Chiara Paolin, il Fatto Quotidiano 15/1/2013, 15 gennaio 2013
DE GIORGI, IL TECNICO FUMANTINO
[Il manager di gay.it ha diversi guai con la gestione dei suoi locali notturni] –
Stavolta contestualizzare sarà davvero difficile. Già non era semplice capire cosa avesse mai di tecnico il signor Alessio De Giorgi quando suggeva i seni (finti) di una drag queen durante una festa all’apparenza piuttosto divertente. “Ragazze di provincia – ha tentato di smorzare lui –. Spiegherò personalmente al professor Monti che bisogna cogliere il contesto per capire”. De Giorgi è, di fatto, il candidato numero tre al Senato per la Lista Civica in Toscana: il capolista Ichino corre anche in Lombardia, quindi c’è tutta la possibilità di vedere trionfare l’eroe di Torre del Lago.
DA QUELLE PARTI, tra pinete profumate e spiagge morbide, Alessio è un pioniere stimatissimo: primo cittadino italiano a ottenere il riconoscimento del suo legame con il compagno tramite Pacs. Primo fondatore di siti web professionali dedicati alla comunità glbt. Primo imprenditore a fiutare il business del turismo gay in Versilia gestendo locali e discoteche all’ultima moda. Insomma un tipo sveglio e iperattivo che aveva politicamente creduto nel Pd innamorandosi del progetto Renzi. E che poi, visto l’esito delle primarie, ha deciso di svoltare al centro.
“Monti sa bene chi sono, e quali priorità porterò a Roma” ha spiegato De Giorgi. Eppure la notizia fa scalpore: come potrà l’algido professore gestire i bollenti spiriti del senatore? Al Comune di Viareggio c’è chi si dà di gomito: deh, la storia del vaso la saprà o no il povero Monti? La storia è che la scorsa estate il candidato De Giorgi si presentò negli uffici per i guai che da anni lo affliggono: licenze negate, permessi che mancano, vigili che mettono multe, intoppi e cartacce che intralciano l’attività dei due locali in gestione. Nel 2011 la magistratura mise i sigilli al MamaMia: abusivismo, violazione delle norme di sicurezza, mancato rispetto dei limiti su decibel e distribuzione di alcolici. Nel 2012 De Giorgi lancia il Frau e subito arrivano i controlli: secondo i vigili urbani, i lavori di riammodernamento erano privi delle necessarie autorizzazioni.
“UNA PARETE in cartongesso e robetta da poco” s’è difeso il manager sostenuto dalla vasta comunità che vive col turismo gay. Infrazioni che hanno richiesto modifiche e una nuova verifica dell’apposita commissione, spiegano le autorità. Memori di quella volta in cui De Giorgi fece visita ai funzionari e, inalberandosi per le accuse, fece volare giù dalla finestra un vaso con tanto di piantina dentro. Finita a terra spappolata.
Tra la gente del Nana Banana e dello Stupida, l’appeal di De Giorgi è cresciuto vieppiù. Il Consorzio Friendly Versilia ha denunciato con forza l’offensiva delle forze dell’ordine mentre gli imprenditori investono fior di quattrini per riqualificare la zona. “Attenti alle borse... ci sono i soliti noti in azione...” era l’urlo dei dj nella calda notte di Marina a Torre, per dire che giravano parecchi furbi tra canotte attillate e manager in carriera. Dunque il motto è: più locali per tutti se vogliamo sconfiggere la crisi. Monti sa di che si tratta, e contestualizzerà.