Flavia Amabile, La Stampa 11/1/2013, 11 gennaio 2013
Ci sarà anche Grillo stamattina al Viminale a presentare il simbolo elettorale insieme con altre decine di partiti e movimenti
Ci sarà anche Grillo stamattina al Viminale a presentare il simbolo elettorale insieme con altre decine di partiti e movimenti. Con il suo solito stile annuncia di voler montare una tenda davanti al ministero dell’Interno e di voler passare lì la notte. È solo l’anticipo - dice - della sua campagna elettorale, che battezza «tsunami-tour». Non sono mai stati pochi i simboli alle elezioni politiche e anche quest’anno l’elenco sarà lungo. I primi sono in fila già da quattro giorni davanti al Viminale per presentare i contrassegni delle liste che potranno partecipare alle elezioni del 24 e 25 febbraio. Le regole prevedono che vadano depositati anche le dichiarazioni di collegamento in coalizione del programma elettorale, che deve contenere anche l’indicazione del candidato premier. A dispetto del freddo e della pioggia, dietro una transenna in prima fila già da lunedì scorso ci sono i rappresentanti della lista «Italiani all’estero». Quindi i rappresentanti della lista «Msi-Dn» e «Partito Pirata» che ha per simbolo un teschio con due lame incrociate e nei volantini usa il volto di Johnny Depp-Jack Sparrow con lo slogan «Vota pirata». La fila è necessaria per essere sicuri di essere i primi ad assicurarsi un nome e un posto in alto nella grande bacheca del Viminale, caratteristiche che da sole possono valere molti voti e evitare frodi o imitazioni. E per vincere in caso di contestazioni grazie alla priorità temporale della presentazione del proprio simbolo. Il 14 e 15 gennaio, infatti, il ministero dell’Interno verificherà la regolarità dei simboli e se ravviserà problemi inviterà il depositante a sostituire quello che ha depositato. Le liste potranno essere depositate al Viminale domani e dopodomani dalle 8 alle 20 e domenica dalle 8 alle 16. A tenere il conto dell’ordine degli arrivi è Mirella Cece, rappresentante del «Movimento Sacro romano Impero cattolico». Ovviamente i militanti si danno il cambio organizzando staffette e assicurandosi di mantenere sempre il posto. I più organizzati sono i grillini che possono contare su oltre cento attivisti che fanno i turni in questi giorni. Nell’elenco dei primi dieci simboli ci sono anche la lista civica Monti, il Movimento 5 Stelle, Forza Nuova, Alba Dorata. Tra il decimo e il ventesimo posto c’è la lista «Rivoluzione civile» di Ingroia e tra le liste con il nome più strano, appaiono anche «Forza RomaForza Lazio» e il «Partito Vela». Oppure il solito «Democrazia Cristiana», «Partito di alternativa comunista», «Pas fermiamo le banche e le tasse». «Non ho paura delle liste civetta - afferma Mirella Cece - e per stare tranquilla ho messo la mia faccia sul simbolo, non temo imitazioni». «Siamo qui anche per proteggere il simbolo dal rischio di liste di disturbo, frasi, sigle o slogan che potrebbero confondere», afferma Vito, attivista romano del Movimento 5 Stelle. «Non vorremmo - prosegue - che da un momento all’altro si presentasse qualche fantomatico “Movimento 6 stelle”. Meglio depositare subito il contrassegno per evitare sorprese». «È dalle 4 di stamattina che sono qui - racconta il rappresentante di Forza Nuova -, Il nostro simbolo è molto conosciuto ma in ogni caso vogliamo depositare il contrassegno tra i primi per evitare qualsiasi forma di imitazione o contestazione. Lo stesso vale per l’Msi. «Non molliamo il presidio fino a quando non avremo consegnato il simbolo», assicura il militante del partito, Alessio.