Notizie tratte da: Carlo Alberto Brioschi (a cura di) # Il politico portatile. La questione morale da Aristotele ai Simpson # Guanda 2012 # pp. 230, 12,50 euro., 21 gennaio 2013
Notizie tratte da: Carlo Alberto Brioschi (a cura di), Il politico portatile. La questione morale da Aristotele ai Simpson, Guanda 2012, pp
Notizie tratte da: Carlo Alberto Brioschi (a cura di), Il politico portatile. La questione morale da Aristotele ai Simpson, Guanda 2012, pp. 230, 12,50 euro.
Le mogli dei politici fanno tutte beneficenza. Hanno il senso di colpa per quello che rubano i mariti. (Roberto Benigni) – p. 20
***
Par condicio? Solo a sentir parlare di queste cose mi viene l’orticaria (Silvio Berlusconi) – p. 22
***
Quando mi arrivò la tessera della loggia massonica P2 rimasi offeso perché sopra c’era scritto «apprendista muratore»: ma come! Io ero un costruttore affermato. (Silvio Berlusconi) - p. 22
***
L’altro giorno nella cappella di Arcore ho visto mia madre in colloquio diretto con Lui, il mio angelo custode, mio padre e le mie zie che sono dal l’al tra parte.
Li rimproverava di non fare abbastanza per aiutarmi...
Silvio Berlusconi
***
L’altro giorno nella cappella di Arcore ho visto mia madre in colloquio diretto con Lui, il mio angelo custode, mio padre e le mie zie che sono dall’altra parte. Li rimproverava di non fare abbastanza per aiutarmi… (Silvio Berlusconi) – p. 23
***
Io sono l’Unto del Signore, c’è qualcosa di divino nell’essere scelto dalla gente (Silvio Berlusconi) – p. 23
***
Porto la croce, ma non mi piace tanto farlo (Silvio Berlusconi) – p. 23
***
È strano come a volte due torti formino una ragione (Lisa Simpson) – p. 24
***
Provare che un pubblico ufficiale abbia sottratto del denaro è difficile quanto sapere se un pesce che nuova nell’acqua sta bevendo (Kautilya) – p. 25
***
La selezione naturale favorisce i geni del mimetismo (Richard Dawkins) – p. 30
***
Politico. Sostantivo. Un’anguilla nella melma sopra la quale è edificata la sovrastruttura della società organizzata. Rispetto allo statista, ha lo svantaggio di essere ancora vivo (Ambrose Bierce) – p. 30
***
[Disse il topo:] Sei un bell’amico! Hai divorato tutto quanto… Il gatto fece un salto, l’afferrò e ne fece un boccone. Vedi, così va il mondo. (Fratelli Grimm) – p. 34
***
Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri. (George Orwell) – p. 36
***
Il colore del gatto non conta finché acchiappa i topi. (Deng Xiaoping) – p. 37
***
Programma di governo. Animale fantastico appartenente al regno zoopolitico. Va detto che l’animale non è mai stato fotografato, nemmeno col teleobiettivo. (Fruttero e Lucentini) – p. 39
***
Come diceva il principe di Salina questi sono i tempi delle volpi e delle faine, la stagione dei leoni e dei gattopardi è finita (Eugenio Scalfari). – p. 40
***
Il leone e il vitello giaceranno insieme, ma il vitello dormirà ben poco (Woody Allen). – p. 40
***
Uno dei sette savi era solito dire che le leggi sono come le ragnatele, le quali, se acchiappano le mosche, sono sfondate dai mosconi (Francis Bacon). – p. 40
***
Sì, ho corrotto. Ma sono disposto a pagare (Massimo Bucchi). – p. 42
***
Gli abiti dei governatori erano fatti solo di tasche (Bertolt Brechet) – p. 42
***
Quando si dice che si è d’accordo su una cosa in linea di principio significa che non si ha la minima intenzione di metterla in pratica (Otto von Bismarck) – p. 45
