FB, bacheca di Alessandro Litta Modignani, 13 gennaio 2013
Facciamo un semplice calcolo. Secondo stime ufficiali, le vittime della guerra civile in corso in Siria sono circa 60
Facciamo un semplice calcolo. Secondo stime ufficiali, le vittime della guerra civile in corso in Siria sono circa 60.000. La guerra è cominciata a marzo 2011, dunque fra due mesi saranno due anni. Possiamo presumere, purtroppo, che fra due mesi saranno salite "almeno" a 65.000 - spero di no, ma temo di sì. In questo caso, le vittime saranno giunte allo stesso numero di TUTTI i morti arabi complessivamente registrati nel corso di TUTTI i 65 anni di guerre arabo-israeliane (i morti israeliani sono stati circa 20.000). Adesso ditemi per favore quante manifestazioni sono state fatte in Occidente contro Israele in 65 anni di storia; e quante ne sono state fatte contro Bashar El Assad, in questi due anni, per lo stesso numero di arabi morti. Ma la domanda più importante è questa: perchè in alcuni casi, di fronte alla morte di un essere umano, noi "SOFFRIAMO DI MENO" e in altri casi molto di più, a seconda delle circostanze e di chi lo ha ucciso? Evitate per favore di darvi buona coscienza a buon mercato scrivendomi belle frasette del tipo "non si fa la contabilità con i morti" oppure "anche un solo morto è troppo". Conosco già questa canzonetta. Interrogate le vostre coscienze e datemi una risposta sincera, vera. Alessandro Litta Modignani