AAcq, il Giornale 12/1/2013, 12 gennaio 2013
AMANTE SOTTO IL LETTO, PER NON FARSI SCOPRIRE CHIAMA IL 113
[Il marito tradito non l’aveva visto, la polizia lo porta in salvo con una scusa] –
È il segno dei tempi che cambiano, di un Paese i cui ruoli si confondono, dove crollano le certezze e persino ancestrali retaggi. D’accordo,evviva la parità, il delitto d’onore non esiste più,nessuna impunità consente più al «cornuto »di turno di vendicare l’onore,ma da qua a vedersi mandare via di casa dalla polizia per nascondere un amante della moglie, che l’ignaro marito peraltro non aveva ancora scoperto, la dice lunga. Chi comanda nel focolare domestico? Casa dolce casa? Per carità, al ritorno si rischia di trovare l’inferno. Con tanto di corna, non trascendenti e di forma diavolesca, ma ben più terrene e forsepiù dolorose dei fuochi infernali di incerta certezza. Ecco così una notte italiana, chissà quante altre rimaste nel buio, trasformarsi in una sceneggiatura degna da film. «Pronto, polizia? Sono in ostaggio sotto a un letto». Una barzelletta, un ubriaco, un anziano rifugiatosi dai rapinatori. L’operatore del 113, stavolta, non chiude seccato la cornetta, rimuginando un «vaff’anc...».A chiamare con voce bisbigliante da un appartamento di via Augusto Dulceri, Torpignattara (Roma) era l’amante di una signora quarantenne.Si era nascosto sotto l’alcova a due piazze bloccato nella rischiosa posizione dal ritorno inaspettato del marito della fedigrafaga. Lui, guardia giurata che avrebbe dovuto «staccare» il turno» all’alba ma che, invece, causa dolori intestinali, era rincasato alle due di notte.Che diamine,quattro ore d’anticipo, senza preavviso alla mogliettina che avrebbe pensato di trovare pronta perlomeno a fargli una camomilla. La scenetta risulta tragicomica. La signora riesce con una scusa a tenere il dolorante marito fuori dalla camera da letto ma il piano è troppo alto perché l’amante possa tentare il salto. «Se quello mi scopre mi spara», supplica al 113 il latin lover terrorizzato. Una «volante» arriva sul posto, con una scusa gli imbarazzati agenti riecono ad allontanare il vigilante da casa: gli fanno credere che qualcuno abbia appena tentato di rubargli l’auto. Nel frattempo, il Casavanova in mutande, se la dava a gambe. Il momento più umiliante è arrivato in commissariato, quando i poliziotti hanno dovuto spiegare alla povera guardia il vero motivo del loro arrivo. Paragrafo da inserire nel futuro contratto di chiunque lavori di notte: gratifica «cornuto». Fa parte dei rischi del mestiere.