***
Confessione: sacramento per cui il sacerdote si dispone a perdonare i peccati grossi per il piacere di sentirsi confessare quelli piccoli (Ambroise Bierce) – p. 46
***
Se è gratis c’è l’inganno (Ignazio Silone) – p. 47
***
Il rivoluzionario più radicale diventerà conservatore il giorno dopo la rivoluzione (Hannah Arendt) – p. 47
***
Conservatore: un uomo di stato innamorato dei mali esistenti. Distinto dal liberale che vorrebbe sostituirli con altri (Ambrose Bierce) – p. 47
***
Pochi amano sentir parlare dei peccati che amano commettere (William Shakespeare) – p. 49
***
La corruzione è la nostra unica speranza. Finchè c’è quella i giudici sono più miti e in tribunale perfino un innocente può cavarsela (Bertolt Brecht) – p. 51
***
Le donne vogliono gli uomini, la carriera, i denaro, i figli, gli amici, la lussuria, gli agi, l’indipendenza, la libertà, il rispetto, l’amore e un paio di collant da tre dollari perfettamente aderenti (Phyllis Diller) – p. 53
***
Non bisogna giudicare gli uomini dalle loro amicizie: Giuda frequentava persone irreprensibili (Ernest Hemingway) – p. 57
***
Il denaro è il lubrificante del corpo di una nazione, per cui troppo ne impedisce l’agilità, ma troppo poco lo dimagrisce (Anonimo inglese del Seicento) – p. 58
***
Ogni regime ha avuto ladri, in qualunque sistema e latitudine, e sempre li avrà (Francesco Cossiga) – p. 58
***
In uno Stato molto corrotto, ci sono troppe leggi. (Tacito) – p. 58
***
Tutte le rivoluzioni cominciano per strada e finiscono a tavola (Leo Longanesi) – p. 59
***
È difficile credere ancora negli ideali, ma per un compenso adeguato si può fare (Fabio Di Iorio) – p. 61
***
Tradire è sempre innovare (Honorè de Balzac) – p. 65
***
Nessuno può governare senza colpe (Saint-Just) – p. 66
***
Inutile pisciare controvento (Raffaele Mattioli) – p. 68
***
Se all’interno di un organismo l’organo meno importante rinuncia, anche per poco, a imporre in totale sicurezza la sua autoconservazione, il rinnovamento della propria forza, il suo egoismo, l’insieme degenera (Friedrich Nietzsche) – p. 69
***
[Il ministro:] Sappiate che nessuno può vedere le cose come un uomo di Stato. Ordinare ogni sorta di spese, anche inutili, non significa una rovinosa gestione. Significa invece animare la circolazione monetaria. (Honorè de Balzac) – p. 70
***
Io credo che un artista non si debba mai prostituire se non per denaro (Beppe Grillo) – p. 72
***
Essere troppo onesto in un mondo disonesto è come spennare polli controvento: si finisce sempre con la bocca piena di penne (Moustache – interpretato da Lou Jacobi in Irma la dolce) – p. 73
***
Negli affari non ci sono amici, ci sono appena clienti (Alexandre Dumas padre) – p. 75
***
Il poco conto in cui Dio tiene le ricchezze lo si intuisce osservando a chi le dà (Alexander Pope) – p. 82
***
Ogni omicida è probabilmente il vecchio amico di qualcuno (Agatha Christie) – p. 84
***
Tutto è nelle mani dell’uomo. Perciò bisogna lavarle spesso (Stanislaw J. Lec) – p. 86
***
Quando sono buona sto bene, ma quando sono cattiva sto ancora meglio (Mae West) – p. 86
***
Conosco la differenza tra un brav’uomo e uno poco raccomandabile, ma non ho ancora deciso quale dei due preferisco (Mae West) – p. 86
***
Michaud era giornalista sino alla punta delle unghie, unghie che aveva molto nere. Sua moglie diceva di lui: «Quando va al bagno, si mette i guanti, per paura di lavarsi le mani» (Charles-Augustin de Sainte-Beuve) – p. 88
