Luigi Grassia, La Stampa 17/1/2013, 17 gennaio 2013
DREAMLINER DA INCUBO TOKYO LI FERMA TUTTI
Un incidente in volo (fumo a bordo e atterraggio di emergenza) su un Boeing 787 in Giappone ha convinto le due compagnie aeree All Nippon Airways e Japan Airlines a mettere temporaneamente a terra tutti i loro Dreamliner. L’episodio non ha causato danni ai 137 passeggeri se non un grande spavento (e una grave perdita di tempo).
Ma c’è un problema più generale: non si tratta del primo inconveniente al velivolo di punta della Boeing. In due settimane la All Nippon Airways e la Japan Airlines hanno denunciato sette incidenti di vario tipo con il Dreamliner, senza danni per le persone ma preoccupanti. Ci sono stati (in volo o a terra) problemi come perdite di carburante, un principio d’incendio a un pannello elettrico, e inconvenienti ai sensori dei freni. Uno stillicidio che ha portato le compagnie a interrogarsi.
Ieri in varie parti del mondo i vettori aerei interessati al B-787 confermavano i loro piani di acquisizione ma indagini sulla sicurezza di quest’aereo sono state aperte nello stesso Giappone, negli Stati Uniti e in India, senza però arrivare come Tokyo a fermare i voli.
Il Dreamliner della All Nippon Airways coinvolto nell’incidente di ieri era decollato da Yamaguchi Ube, nell’Ovest del Giappone, ed è stato costretto ad atterrare circa 30 minuti dopo all’aeroporto di Takamatsu. La compagnia ha detto che gli strumenti hanno segnalato al comandante la presenza di fumo in un compartimento contenente una batteria.
«Durante il volo, il comandante ha ricevuto un messaggio di errore proveniente da una batteria. Stiamo indagando per capire ciò che effettivamente è accaduto», ha spiegato un portavoce dell’Ana.
Il presidente della All Nippon Airways, Sinichiro Ito, ha però cercato di ridimensionare la questione. «Non siamo in una situazione che ci condurrà a cambiare strategia con il Boeing 787», ha dichiarato ai giornalisti dopo una riunione con il ministro dei Trasporti giapponese. Anche la British Airways, che ha ordinato 24 Dreamliner, ha riaffermato la scorsa settimana la sua volontà di mantenere queste commesse. E la Scoot, un vettore low cost controllato dalla Singapore Airlines ha chiarito che non intende rivedere il suo ordine per venti B-787. «Siamo fiduciosi che le analisi di Boeing risolveranno i problemi», ha detto il vettore asiatico. L’australiana Qantas, che ne ha o rd i n at o 15 esemplari e la Korean Air, che ne aspetta altri 10, hanno sostanzialmente detto entrambe che contano in una soluzione prima di ricevere i loro apparecchi.
Ma i ripetuti inconvenienti suscitano inquietudine, tanto che ieri in Borsa a New York le azioni della Boeing sono arrivate durante le contrattazioni a perdere il 4%: gli investitori mettono in conto il rischio che gli ordinativi della Boeing subiscano qualche taglio, al di là di tante rassicurazioni, e si premuniscono alleggerendo l’esposizione su questo titolo.
Qualche giorno fa in occasione di un precedente problema la Boeing ribadiva «fiducia nel progetto e nella performance del 787. È un aereo sicuro ed efficiente che apporta un’eccezionale valore ai nostri clienti e una migliore esperienza di volo ai loro p a s s e g g e r i » . L’azienda sottolineava che il suo aereo «ha accumulato 50.000 ore di volo e al momento ci sono oltre 150 voli giornalieri operativi. Le sue prestazioni in servizio sono allo stesso livello del Boeing777, il miglior aereo che sia mai stato introdotto in servizio dall’industria».
Da notare che la Boeing nel 2012 ha consegnato 601 aerei, cioè il 26% in più del 2011.