Concetto Vecchio, la Repubblica 26/1/2013, 26 gennaio 2013
«ERA UN ONORE AVERMI IN LISTA»
Onorevole Pionati...
«Amico mio!»
Ho scorso tutto l’elenco dei candidati Pdl e il suo nome non compare...
«Infatti non ci sto...».
Fatto fuori?
«Eh, no, precisiamo: sono io che non ho accettato...».
Lei?
«La mia collocazione è cambiata ogni cinque minuti, sali, scendi, metti, leva, alle due di notte mi hanno detto “stai a Campania 1”, ma il mio collegio è sempre stato Campania 2...».
Campania 1 è Napoli, e lei è di Avellino.
«...al quindicesimo cambio mi sono detto: “Ma tu sei Pionati, mica l’ultimo stronzo”...».
Ma se la mettevano in cima alla lista
non stavamo qui a parlare.
«Non cercavo una posizione nobile, però volevo chiarezza, che poi, sia detto anche con una certa presunzione...».
Non abbia remore.
«...sarebbe stato un onore tutto del Pdl avere in lista uno come me...».
Questa me la trascrivo testuale.
«...visto quello che c’è in giro: candidati che non hanno nemmeno il voto dei propri famigliari»
.
Cosa ha lei in meno di Rotondi?
«Sul piano intellettuale non mi ritengo secondo a nessuno, dopodiché Rotondi è stato ministro, questo ha il suo peso».
Come spiega l’esclusione di Cosentino?
«Paga soprattutto un pregiudizio antimeridionale. Anche a me mi danno del terrone a Milano, quando ho chiare origini normanne. Che stavamo dicendo?»
Cosentino...
«Ah, ecco... sul piano personale ha ragione, ne uscirà pulito, sul piano politico capisco il partito. Certo gliel’hanno detto
a
babbo morto,
non si fa così...»
Ma perché lui no e Berlusconi, che ha tre processi, sì?
«La differenza è che contro il Cavaliere la tesi della persecuzione giudiziaria è molto credibile».
Lei era un adoratore di Berlusconi.
«Non è vero!».
Diceva: «L’importante è che il presidente ci carichi: ho voglia di fare la guerra »
«Era in difesa del voto degli italiani: non si cambiano i governi senza passare dagli elettori».
Quanti anni è stato in Parlamento?
«Sette».
Torna al Tg1?
«Torno in Rai, come vicedirettore».
Da uno a dieci quant’è amareggiato?
«Ma no, la partita non è chiusa...».
Vuol dire che la rivedremo ancora?
«Ma certo, assolutamente, anche prima di quello che lei pensa: la legislatura durerà pochissimo».