***
Io capisco l’indignazione, non lo stupore. Non capisco quelli che oggi lacrimano e mostrano meraviglia. Ma in quale mondo credevano di vivere? (Indro Montanelli - nell’anno in cui iniziano le inchieste di Tangentopoli) – p. 88
***
Fare l’eroe per un quarto d’ora non è difficile. Il difficile è rimanere perfettamente onesti per otto giorni di seguito (Jules Renard) – p. 91
***
L’italiano è mosso da un bisogno sfrenato d’ingiustizia (Ennio Flaiano). – p. 91
***
La gente nuoterà nella merda se ci metti un po’ di dollari dentro (Peter Sellers) – p. 91
***
Ogni Paese ha il governo che merita (Joseph de Maistre) – p. 92
***
Certo giornalismo nostrano è una lavanderia dove i panni entrano puliti ed escono sporchi. (Roberto Gervaso) – p. 94
***
Ho sempre preferito la merda dei corrotti al sapore dolciastro dell’ipocrisia (Giuliano Ferrara) – p. 95
***
Gli italiani guadagnano netto, ma vivono lordo (Giuseppe Saragat) – p. 97
***
Non è vero che i politici italiani si vendono. Si affittano soltanto. (Anonimo) – p. 98
***
Si ruba a ogni livello, nelle piccole come nelle grandissime aziende, ma non si dice «furto», si dice «affare» (Giorgio Bocca) – p. 98
***
Tra il dire e il fare c’è di mezzo una busta da dare. (Marcello Marchesi) – p. 99
***
Pensa molto, parla poco, non scrivere nulla (J.P. Morgan) – p. 100
***
Adulterio: la democrazia applicata all’amore (H.L. Mencken) – p. 100
***
L’artista è un uomo che non prostituirà mai la sua arte eccetto che per denaro (Henry Meyers) – p. 100
***
Non dite a mia madre che lavoro in un’agenzia di pubblicità; pensa che suoni il piano in un bordello (Jacques Seguela) – p. 100
***
La bustarella, d’altra parte, non è male originale di questo eventuale «regime». È un vocabolo nato nel 1931. Mazzetta nasce nel 1957 e portaborse è del 1980. Faccendiere risale al 1513: insomma la storia replica; si evolve sì, ma lentamente. (Paolo Cucchiarelli e Ferdinando Regis) – p. 102
***
I fessi hanno dei principi, i furbi solo dei fini. (Giuseppe Prezzolini) – p. 104
***
Hanno detto di noi: ma i Beatles non erano materialisti? Balle. Io e John dicevamo sempre, mentre ci sedevamo a tavolino a comporre una nuova canzone: scriviamo i soldi per un’altra piscina, ok?
(Paul McCartney). – p. 105
***
Tutte le persone crudeli si definiscono campioni di sincerità (Tennessee Williams) – p. 106
***
Del momento che nessun politico crede a quello che dice, rimane sorpreso quando gli altri gli credono (Charles de Gaulle) – p. 107
***
La presidenza USA è una monarchia Tudor che fa uso del telefono (Anthony Burgess) – p. 108
***
Dovevo scegliere tra fare il pianista in un bordello o il politico. E a dir la verità, non c’è quasi differenza. (Harry S. Truman) – p. 109
***
Un governo d’onesti è come un bordello di vergini (Roberto Gervaso) – p. 111
***
Se s’incontrassero per strada la fama e l’onestà stenterebbero a riconoscersi (George G. Byron) – p. 112
***
Principio del Watergate: di corruzione del governo si parla sempre al passato (Arthur Bloch) – p. 115
***
Faccio un mestiere che ha molti punti di contatto con la prostituzione. Il giornalista vende la sua penna, ha delle tariffe, non sceglie i suoi soggetti d’amore, deve scrivere anche quando non gli va (Enzo Forcella) – p. 116
***
Anche sul trono più alto del mondo, si è seduti sul proprio culo (Michel de Montaigne) – p. 119
***
Sono stata povera e ricca, ma ricca è meglio (Sophie Tucker) – p. 120
***
Caro avvocato, come le potrò mai esprimere la mia riconoscenza?
Caro amico, da quando i Fenici hanno inventato il denaro queste domande non si fanno più.
