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 2013  gennaio 15 Martedì calendario

IL VENETO DIMEZZA GLI AFFITTI AI PADRI SEPARATI

[Il presidente Zaia crea un fondo di 500 mila euro per papà soli e in difficoltà: li aiuterà a pagare casa e aver soldi dalle banche] –
Il matrimonio che va a rotoli, la separazione, il divorzio, e moglie e figli da mantenere.
Ormai in Italia esiste una nuova categoria di poveri, ossia quella dei padri separati, persone che percepiscono anche uno stipendio superiore ai 2 mila euro al mese, ma alle quali, però, alla fine rimane troppo poco per vivere. In alcuni casi addirittura nulla.
Secondo l’Eurispes nel nostro Paese oggi i papà separati sono 4 milioni. Ottocentomila vivono al di sotto della soglia della povertà. Molti, purtroppo, hanno perso la casa e dormono in automobile, o peggio ancora direttamente per strada. Altri che a fronte di mille sacrifici un tetto sulla testa ce l’hanno ancora fanno la coda fuori dalle mense della Caritas perché non hanno più soldi per fare la spesa al supermercato.

IL FONDO REGIONALE
La Regione Veneto, per la prima volta in Italia, ha detto basta a questa situazione, e per aiutare i padri separati ha istituito un fondo di 500 mila euro: 300 mila per contribuire al pagamento dell’affitto o del mutuo e 200 mila per facilitare l’ac - cesso al credito, per dare dunque la possibilità a queste persone di godere ancora del supporto degli istituti di credito.
«Si tratta di un prestito d’onore» spiega Remo Sernagiotto (Pdl), assessore regionale ai Servizi Sociali del Veneto, «non certo di un regalo, sia ben chiaro». I beneficiari, ad esempio, potranno vedersi ridurre il pagamento dell’affitto anche del 50% per tre o quattro anni. Poi però, secondo Sernagiotto, «starà alla loro coscienza restituire i soldi alla Regione». Insomma, nessun contratto scritto tra l’ente e il destinatario degli aiuti, ma soltanto la parola che una volta superate le difficoltà dovute alla separazione il denaro tornerà nelle casse regionali.
Il finanziamento a favore «delle famiglie monoparentali, dei genitori separati e divorziati in situazioni di difficoltà economica » è stato inserito dalla giunta guidata dal leghista Luca Zaia nel bilancio 2013. Entro la fine di gennaio passerà all’esame del Consiglio regionale e, in caso di approvazione, la somma dovrebbe essere disponibile già a partire da inizio aprile. «Il fatto che il primo firmatario della legge sia una donna (la leghista Arianna Lazzarini, ndr)» commenta l’assessore ai Servizi Sociali del Veneto, «la dice lunga sulla necessità di un simile intervento, perché sono sempre di più i papà che non ce la fanno nemmeno a mangiare. I dati reali sul numero di persone in difficoltà nel nostro territorio» conclude l’assessore «li avremo soltanto quando pubblicheremo il bando per accedere alle agevolazioni ».

MATRIMONI FINITI
Secondo la sociologa Luisa Palamidessi, responsabile dell’Associazione Padri Separati di Padova, in Veneto la situazione sta assumendo contorni drammatici.
«Ogni giorno il nostro centralino riceve 2-3 chiamate di uomini disperati che cercano sia una parola di conforto sia aiuti in denaro. Noi però possiamo offrire soltanto una consulenza ». La sociologa precisa che in molti casi la separazione viene affrontata con superficialità, senza rendersi conto delle conseguenze economiche.
«Sono certa che fra due o tre anni, nel caso la crisi dovesse continuare» sottolinea la Palamidessi «il numero delle separazioni e dei divorzi diminuirà drasticamente perché le coppie non ce la faranno più ad affrontarli ».