della caduta del sindaco Ceccuzzi) “La linea nazionale, contraria alla commistione, all’autoreferenzialità, è risultata sempre perdente”. (Luigi Berlinguer, eurodeputato Pd)
“La linea di politica finanziaria del Pd è sempre stata quella che le fondazioni non avessero la maggioranza nelle banche. Questa nostra posizione vale anche per Siena ma i senesi non ci hanno mai dato retta”. (Enrico Letta, vicesegretario Pd)
Domenica 27 gennaio
“Leggo come tutti la notizia di queste indagini. Posso dire solo che la banca ha assoluta fiducia nella giustizia” (Fabrizio Viola, direttore generale Mps)
“Non mi va di parlarne. Oggi sono intervenuti Bersani e D’Alema . In questi casi un vecchio comunista come me sta zitto e basta”. (Ugo Sposetti, ex tesoriere Pd, sulle lotte interne al partito)
“Nel 2006 non fui ricandidato e da allora non mi occupo di vicende senesi. Non so dunque nulla di Antonveneta e del seguito. (…) Le campagne elettorali non sono tuttavia il momento migliore per discutere seriamente dei rapporti fra politica e affari”. (Franco Bassanini, ex ministro Ds)
“Uno non può essere accusato di essere lo sponsor di un’operazione e del suo contrario, altrimenti diventa una barzelletta e magari mi accuseranno anche di essere responsabile della guerra in Cecenia. Nella diffamazione ci vuole coerenza”.
(Massimo D’Alema, deputato Pd, a proposito del precedente Unipol)
Lunedì 28 gennaio
“Tutte le operazioni di cui si parla ora, erano già tutte lì quando siamo arrivati” (Fabrizio Viola, direttore generale Mps) “Il tempo dimostrerà ciò che è già chiaro oggi: il Pd con Mps non c’entra niente. Pensino piuttosto agli affari loro”. (Anna Finocchiaro, senatrice Pd)
“Che schifo. Oggi sono in tanti quelli che scappano, fanno finta di non conoscere Giuseppe. Certi comportamenti sono da codardi. Adesso è tutto un ’io l’avevo detto’, ma che male c’è nel dire che a Siena erano tutti con lui?” (il fantino Aceto, plurivincitore del Palio di Siena)