(Lev Lokvitzkj) – p. 124
***
Il denaro non ci procura amici, solo nemici di migliore qualità (Victor Cousin) – p. 126
***
Non alzare un dito in favore di chicchessia senza stabilire una congrua percentuale (Mino Maccari) – p. 128
***
Vivi pure la vita
a patto di ricordare
che siamo al mondo per acquistare, ossia
per far girare lo squalo del denaro,
creatura primitiva che,
in quanto priva di
apparato respiratorio autosufficiente,
per esistere deve circolare
senza fermarsi mai,
pesce-moneta-cane.
(Valerio Magrelli) – p. 129
***
Onorario. Il compenso dei professionisti di lusso. Alle origini si limita all’onore del loro operato. Oggi è diventato una sovrattassa (Giuseppe Pontiggia) – p. 130
***
Solo il denaro trasforma le zucche in uomini e gli uomini in politici, i cavalli in senatori, i seguaci in galoppini, i poveri in ricchi e le prostitute in vergini (Francesco Merlo) – p. 132
***
Non comprare un voto in più di quelli che ti servono (John Fitzgerald Kennedy) – p. 134
***
Nessuno si ricorderebbe del Buon Samaritano se avesse avuto solo buone intenzioni. Aveva anche i soldi (Margaret Thatcher) – p. 135
***
Sua maestà il denaro fa l’uomo nobile e bello (Orazio) – p. 135
***
Tutti gli uomini sono corruttibili: è questione di somme (Carlo Dossi) – p. 136
***
Sul comodino la Donna Ideale
Tenga solo Il Milione e Il Capitale
(Gaio Fratini) – p. 138
***
Se sei ricco non devi pensare due volte
Se comprare un giudice o un cavallo
(Ogden Nash) – p. 139
***
Non mi piacciono i soldi in verità, ma mi calmano i nervi (Joe Louis) – p. 139
***
Voi non avete idea quanto sia difficile trovare nuovi modi di spendere i soldi (Ljiuba Rizzoli) – p. 140
***
Non c’è verso di far ammettere agli italiani di essere ricchi (Innocenzo Cipolletta) – p. 141
***
La pesante cornice di noce scolpita racchiudeva… i ritratti dei quattro titolari della ditta Johann Buddenbrook… Una spiga di grano dorata stilizzata si insinuava tra i ritratti… In cima al quadro si leggeva la massima: «O figlio, poni tutto l’animo nei tuoi affari di giorno, ma concludi solo quelli che ti consentono di stare tranquillo di notte» (Thomas Mann) – p. 142
***
Il tenore di vita è dato non tanto dall’essere ricchi ma dall’avere molti amici miliardari. (Carlo Giovannelli) – p. 143
**
Perdona i tuoi nemici, ma non scordarti i loro nomi (John Fitzgerald Kennedy) – p. 145
***
Dannata borghesia: in medio stat virus (Marcello Marchesi) – p. 146
***
Chi desidera procurare il bene altrui ha già assicurato il proprio (Confucio) – p. 146
***
Il torto di molti ladri in faccia al pubblico e alla giustizia è quello di non aver rubato abbastanza per celare il furto (Carlo Dossi) – p. 147
***
Ogni volta che da noi si scopre un mariuolo dicono che è un sistema di potere. Quando il mariuolo è il loro, è una pecora nera (Giuliano Amato) – p. 148
***
Tangentopoli: metropoli con milioni di abitanti semidistrutta alcuni anni or sono, che si è scoperta poi abitata da pochi intimi. Ma, vedrete, in forme nuove, sarà ricostruita (Marcello Veneziani) – p. 148
***
Gentili e perfetti lettori non inizierò questo libro con un omaggio al vostro acume perché persone di qualità come voi sono certamente immuni alle lusinghe (Richard Stengel) – p. 149
***
Io non mi rimbecillisco per due soldi, ma per un milione divento completamente idiota (Pierre Daninos) – p. 150
