Paolo Conti, il Corriere della Sera 8/1/2013, 8 gennaio 2013
Cominciamo con un consiglio. Se siete passati per Roma (o se vivete lì) e avete comprato un biglietto della lotteria del 2008-2009 nel quartiere della Balduina, magari tra fine 2008 e i primissimi giorni del 2009, e rovistando ora tra vecchi pezzi di carta in un cassetto improvvisamente lo ritrovate, non esitate: distruggetelo subito
Cominciamo con un consiglio. Se siete passati per Roma (o se vivete lì) e avete comprato un biglietto della lotteria del 2008-2009 nel quartiere della Balduina, magari tra fine 2008 e i primissimi giorni del 2009, e rovistando ora tra vecchi pezzi di carta in un cassetto improvvisamente lo ritrovate, non esitate: distruggetelo subito. Non controllate numeri. Non tentate di cercare elenchi delle estrazioni. Potrebbe essere un gesto sconsiderato e, probabilmente, fatale. Magari è proprio vostro il biglietto E502242, vincitore del primo premio da 5 milioni di euro, mai ritirato e finito dalla mattina del 20 luglio 2009 nelle casse dello Stato. Che usò la cifra per la lotteria dell’anno successivo. Impossibile oggi reclamare nemmeno un euro. Sei mesi dopo l’estrazione tutto ritorna da dove è venuto: nel mare (ora abbastanza in secca) del denaro pubblico. L’Epifania del 2009 fu particolarmente ricca di vincitori smemorati. La famosa mattina del 20 luglio, scaduti i sei mesi, lo Stato si riprese altri due milioni di vincite non reclamate, tra cui un biglietto da 1.200.000 euro andati a un biglietto venduto a Civitella D’Agliano, in provincia di Viterbo. E qui davvero il mistero si infittisce. Visto che le zone di vincita vengono sempre indicate da giornali e tv, è difficile capire come la notizia sia sfuggita in un appartato centro di appena 1700 abitanti e che non sia partita subito la caccia al fortunato. Anche il più distratto acquirente di un biglietto l’avrebbe cercato. Ma non sono casi isolati, anzi. Negli ultimi dieci anni le vincite non reclamate ammontano a ben venti milioni di euro, quindi con una media di due milioni annui. Nella scorsa lotteria un anonimo modenese deve aver perso da qualche parte il biglietto estratto per secondo: 2 milioni di euro. Nel 2012, sempre la tradizionale mattina del 20 luglio, sono rientrati complessivamente 2.710.000 euro non reclamati (il biglietto di Modena più altri cinque premi da 50.000 euro e ventitré da 20.000). La prova del cuoco speciale Lotteria ItaliaLa prova del cuoco speciale Lotteria Italia Nel 2003 la quota dei «premi perduti» sfiorò i 4 milioni mentre nel 2010 furono tutti molto più attenti: appena 220.000 gli euro non incassati dopo l’estrazione. Anche nel 2008 ci si tenne al di sotto del milione di euro: 21 premi senza padrone per un totale di 780.000 euro, incluso un singolo biglietto da 200.000 venduto in provincia di Frosinone (gli abitanti del Lazio hanno un’evidente predisposizione per comprare biglietti della lotteria e abbandonarli poi chissà dove). La tipologia del vincitore distratto appartiene quasi esclusivamente alla Lotteria Italia e non, per esempio, al Gratta e vinci dove si ignorano casi di premi non reclamati. Il perché c’è ed è molto semplice, come spiega Claudio Ramoni, redattore specializzato in giochi numerici dell’agenzia Agipro News, che segue quotidianamente tutti i giochi a pronostico e scommesse: «La Lotteria Italia si basa sul meccanismo dell’estrazione differita. Quindi si comincia a comprare biglietti da fine agosto e settembre in attesa di un’estrazione fissata per il 6 gennaio dell’anno successivo. Il biglietto può finire ovunque: sul cruscotto della macchina, quando è acquistato in un autogrill durante un viaggio, o in una borsa, in una tasca dei pantaloni o in un cassetto. Si può insomma perdere facilmente: e capita trasversalmente a vecchi, giovani, uomini, donne. Il Gratta e vinci è, al contrario, un gioco tutto basato sull’immediatezza». Ovvero nessun autolesionista gratta, poi magari vince e non reclama. La riprova della tesi dell’estrazione differita che favorisce l’amnesia, o addirittura la rimozione, viene dai bilanci di fine anno della catena internazionale di 527 hotel Travelodge con 13 milioni complessivi di clienti. Tra l’incredibile qualità e quantità di oggetti smarriti (un solitario da fidanzamento Tiffany, un set di denti falsi con diamanti, 7000 copie di «Cinquanta sfumature di grigio», un orologio Rolex da 50.000 sterline, 76.500 orsacchiotti) c’è anche un biglietto vincente della lotteria paneuropea EuroMillions. La direzione della catena ha deciso di non rendere pubblico l’ammontare della vincita. Sempre per evitare inutili disperazioni a chi, ricordando in un improvviso flash quel biglietto lasciato in hotel, potrebbe capire di aver buttato via un irripetibile regalo della fortuna. E non farsene mai più una ragione.