MDF, Corriere della Sera 11/1/2013, 11 gennaio 2013
Per valutare come merita il valore simbolico dell’immagine di Europa sulla prima banconota europea è inevitabile — e indispensabile — ripercorrere il mito al quale l’immagine rimanda: a cominciare dal fatto, tutt’altro che secondario, che la ragazza Europa giunse nel continente europeo da un altro Paese, situato sulle coste dell’Asia Minore
Per valutare come merita il valore simbolico dell’immagine di Europa sulla prima banconota europea è inevitabile — e indispensabile — ripercorrere il mito al quale l’immagine rimanda: a cominciare dal fatto, tutt’altro che secondario, che la ragazza Europa giunse nel continente europeo da un altro Paese, situato sulle coste dell’Asia Minore. Figlia del re fenicio Agenor, e nata a Tiro, Europa, infatti, colpì con la sua bellezza il solito Zeus, che un giorno vedendola giocare sulla spiaggia se ne innamorò. E come non di rado faceva, per sedurla assunse un aspetto animale: nella specie, un toro bianco, così bello e docile che la ragazza, affascinata, salì sulla sua groppa. Ed ecco improvvisamente la sua vita cambiare. Gettatosi nelle acque del mare, Zeus-toro nuotò fino a Creta, dove all’ombra di un platano secolare potè finalmente unirsi all’amata. Che a quanto pare ricambiava l’amore: quella che a noi potrebbe sembrare una delle tante violenze sessuali di cui la mitologia greca abbonda, era invece per i greci una storia d’amore. E non era una storia d’amore qualunque: da essa infatti nacquero tre figli, uno dei quali, Minosse, considerato il primo legislatore cretese, viene presentato nell’Odissea, durante la visita di Ulisse all’Ade, come giudice delle anime. La ragazza che veniva dall’Asia, dunque, fu la madre di uno dei personaggi mitici greci più importanti, che ritorna in veste di giudice, insieme al fratello Radamante, anche nel mito platonico delle anime, al termine del Protagora. Il mito di Europa, insomma, stava a segnalare l’antico, profondo legame tra Europa e Asia, venuto meno solo secoli dopo, di fronte alla minaccia persiana. Quello che esso ricordava ai greci è qualcosa che la nuova moneta aiuta anche noi a ricordare.