***
Tutti vogliono il nostro bene. Non fatevelo portar via (Stanislaw J. Lec) – p. 150
***
L’italiano ha fatto il servo per secoli, ha servito ogni genere di padroni. E cosa fanno i servi? Rubano e rubano da soli perché non si fidano neppure di un altro servo come loro. Nel pedigree dell’italiano c’è questa caratteristica fondamentale: bisogna rubare al prossimo. (Oliviero Toscani) – p. 151
***
Le virtù si perdono nell’interesse come i fiumi nel mare (François de La Rochefoucauld) – p. 153
***
Proporre l’abolizione della raccomandazione sarebbe velleitario e forse nemmeno utile, ai fini di una corretta selezione (Giangiacomo Migone) – p. 153
***
La società va trattata tenendo conto che è composta di persone sensibili alla corruzione, all’adulazione e al disprezzo. Usando queste tre leve non dovrebbe essere difficile dominarla (Ennio Flaiano) – p. 156
***
Non ho mai avuto problemi di tipo etico. Corrompevo perché vivevo fra i corrotti. Un giorno quando dovrò spiegare la mia prigione a mio figlio gli dirò che il novanta per cento delle persone che si troverà davanti in un trattativa sarà corruttibile. Gli dirò anche che se non vuole partecipare a operazioni del genere dovrà chiudersi in un convento o drogarsi (Adriano Zampini, ex assessore a Torino) – p. 156
***
Tutti i critici teatrali hanno il loro prezzo e, a giudicare dall’aspetto, non devono poi costare molto (Oscar Wilde) – p. 157
***
Se un finanziere fallisce un colpo i cortigiani dicono di lui: «È un borghese, un buono a nulla, un tanghero»; se invece ci riesce gli chiedono la mano della figlia (Jean de La Bruyère) – p. 158
***
Bisogna cambiare spesso opinione per essere sempre d’accordo con un partito (Cardinale di Retz) – p. 159
***
Presidente: l’arbitro temporaneo, eletto dai leader di gruppi di banditi e politicanti, allo scopo di dividere le spoglie tra loro (Ambrose Bierce) – p. 159
***
Sii sempre abbronzato, vivi in palazzi eleganti (anche se in uno scantinato), fatti vedere in ristoranti eleganti (anche se solo per un drink). E se devi chiedere un prestito, chiedilo grosso (Aristotele Onassis) – p. 160
***
Una volta prendevi un politico e dopo un po’ te lo ritrovavi pregiudicato. Ora è il contrario: parti pregiudicato e poi diventi politico. (Beppe Grillo) – p. 165
***
Molte persone si possono attirare con la gola: un eccellente banchetto influisce sulla coscienza degli elettori. Ventre affamato non ha orecchie. Una digestione lenta e copiosa, invece, mette l’elettore in ottimo stato di ricettività: dopo aver bevuto buoni vini, berrà anche le parole del candidato (Manuale del candidato politico) – p . 165
***
Le grandi nazioni si sono sempre comportate come gangster, quelle piccole come prostitute (Stanley Kubrick) – p. 167
***
Il sonno
della ragione
produce ministri.
(Alberto Arbasino) – p. 167
***
L’invidia è alla base della democrazia (Bertrand Russell) – p. 168
***
Questo Stato morirà quando il potere legislativo sarà più corrotto di quello esecutivo (Montesquieu) – p. 168
***
Niente è così ammirevole in politica come la memoria corta (John Kenneth Galbraith) – p. 168
***
Ho scritto recentemente due biografie di un famoso politico. Una è intenzionalmente piena di bugie disgustose; l’altra è basata sulla pura verità. Il problema è che sono identiche (Steve Martin) – p. 171
***
- Almeno alla Camera Alta ci sono delle coscienze.
- Oh sì, molte coscienze. C’è persino S. che ne ha due.
