Alessandro Graziani, Il Sole 24 Ore 24/1/2013, 24 gennaio 2013
I MISTERIOSI INVESTITORI E LA MAXI-CEDOLA AL 10%
Chi sono i misteriosi investitori che hanno sottoscritto il prestito «fresh» Mps da un miliardo che, durante la gestione Mussari-Vigni, hanno sempre incassato una maxi-cedola del 10% pari a 100 milioni all’anno? È questo il vero nodo dell’inchiesta che la Procura di Siena, sulla base di una denuncia privata, ha aperto quasi un anno fa su Banca Mps. Ed è questo il vero e principale collegamento con l’ultimo scandalo derivati del Monte, che ha portato gli ex vertici a rinviare le perdite. Sì, perchè il Monte Paschi non poteva chiudere i bilanci in perdita ed era «costretto» a chiudere sempre in utile. O meglio: non poteva non staccare dividendi. Per soddisfare la locale Fondazione, azionista fino a pochi mesi fa con oltre il 50%? Non solo. Soprattutto, e questa è la vera anomalia, non poteva non pagare gli interessi ai sottoscrittori del prestito Fresh, collocato nel 2008 per finanziare la ipercostosa acquisizione di Banca AntonVeneta. Perchè la priorità del vecchio management, stando alle indiscrezioni, era proprio quella di ripagare i sottoscrittori del prestito Fresh. Come dimostrano le scelte di bilancio dell’aprile 2010, quando il cda deliberò di non assegnare dividendo ordinario agli azionisti. Stranamente, fu però deliberato di staccare un minidividendo di 0,01 euro alle azioni di risparmio. Sarà stato forse, si disse all’epoca, per staccare comunque un dividendo alla Fondazione Mps, titolare anche di una quota delle azioni di risparmio. In realtà il mini-dividendo – sempre stando alle indiscrezioni – serviva proprio a fornire la giustificazione giuridica allo stacco della cedola annuale ai «misteriosi» sottoscrittori del prestito fresh. Ed è forse proprio per salvagurdare l’utile netto annuo, o comunque il dividendo, che venivano impostate (e forse non contabilizzate) le stravaganti operazioni sui derivati del Monte Paschi. Resta inevaso il tema principale: chi erano i misteriosi investitori che «dovevano» incassare a tutti i costi le cedole da oltre 100 milioni all’anno sul prestito fresh? La Procura di Siena indaga.