Maria Serena Natale, Corriere della Sera 20/01/2013, 20 gennaio 2013
IL MANAGER, LA BORSA E LA BELLA ATTRICE
«Le conseguenze dell’amore» possono essere un capitombolo finanziario, un ministro imbarazzato, il capo di una grande Borsa licenziato e un faraone indispettito. Tutto per una donna di nome Anna e il suo cinepanettone.
Tipo serio Ludwik Sobolewski, di quelli che non sbagliano. A 47 anni era già al secondo mandato come presidente della Borsa Valori di Varsavia, bolide creato nel 1991 e privatizzato sotto la sua guida nel 2010, oggi la più dinamica piazza del Centro-Est Europa con una cinquantina di società quotate da venti Paesi per una capitalizzazione complessiva intorno ai 120 miliardi di euro. Tutto lavoro e fidanzata — Anna che ha vent’anni di meno, occhi di cerbiatto e classe d’altri tempi. C’è lei dietro il primo e fatale errore del giurista dallo sguardo di ghiaccio che in un mese ha perso il posto, l’appoggio dei colleghi e la stima del governo.
Ex modella con trascorsi alla Next, l’agenzia newyorkese dove sono passate Milla Jovovich e Karlie Kloss, da poco Anna Szarek si è data al cinema. La sua ultima fatica, che con intuizione profetica doveva intitolarsi «La maledizione del Faraone» ed è stata ribattezzata in corsa «Last Minute», è una commedia brillante su una tipica famiglia polacca con moglie iperattiva, figlia in crisi adolescenziale e marmocchio saputello che vince un viaggio in Egitto e ne passa di tutti i colori. All’ombra delle Piramidi il padre incontra il vecchio amore del liceo, interpretato dalla Szarek (che della pellicola è anche coproduttrice). Per il gran finale bisognerà attendere l’uscita del film nelle sale polacche il 22 febbraio. Per Anna il salto da rovina-famiglie sul set a sfascia-carriere nella vita è stato inevitabile.
Secondo rivelazioni di stampa nell’ultimo anno alcune compagnie quotate sul mercato alternativo delle azioni della Borsa hanno ricevuto email lievemente minatorie che consigliavano agli investitori di finanziare «Last Minute». Mittente, Emil Stepien, braccio destro del presidente.
Trapelata la notizia, con discrezione il consiglio d’amministrazione ha invitato Ludwik a dimettersi. Con decisione lui ha rifiutato sostenendo di non aver fatto nulla di male e di non essere tenuto a dare spiegazioni su come impiega il tempo libero. Indiretta ammissione di colpa, difesa ingenua, atto estremo dell’innamorato preso nel cupio dissolvi della passione... A dicembre il ministero del Tesoro, che mantiene il 35% del capitale della Borsa, ha ottenuto la sospensione del presidente. Il ministro Mikolaj Budzanowski si è detto imbarazzato per l’accaduto e ha definito «immorale» e «vergognoso» il comportamento di Sobolewski, «che è responsabile del funzionamento delle operazioni e non della produzione di film ma ha utilizzato a fini personali la sua posizione e l’autorità del nostro mercato». Giovedì scorso il cda riunito d’emergenza ha rimosso Ludwik e nominato il suo successore. La Borsa ha subito solo un lieve calo, 0,26%. Dalla coppia più glamour di Polonia nessun commento, per il piccolo film si prevedono code al botteghino, Ludwik dovrà cambiare vita. E come in «Pretty Woman», che succede dopo che lui ha scalato la torre e salvato (la carriera di) lei? Lei salva lui, forse.
Maria Serena Natale