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 2013  gennaio 17 Giovedì calendario

BUNDESBANK, OPERAZIONE FIDUCIA


L’oro del Reno torna a casa. Non si tratta di un improbabile sequel del capolavoro wagneriano, ma della decisione della Bundesbank di rimpatriare parte delle riserve auree tedesche, oggi custodite nei caveau della Federal Reserve di New York e della Banque de France.
Entro il 2020, metà dell’oro della Bundesbank (un totale di 3.400 tonnellate, del valore di 138 miliardi di euro, secondo solo alle riserve auree degli Stati Uniti) sarà nei forzieri di Francoforte, contro il 31% di oggi. Il che significa riportare a casa 300 tonnellate da New York e 374 da Parigi, operazione logistica non da poco e presumibilmente non a basso costo. La Buba ha preferito non rivelare la cifra.
Fino alla riunificazione tedesca, quasi tutti i lingotti erano all’estero. La ragione principale: la guerra fredda. Tenevamo l’oro il più lontano possibile dalla cortina di ferro, ha detto ieri il consigliere della Buba responsabile delle riserve, Carl-Ludwig Thiele. In altre parole, al sicuro da un’invasione sovietica. Già nel 2000, la Banca centrale aveva rimpatriato 931 tonnellate dalla Bank of England. Ora è il turno di Parigi, dove le riserve d’oro tedesche verranno azzerate, dato che la Francia e Germania fanno entrambe parte dell’euro e la presenza fisica non è più ritenuta necessaria, e di New York, dove peraltro resterà il 37% del totale anche dopo il 2020.
Con l’annuncio di ieri, la Bundesbank spera forse di metter fine a una campagna, che essa stessa aveva definito "bizzarra" istigata da un gruppo di politici ultraconservatori, secondo cui l’oro non era al sicuro nei forzieri esteri e, anzi, forse era sparito o era stato sostituito con lingotti di minor valore.
L’anno scorso, la Corte dei conti tedesca gli aveva in parte dato ragione, sostenendo che la Buba doveva esercitare un miglior controllo sul proprio oro. Quale modo migliore di farlo, allora, che riportarsi l’oro a casa?
La funzione delle riserva auree, ha spiegato ieri la Banca con una frase un po’ sibillina, è di "creare fiducia in patria". Come dire, con l’aria che tira ci fidiamo solo di noi stessi.
A.Me