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 2013  gennaio 09 Mercoledì calendario

GIANNINO POTREBBE SPIAZZARE TUTTI E QUANTI


In base all’ultimo sondaggio di Lorien Consulting pubblicato ieri, in esclusiva nazionale, da ItaliaOggi, e relativo a un’indagine che è aggiornata al 2 gennaio (prima, quindi, degli ultimissimi rivolgimenti politici che avrebbero potuto determinare nuovi orientamenti politici che potranno essere rilevati soltanto nel prossimo sondaggio) la lista «Fermare il declino» di Oscar Giannino prenderebbe l’1,9% delle intenzioni di voto. Questa, di primo acchito, sembra una percentuale irrilevante ma essa invece è sin d’ora significativa perché è superiore a quella che viene attribuita al Fli di Fini che è praticamente scomparso dal radar dei rilevamenti elettorali. Non solo, il consenso a Giannino è quasi identico al 2% di Italia Futura, la lista di Luca Cordero di Montezemolo, che ha goduto del prestigio del suo animatore oltre che del forte battage informativo da parte di tutti i media più diffusi.
La lista di Giannino inoltre raccoglie già ora la metà dei consensi elettorali che Lorien attribuisce all’Udc (4%) di Pierferdinando Casini che pure vanta un lungo insediamento politico, istituzionale e sociale e che si avvale, da vent’anni, di un vasto irradiamento territoriale e di una cospicua presenza negli enti locali.
Giannino si è presentato nella competizione elettorale, in pratica da solo, con le sue sole idee. Ha rifiutato fusioni o accorpamenti che magari avrebbero potuto gratificarlo personalmente, ma che avrebbero diluito la sua autentica ispirazione liberale che contrasta con quella degli altri movimentini di centro, interessati solo a sopravvivere.
Questo isolamento sembrava lo portasse alla emarginazione. E invece i dati Lorien dimostrano che Giannino è più che mai in gioco. Anzi, la stessa Lorien precisa che il bacino al quale «Fermare il declino» può aspirare può arrivare al 6%. Se questa sensazione venisse confermata dai successivi sondaggi, il fenomeno Giannino potrebbe svilupparsi a valanga. Infatti, Giannino conta molti estimatori nei ceti produttivi che sinora erano restii a votarlo per non sprecare il voto. Ma se si diffondesse la sensazione che questo spreco non ci sarebbe, «Fermare il declino» potrebbe essere plebiscitata.