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 2013  gennaio 18 Venerdì calendario

ROMA —

Tra le ultime decisioni prese dal governo Monti c’è il recupero della Bolognina, cornice di quella svolta annunciata nel 1989 da Achille Occhetto che portò allo scioglimento del Partito comunista italiano. Se non a una nuova svolta si potrebbe pensare almeno a un segnale, a un messaggio lanciato proprio adesso che la politica ha tra i suoi piatti del giorno il possibile accordo tra il centro del premier e l’ultima evoluzione del vecchio Pci, il Partito democratico. E invece no, perché il recupero della Bolognina, quartiere periferico del capoluogo emiliano, va inteso in senso architettonico, urbanistico. Ed è un pezzo di quel piano città che il governo ha lanciato l’estate scorsa per rimettere a posto quelle aree delle nostro Paese mangiate dal degrado. Ieri il piano ha fatto un altro passo. Sono stati annunciati i 28 progetti selezionati sui 457 arrivati al ministero delle Infrastrutture. Non piccole opere ma grandi iniziative per le quali il governo coprirà solo una parte delle spese. Oltre alla Bolognina, c’è l’area della Bovisa—Gasometri di Milano, con uno stanziamento di 5 milioni su una spesa totale di 68, il quartiere Tamburi di Taranto vicino agli stabilimenti dell’Ilva (24 milioni su 69), e poi ancora il comprensorio direzionale di Pietralata a Roma, e il completamento del nuovo auditorium di Firenze. In tutto il governo mette sul piatto 318 milioni di euro per spingere progetti che, tra altri fondi pubblici e finanziamenti privati, hanno un valore di 4,4 miliardi. Per scegliere i vincitori la cabina di regia creata al ministero ha dato la precedenza agli interventi cantierabili velocemente, che possono partire in breve tempo con ricadute positive anche per l’occupazione. Tutte le regioni hanno portato a casa almeno un progetto, restano fuori solo Molise, Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta. «Abbiamo mantenuto un impegno importante e rispettato i tempi», dice il ministro per lo Sviluppo economico Corrado Passera che ha curato il dossier insieme al vice ministro alle Infrastrutture Mario Ciaccia. Soddisfatto anche Graziano Delrio, presidente dell’Associazione dei comuni e sindaco di Reggio Emilia, altro comune entrato fra i 28 vincitori con il recupero dei capannoni dell’area Nord: «Abbiamo un numero di progetti significativo che potrà essere sfruttato anche per attingere a fondi europei».
Lorenzo Salvia