Costanza Rizzacasa d’Orsogna, Panorama 17/1/2013, 17 gennaio 2013
QUEL CHE RESTA DEGLI AGNELLI – MARIA SOLE AGNELLI (1925)
Sorella dell’Avvocato e tostissima azionista di peso dell’accomandita, la presidente della Fondazione Agnelli ha giocato un ruolo forte nel rilancio della Fiat. Ironica e tagliente, a ogni sua intervista l’ufficio stampa trema. In un’occasione dichiarò di non comprare mai La Stampa, in un’altra bacchettò i conflitti d’interesse di Luca di Montezemolo. In realtà ha un cuore d’oro e un debole per Lapo (e per Walter Veltroni, va’ a capire...). Cinque figli, porta calzettoni in lana cotta e mocassini un po’ sformati. Mise d’ordinanza a Torre in Pietra, borgo fuori Roma dove vive col marito, Pio Teodorani Fabbri, e alleva cavalli (ne ha chiamato uno Sarkozy). In prima linea contro il sindaco di Roma Gianni Alemanno e la governatrice del Lazio Renata Polverini sulla discarica di Fiumicino, è sempre in ansia per il prezzo del petrolio. Inaffondabile.