Federico Rampini, Affari&Finanza, la Repubblica 14/1/2013, 14 gennaio 2013
FAR WEST
A prima vista è un’idea balzana. Non aiuta a renderla credibile il fatto che sia stata lanciata da un avvocato della Georgia che sul suo blog si firma con lo pseudonimo Beowulf. Invece merita attenzione. Non solo perché è diventata “virale”, generando un’infinità di reazioni nelle più alte sfere politiche, oltre che fra economisti autorevoli. Ma anche perché a volte una provocazione può servire a dimostrare che il re è nudo. O in questo caso, può mettere a nudo il carattere ideologico di certi principi consolidati. L’idea in questione è stata lanciata a poche settimane dal prossimo scontro fra Obama e la Camera (a maggioranza repubblicana) sull’innalzamento del tetto legale per il debito federale, attualmente a 16.400 miliardi di dollari. La proposta di Beowulf è questa: il Tesoro deve coniare una singola moneta di platino del valore di un trilione, cioè mille miliardi; quindi depositarla presso la Federal Reserve. In cambio di quel deposito potrà attingere a mille miliardi di finanziamenti della banca centrale per continuare a pagare stipendi, pensioni, ecc. E al diavolo il Congresso, l’ostruzionismo della destra, la strumentalizzazione del debito. La prima osservazione, è che quest’idea è perfettamente legale. Il Congresso autorizzò una volta per tutte il Tesoro a coniare monete commemorative di platino. Tra l’altro il Tesoro non è affatto tenuto a garantire che il valore della
moneta sia l’esatto equivalente della quantità di metallo usato; le monete commemorative hanno un valore artistico, storico, affettivo, è il Tesoro a stabilirlo d’autorità al momento dell’emissione. Dunque non c’è bisogno che la moneta sia grossa come l’obelisco di Washington… L’operazione sarebbe fittizia, è chiaro. D’altra parte tutta la creazione e circolazione di moneta ha assunto da molto tempo un carattere fiduciario. Tra la banconota di un dollaro e la banconota di venti dollari, nessuno si aspetta che la seconda sia stampata usando carta venti volte più pregiata, no? L’obiezione più ortodossa nei confronti della moneta da un trilione, è che questo sotterfugio ha un potenziale inflazionistico. Se si crea moneta a volontà, per alimentare la spesa pubblica, prima o poi questo minaccerà la stabilità dei prezzi. Già, ma non è un problema immediato. Per ammissione della stessa Federal Reserve l’economia americana non registra tensioni inflazionistiche. Il problema si porrà quando sarà ricominciata una crescita mondiale tale da surriscaldare i prezzi. Inutile porsi ora una questione inattuale. L’altra obiezione è di natura politica. Se il Tesoro aggira l’autorizzazione del Congresso, si libera da ogni disciplina e diventa facile aumentare il debito pubblico. Questo debito prima o poi qualcuno lo dovrà pagare: noi, con più tasse, o i nostri figli. Ma questa obiezione politica finge di ignorare che anche il tetto del debito è una finzione; peggio: un’ipocrisia. Il ricatto repubblicano consiste nel negare al Tesoro l’innalzamento del debito; ma quel debito sale in conseguenza di leggi di spesa che il Tesoro è tenuto a onorare…perché il Congresso stesso le ha già votate!