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 2013  gennaio 11 Venerdì calendario

SEI PRETE, CHEF O AVVOCATO? DIVENTERAI UNO PSICOPATICO

[Uno studio inglese stila la classifica dei mestieri che tendono a creare disturbi di personalità. Al primo posto, i manager] –
Stressante sciropparsi nel confessionale i peccati di tante pecorelle smarrite. Per non parlare della benedizio­ne delle case, con l’incubo di es­sere scambiati per testimoni di Geova. Sarà anche per questo che il prete figura tra le dieci pro­fessioni a rischio psicopatia. In­somma, attenti a non tirare trop­po la corda ( anzi, il cordone) del vostro«don».Perché lui sarà pu­re un sant’uomo, ma la sua men­te - sotto stress - potrebbe virare su standard degni di un satanas­so. Almeno così la pensa il pro­fessor Kevin Dutton della Uni­versity of Oxford. Nel suo ultimo libro The Wisdom of Psychopa­ths la classifica dei lavoratori «schizzati» parla chiaro: nella top ten figurano proprio loro, i sa­cerdoti; ma pure i vescovi e gli «ecclesiastici»in generale. Paro­la di Dio. Ma, soprattutto, parola del professor Dutton. Secondo lo psichiatra inglese esistono dei mestieri che «attirano particolarmente persone con distur­bi della personalità ». Al numero uno spiccano gli amministrato­ri delegati (il loro film preferito è infatti Psycho , forse perché si riconoscono nel protagonista) se­guiti da avvocati e chirurghi (di­fesi in tribunale o operati in ospe­dale da potenziali psicopatici potenziale, il massimo della vi­ta...). I giornalisti sono al sesto posto, e basterebbe dare un’occhiata ai furiosi fuorionda di Emilio Fede per trovarne la ri­prova. Al settimo posto trovia­mo i poliziotti (il blitz nella caser­ma di Bolzaneto vi ricorda qual­cosa?), al nono gli chef (tutti vitti­me della sindrome di Gordon Ramsey); chiudono la classifica gli impiegati statali (dietro gli sportelli delle Poste, ad esem­pio, hanno tutti la faccia del se­rial killer).
Tra i mestieri associati con tratti meno vicini a quelli di uno psicopatico ci sono invece quel­li legati all’assistenza agli altri, per esempio insegnanti (ad ec­cezione delle maestre dell’asilo Cip e Ciop...), infermieri, terapi­sti. Gli esperti sono giunti a tali conclusioni attraverso un’indagine online cui hanno risposto 5500 persone. I ricercatori han­no incrociato i dati e visto che i tratti della personalità che di s­o­lito sono legati a una diagnosi di psicopatia (ad esempio l’essere senza pietà e senza paura) si ri­trovano più spesso nelle perso­ne che fanno certi mestieri. «Il che non significa che dobbiamo aver paura del nostro vicino di casa se fa il chirurgo - precisa il dottor Dutton. Ma più sempli­cemente c­he alcuni dei tratti ca­ratteriali che spingono verso cer­te professioni sono anche carat­teristiche che, crescendo in am­bienti sbagliati o esposti a trau­mi e brutte esperienze, possono favorire l’insorgere di un distur­bo di personalità». Ma in tempi di crisi, più che stare attenti a non diventare psicopatici per colpa del lavoro che si è trovato, sarebbe meglio non diventare disoccupati per colpa del lavoro che non si trova. Ricerca affan­nosa che oggi può contare su un nuovo prezioso strumento: La­voradio , il network (radio, web, social) fondato da Vito Verra­stro. Filosofia di fondo: rimboc­carsi le maniche e mai piangersi addosso. Un pianeta di opportu­nità per chi cerca lavoro (e per chi se lo vuole inventare) tutto da scoprire. «L’uscita dalla crisi­ci spiega Verrastro - non è solo una questione economica. È un problema culturale, è senso di sfiducia e mancanza di prospet­tive.
Lavoradio vuole essere una risposta positiva a tutto ciò». Ba­sta sintonizzarsi sulle giuste fre­quenze. Come quelle di Lavora­dio .