Greta Sclaunich, CorrierEconomia 28/01/2013, 28 gennaio 2013
AMERICA. TUTTI I SOFTWARE DEL PRESIDENTE
Una startup da un miliardo di dollari, da realizzare in 18 mesi e con un solo obiettivo: far rieleggere Barack Obama alla presidenza degli Stati Uniti. La sfida di Harper Reed, 34 anni, era quella di creare, guidare e far funzionare la parte tecnica.
Non un’impresa da poco: per la campagna elettorale del 2012 lo staff del presidente uscente aveva deciso di puntare su una squadra interna di programmatori per avere software fatti in casa, costruiti a misura di militanti e potenziali elettori. In un anno e mezzo, la squadra messa insieme da Harper (circa 40 persone, età media 30 anni) ha creato circa 200 app e strumenti capaci di facilitare il lavoro dei volontari e rastrellare quanti più voti possibili. Come Narwhal, il programma per la raccolta dati, o Dashboard, quello per contattare gli elettori. Ma ci sono anche Facebook e Twitter blasters, grazie ai quali è possibile inviare miliardi di messaggi contemporaneamente, e Call Toll, da usare invece per le telefonate gratuite.
Il profilo
Ai comandi di una simile macchina da guerra non ti immagineresti di trovare un nerd poco più che trentenne, appassionato di death metal, con lunghi baffi ricurvi e i capelli sempre spettinati. Eppure a chi gli fa notare il suo look originale, il responsabile tecnologico della campagna di Obama del 2008 Michael Slaby — che lo ha scelto — risponde facendo spallucce: «Sarebbe una follia ingaggiare qualcuno come me, quando si può avere Harper».
Reed, nato a Greeley, in Colorado, ha mosso i primi passi informatici a sette anni creando programmi di giochi per l’Apple di casa. Per la campagna elettorale ha messo in stand-by diversi progetti come Threadless, la community che disegna, produce e vende online t-shirt con il supporto degli utenti e nella quale ricopre il ruolo di Cto, cioè Chief technology officer. Lo stesso ruolo offertogli dallo staff di Obama nella primavera del 2011.
Per la sua squadra, Harper è andato a pescare tra le fila dei dipendenti dei grandi colossi del web e ha saccheggiato le eccellenze di Twitter, Google, Facebook, Craiglist, Quora e altre aziende di Chicago dove aveva lavorato. Ne è venuto fuori un gruppo di giovani pronti a tutto. In primo luogo a mollare lavori e progetti per un anno e mezzo, dedicandosi solo alla campagna. Anders Conbere, ingegnere 28enne di Seattle, racconta così l’inizio della sua esperienza: «Stavo sviluppando un software a casa quando ho ricevuto un sms da Reed. Solo due parole: "Amico. Obama"». Mi sono girato e ho detto a mia moglie: «Si va a Chicago».
L’onda
Ora, negli Usa, tutti gli occhi sono puntati su questo gruppo di nerd. Come ha scritto il Chicago Tribune qualche settimana dopo la chiusura della campagna, «molti di questi ingegneri sono ritornati nella community tecnologica, e l’attesa per quello che potrebbero fare ora — creare nuove compagnie, integrarne altre — è palpabile».
Anche Alexis Madrigal, che sulla rivista «The Atlantic» ha pubblicato un lungo servizio sui nerd dietro la vittoria di Obama, mettendo l’accento sul clima creatosi nel team e sulla possibilità che questo si traduca in idee di business innovative e vincenti.
Un pò come è successo nel 2008: da idee e programmi sviluppati per la prima campagna del presidente Usa sono nate alcune startup di successo. Come National Field, un software per potenziare la comunicazione aziendale: lanciata da Edward Saatchi, è una costola dei programmi di social networking a uso interno usati per mettere in collegamento lo staff di Obama. Oppure Optimizely, un programma per A/B testing (presentazione di più versioni di una stessa pagina per misurare quale ottiene le migliori performance) utilizzabile da tutti. Dan Siroker, ex impiegato Google assoldato come direttore degli analisti nella campagna del 2008 di Obama, lo ha inventato proprio durante il rush elettorale. Due anni dopo, l’idea si è trasformata in una startup, lanciata con 1,2 milioni di dollari. La società oggi impiega circa 16 persone e tra i clienti ci sono aziende come Starbucks ed eBay. Anche Mitt Romney si è appoggiato a Optimizely durante la campagna.
Ora è il turno di Harper Reed e dei suoi. Per il momento, lui ha già stupito tutti come al solito. Ma niente startup: la sua idea geniale per concludere il 2012 è stata prendersi una settimana intera di vacanza da Internet.
Greta Sclaunich