Camilla Conti, il Fatto Quotidiano 22/1/2013, 22 gennaio 2013
IL MONTE TOGLIE LA BIADA AL PALIO
Ai senesi toccategli tutto, ma non il Palio. E invece il Monte dei Paschi ha deciso di tagliare il protettorato alle contrade, quel contributo di 15 mila euro (255 mila euro in totale all’anno) alla vita del rione e ai preparativi per la festa più importante della città. Un’eresia per i senesi. Una mossa inevitabile per la banca che deve rimediare alle spese pazze della precedente gestione e giustificare la richiesta di quasi quattro miliardi di Monti bond con un piano di rigore e austerità. Ma che la spending review del nuovo tandem al vertice – il presidente Alessandro Profumo e l’ad Fabrizio Viola – possa arrivare fino al Palio no. Inaccettabile per gli indignati senesi che si sono scatenati su Internet: “Possiamo fare anche senza, ma il segnale ci dice che il legame con la banca è ormai spezzato, per sempre”. Insomma , più che di soldi è una questione di principio. “Perché la mossa, per altro scarsamente incisiva per i bilanci della banca, ha creato una spaccatura insanabile con la comunità senese”, si borbotta in città.
E anche perché i tagli dei contributi annuali alle contrade si aggiungono a quelli di altre sponsorizzazioni. Come quelle legate al calcio e al basket. La Robur (il Siena) in serie A, traguardo inimmaginabile fino a qualche anno fa. E la Mens Sana al vertice assoluto del basket italiano, con messe di scudetti e le Final four continentali.
“OGGI I LILLERI sono finiti – si legge nel blog L’Eretico, assai letto dai senesi – e anche lo sport deve darsi una ridimensionata. Sacrosanto. Resta però l’amarezza di dovere ancora una volta constatare che Mussari (l’ex presidente della banca, oggi a capo dell’Abi, ndr) e compagnia volevano solo il risultato” da usare poi come “trampolino”. Accuse pesanti. Condite da qualche indiscrezione: Mps starebbe infatti decidendo i budget del piano industriale e alla Mens Sana andrebbero per il prossimo anno circa 4 milioni di euro, mentre alla Robur verrebbero destinati circa due milioni. In proporzione, a perdere di più sarebbe il basket (da dodici a quattro, contro il passaggio da otto a due del calcio). “Ma è altrettanto evidente – sottolinea l’autore del blog - che la squadra campione d’Italia continuerebbe ad avere un budget più che decoroso, mentre per la Robur, con un piede in serie B, e quindi con diritti televisivi in alto mare, sarebbe notte”. Domenica il presidente Massimo Mezzaroma dai microfoni di una radio locale ha invece sparato addosso al Monte che “a fine stagione abbandonerà la sponsorizzazione del Siena”. Facendo così cadere i presupposti che hanno portato la famiglia romana a Siena.
ILTAGLIOalle contrade è intanto finito in campagna elettorale (oltre alle politiche a Siena sono già partite le grandi manovre per rinnovare la giunta comunale in primavera). La prima a sottolinearlo con toni scandalizzati è stata la Lega Nord locale. Ma la decisione è stata criticata anche dal sindaco uscente Franco Ceccuzzi, contradaiolo della Torre, che ha vinto le primarie del Pd e si ricandida alla guida del Comune ora commissariato: “La necessità di tornare a fare reddito non basta, da sola, a mantenere vivo quel legame culturale che da secoli unisce Siena al suo istituto bancario” Quel legame che è stato però ribattezzato “groviglio armonioso” (il copyright è del venerabile Stefano Bisi, capo del Corriere di Siena e massone dichiarato) fra politica, clientele locali, banca e fondazione. Con il Palio spesso utilizzato anche come strumento per rafforzare l’intreccio di rapporti. Ora però che i soldi – e l’armonia – sono finiti, è rimasto solo il groviglio.