(Henri de Latouche – riporta una frase di Talleyrand sul marchese di Sèmonville) – p. 171
***
A parte le guerre puniche, mi aveva attribuito praticamente tutto (Giulio Andreotti) – p. 171
***
E se tutti gli altri accettavano quella menzogna… la menzogna diventava verità e passava alla storia (George Orwell) – p. 172
***
Il Magnifico. Se prendi un candido e lo metti a fare della politica, ecco Lorenzo. Ma è stato il primo e l’ultimo (Massimo Bontempelli) – p. 173
***
Un partito politico è la follia di molti per il vantaggio di pochi (Alexander Pope) – p. 173
***
La politica è l’arte elegante di ottenere voti dai poveri e fondi dai ricchi, promettendo ad entrambi di proteggerli gli uni dagli altri (Oscar Ameringer) – p. 174
***
Le leggi le fa chi firma gli assegni (Detto americano) – p. 174
***
Per diventare chimico bisogna studiare chimica; per diventare avvocato o medico bisogna studiare legge o medicina; ma per diventare politico basta studiare i propri interessi (Max Orel) – p. 175
***
In politica niente è spregevole (Benjamin Disraeli) – p. 176
***
Gli uomini politici sono eguali dappertutto. Promettono di costruire un ponte anche dove non c’è un fiume (Nikita Chruščëv) – p. 178
***
A forza di fare contratti e di vedere il denaro aumentare nelle proprie casseforti, si finisce col credersi dotati di una buona intelligenza e quasi capaci di governare (Jean de La Bruyère) – p. 178
***
Il procacciarsi quattrini è la preoccupazione prima e costante di qualsivoglia partito, anche di quelli per cui il denaro è la più spregevole di tutte le cose (Giuseppe Berto) – p. 180
***
Oggi per trovare un paragone accettabile col sistema di corruzione italiano bisogna risalire alla Bibbia: Esaù che vende il potere per un piatto di lenticchie. Però da allora i prezzi sono lievitati (Luca Goldoni) – p. 183
***
Il nostro tipico deputato è ancora quello che descriveva il Vamba (l’autore del Giornalino di Giamburrasca): è l’onorevole Qualunque Qualunqui, che combatte fedelmente nel partito dei Purchessisti propugnando il programma Qualsivoglia e appoggiando il gabinetto Qualsiasi (Sergio Ricossa) – p. 188
***
Il rimborso spese è la formula inventata dalla democrazia italiana per passare uno stipendio a chi non ne avrebbe legalmente diritto. (Mario Tedeschi) – p. 188
***
Gli italiani corrono sempre in soccorso del vincitore (Ennio Flaiano) – p. 189
***
Sei così ipocrita, che come l’ipocrisia ti avrà ucciso, sarai all’inferno, e ti crederai in paradiso (Pier Paolo Pasolini a G.L. Rondi) – p. 189
***
Finché ci saranno dei voltagabbana saremo sicuri di vivere in una democrazia (Pialuisa Bianco) – p. 191
***
Sotto ogni italiano si nasconde un Cagliostro e un san Francesco. (Leo Longanesi) – p. 192
***
È di una coerenza spaventosa ed è capace, per restare fedele ai suoi fedeli e ai suoi principi, di non credere a quello che dice (Leo Longanesi) – p. 192
***
Gli amici non sono altro che nemici coi quali abbiam concluso un armistizio non sempre onestamente osservato (Giovanni Papini) – p. 193
***
Ho smesso di fare i miei interessi perché, facendo i vostri interessi, faccio molto meglio i miei (Paolo Rossi interpretando Silvio Berlusconi) – p. 194
***
Ormai la frutta ce la siamo mangiata e spero che, finalmente, sia arrivata l’ora di sparecchiare (Luca Beltrami Gadola) – p. 200
***
Oggi ho assunto cinque giornalisti: un democristiano, un socialista, un comunista e un repubblicano. Più uno bravo. (Ettore Bernabei, ex presidente della Rai) – p. 201
***
«Signor Andreotti, come fa ad avere la coscienza pulita?»
«Non la uso mai.»
