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 2013  gennaio 17 Giovedì calendario

LIBRO IN GOCCE NUMERO 63

(«Il libro nero dell’agricoltura», a cura di Davide Ciccarese) –

Insalata

«Per mangiare una bella insalata già tagliata, ben lavata e pronta al consumo si arrivano a pagare cifre folli. La singola busta ha un prezzo irrisorio, tra 1 e 2 euro, ma se guardiamo il prezzo al chilo ci rendiamo conto che il costo è davvero molto elevato. A volte si arriva a più di trenta euro al chilogrammo: Spendiamo i nostri soldi per un prodotto il cui peso è composto per la maggior parte da aria».

Ettari

«Nel mondo sono potenzialmente coltivabili 4,4 miliardi di ettari di terra; attualmente ne sono messi a coltura 1,6 miliardi e di questi il 20% (ovvero circa 0,3 miliardi di ettari) si trova su terre poco adatte all’agricoltura».

Imballaggi

«Secondo le elaborazioni Ispra su dati Eurostat dell’ultimo “Rapporto rifiuti”, ogni anno finiscono nei cestini europei 79,6 tonnellate di imballaggi, un terzo dell’immondizia prodotta. Tra questi rifiuti ci sono vaschette, confezioni e pacchetti di insalate e verdure di II, III, IV e V gamma (ortaggi cotti, grigliata, scottati). […] Dal 1997 al 2006,l’incremento della produzione dei rifiuti da imballaggi è stato di 13 milioni di tonnellate, ovvero il 21,6% sul totale».

Fuori stagione

«Per soddisfare la voglia di una ciliegia fuori stagione, le facciamo compiere un viaggio di 12 mila chilometri dal Cile all’Italia, con il risultato di produrre 21 chilogrammi di gas a effetto serra. Le albicocche australiane compiono ben 16.000 km ed emettono 29,3 kg di Co2, i mirtilli dell’Argentina 11.000 km e producono 20 kg di anidride carbonica, gli asparagi del Perù 7018 km con 15 kg di anidride carbonica. […] Ma non solo: ogni frutto fuori stagione consuma tantissimo petrolio. 9,4 kg per ogni kg di albicocche australiane; 6,9 kg per 1 kg di ciliege del Cile; 4,8 kg per 1 kg di more del Messico e così via. […] al giorno d’oggi un pasto medio è reduce da un viaggio di almeno 1.900 km».

Brutti

Il problema della frutta brutta all’aspetto: una mela qualunque su un albero qualunque. La prendiamo, constatiamo quanto è brutta, e ci chiediamo: «Ma si potrà mangiare?». Il brutto aspetto, che non ha niente a che vedere con la qualità, rende questa frutta «inidonea al mercato». Secondo l’Istat viene abbandonata ogni anno sui campi perché «inidonea al mercato» una quantità di frutta equivalente a più di 17 milioni di tonnellate di cibo.

Mele

Varietà di mele presenti una volta sul mercato: settemila. Oggi: 5-7.

Minori

In Italia il 28% della manodopera agricola è minorile.

Carne

«Secondo i dati dell’Onu, il consumo di carne è una delle cause indirette della denutrizione di 850 milioni di persone. Secondo la Fao, le coltivazioni per la produzione di mangimi animali occupano una superficie che corrisponde al 33% delle terre coltivabili nel mondo».

Inquinamento

«Per ottenere un solo chilo di carne bovina servono dai 700 ai 15 mila litri di acqua e vengono prodotti 16 kg di Co2». L’anidride carbonica generata dalla produzione di un kg di carne bovina equivale a quella di 250 km percorsi in auto.

Vegetali

«Un ettaro di terra coltivato a patate, carote, riso o grano sfama 20 persone; il loro numero si riduce a tre se la stessa superficie viene coltivata per produrre mangime destinato alla produzione di carne suina e a due per la carne bovina».

Feci

«Una vacca da latte riesce a produrre in un anno un quantitativo di feci pari a 30 volte il suo peso, un vitello 25 volte e una scrofa 15 volte. Ma sono le piccole specie a detenere il record assoluto: nel caso di polli e conigli, in un anno, la produzione di feci ha un volume pari a 40 volte il peso corporeo».

Case

«In Italia solo negli ultimi 10 anni sono state costruite quattro milioni di case, ma 5,2 milioni risultano sfitte. Dagli Anni Cinquanta a oggi sono stati consumati 2 milioni di ettari di terreno fertile, l’equivalente di Puglia e Molise messi insieme».

Romania

In Romania, dal prossimo anno, saranno in vendita tutti i terreni agricoli. Prezzi: tra i 1500 e i 5000 euro a ettaro.

Terra

«L’Oxfam, una rete di organizzazioni che lottano contro le ingiustizie e la fame nel mondo, afferma che su 1.100 accordi analizzati, per un totale di 67 milioni di ettari, più della metà ha riguardato l’acquisto di terreni in Africa: è come se fosse stata comprata la Germania».

Filiera

«Il prezzo di un prodotto […] dal campo al punto vendita, di quanto aumenta? Un’indagine del 2007 dell’Antitrust ha rilevato che il ricarico sul prezzo finale, in 267 filiere osservate, è in media del 200%. Quando poi i passaggi diventano 3 o 4 si arriva a un ricarico del 300%».

Notizie tratte da: Davide Ciccarese, «Il libro nero dell’agricoltura» Ponte alle Grazie, € 14.