(Alfredo Chiappori) – p. 204
***
Si potrebbe chiamare sindrome di Ecatone… Ecatone predicava che, tra la salvezza di un terzo e la salvaguardia del proprio interesse, si deve sempre preferire la seconda soluzione (Michel Onfray) – p. 206
***
Se gli date la mano, dopo vi consiglio di contarvi le dita (Un avvocato in Non per soldi…ma per denaro) – p. 207
***
È un uomo che per denaro è capace di tutto, perfino di una buona azione (Rivarol, cos’ descrive Mirabeau) - p. 207
***
Se gli dèi tenessero dietro alle preghiere degli uomini, la razza umana si estinguerebbe tutta, tanti sono i mali che essi invocano gli uni contro gli altri (Epicuro) – p. 209
***
Ecco, io ho trovato sul mio cammino gente disposta ad essere corrotta, anzi mi è stato insegnato che se non si impara presto a corrompere non si diventa nessuno, non si fanno gli affari… Se mi mettessi una parrucca bionda e cambiassi nome, in pochi anni potrei fare in un’altra città le stesse cose che ho fatto a Torino (Adriano Zampini, ex assessore a Torino) – p. 209
***
L’Italia è fatta a scale,
chi le scende e chi le sale.
Ma in Italia, s’intende,
Chi non sale non scende.
L’Italia è fatta a scale:
Chi non scende non sale.
(Curzio Malaparte) – p. 211
***
Se non si è ricchi, avere del fascino non serve a niente (Oscar Wilde) – p. 218
***
Il membro di un’Assemblea si era impegnato con i suoi elettori a non rubare, ma alla fine del mandato si era portato a casa una buona parte della cupola del Campidoglio. Perciò gli elettori indignati si riunirono e votarono una mozione di censura. «Siete quanto mai ingiusti» disse il membro dell’Assemblea. «È vero che vi ho promesso che non avrei rubato; ma vi ho mai promesso che non avrei mentito?» (Ambrose Bierce) – p. 219
***
[John Rockefeller] il primo affare lo fece a sette anni, catturando e vendendo tacchini selvatici, e con il ricavato prestando soldi a usura ai compagni di scuola (Giancarlo Galli) – p. 221
***
Temo molto le società senza fini di lucro (Giulio Andreotti) – p. 221
***
Ogni ascesa ad una grande posizione passa per una scala ventosa (Francis Bacon) – p. 223
***
Un uomo con un grosso conto in banca non può essere davvero brutto (Zsa Zsa Gabor) – p. 223
***
Meglio essere felici sui cuscini di una Rolls-Royce che sulle panchine del tram (Aristotele Onassis) – p. 228
***
Non attribuiamo particolare valore al possesso di una virtù, finché non ne notiamo la totale mancanza nel nostro avversario (Friedrich Nietzsche) – p. 231
***
L’arte è finita da quando gli artisti non hanno più malattie veneree (Guido Ceronetti) – p. 234
***
Qui ancora si cruccia
Enrico Cuccia.
Visse nell’ombra
Tra un padrenostro
E un’opa ostile…
Fu infido nel nome di fido
Fu disinteressato
Nel nome dell’interesse.
Con scatole cinesi
Patti di sindacato
E leggi del taglione
Tenne e sfamò
Parecchie famigliole.
(Minimo Riserbo, Epitaffio di Enrico Cuccia) – p. 236
***
Sono poche le donne oneste che non siano stanche del loro ruolo (François de La Rochefoucauld) – p. 237
***
Il giornalismo che fa troppa morale è il giornalismo più immorale (Roberto Gervaso) – p. 238
***
Le nostre virtù sono spesso vizi travestiti (François de La Rochefoucauld) – p. 240
***
Ciò che ci impedisce spesso di abbandonarci a un sol vizio è che ne abbiamo parecchi (François de La Rochefoucauld) – p. 241
***
I vizi, caro mio, quando si è vecchi incominciano di mattina (Bonaventura Tecchi) – p. 243
***
La coscienza è solo un trucchetto: non esiste. Se invece credete di averla è meglio che la tiriate fuori, dovunque ce l’abbiate nascosta, le diate la caccia e l’uccidiate (Hazel Motes, interpretato da Brad Dourif in La saggezza nel sangue) – p. 245
***
In Italia per trent’anni sotto i Borgia hanno avuto guerra, terrore, assassinio e sangue e hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di democrazia e pace… e cosa hanno lasciato? L’orologio a cucù (Orson Welles) – p. 248