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 2013  gennaio 06 Domenica calendario

TOKYO E BANCHE: LE OCCASIONI DEL 2013

[Quello appena iniziato dovrebbe essere l’anno del Nikkei, l’indice giapponese, e dei titoli degli istituti di credito: su tutti Mps, Popolare Milano, Unicredit e Mediolanum. Dubbi su Wall Street e sull’oro] –
«Fare previsioni è una cosa molto difficile, specialmente se riguardano il futuro» a dirlo era Niels Bohr, danese, premio Nobel per la fisica, ma non è l’unico a pensarlo, questa frase è stata attribuita anche a comici e poeti. E i meteorologi? Chissà quante volte l’avranno pensato anche loro. Ma la categoria che più si aggrappa a questo aforisma è la finanza. In principio fu Byron Wien, pioniere tra i guru, le sue “10 previsioni” da più di 20 anni sono una tradizione che inaugura il capodanno delle borse, a seguire, tra i più noti vi è Bob Doll e recentemente Saxo Bank con le sue 10 previsioni, delle provocazioni più che delle anticipazioni.
Da qualche anno, senza nessun spirito di emulazione, mi cimento anch’io con «le 10 di Buddy». Una play list di previsioni, 10 idee di investimento per il 2013, ragionate ma con un pizzico di follia e tanta passione.
Ecco a voi «le 10 di Buddy» per un 2013 rock ‘n roll:
1) BANZAI NIKKEI: Quante volte avete sentito ripetere “questo è l’anno del Giappone”? Sono ormai più di 20 anni che il Nikkei, l’indice di borsa giapponese sprofonda nelle sabbie mobili senza nessuna possibilità di appiglio. Ora, per la terra rappresentata dal “sol levante” è arrivata la svolta, l’alba per il toro. Il nuovo premier Abe e la BoJ sono pronti a tutto, anche a scatenare una guerra nucleare valutaria, pur di riportare la crescita in uno stato sempre più depresso dalla deflazione. Questa volta si farà di tutto e si andrà fino in fondo. La corsa del Nikkei è appena cominciata.
2) BANCHE, AVANTI TUTTA: “Va’ allo sportello Bancomat per avere lo scontrino per casa un messaggio sullo schermo dice: non fare piani, sei al verde", cantavano gli “Hard-fi” nella canzone cash machine (sportello bancomat), una canzone che è stata la colonna sonora per le banche italiane negli ultimi 4 anni. Ora la musica è cambiata, è pronta la “Marcia di Radetzky”, a dirigere l’orchestra sarà il Btp. Più la discesa dello Spread sarà intensa, maggiore sarà il rialzo dei titoli bancari. I miei preferiti sono: MPS, Pop Milano, Unicredit tra le maggiori. Tra le minori Banca Carige e Profilo. Ma senza dimenticare Mediolanum che di BTP è piena zeppa, l’incoronazione all’ottimismo di Ennio Doris.
3) E IN SPAGNA? Ricordate l’acronimo Pigs? Portogallo, Italia, Grecia e Spagna, le agenzie di rating le davano per fallite. Così non è stato: il Portogallo langue ma è salvo, l’Italia è pronta alla riscossa, la crisi della Grecia è stata surgelata e siccome del maiale non si butta via nulla, ora tocca alla Spagna. Terra degli indignados e della nuova disperazione, e se invece fosse il nuovo eldorado europeo? L’Ibex, l’indi - ce di borsa spagnolo sembra aver esaurito al discesa, e il 2013 potrebbe regalare sorprese. Si balla il flamenco con tanto di nacchere.
4) ITALIA, CARICA: Non solo banche ma anche industriali (Indesit, Fiat e Alerion), Piazza Affari come il Nikkei è pronta all’exploit. Nel 2013 nulla è escluso, anche un rialzo del 30% per il nostro indice. Esuberanza senza vergogna.
5) SI BALLA LA SAMBA: Non sarà uno scherzo di Carnevale per il Brasile, qui si balla il samba, infatti per il Bovespa (indice di borsa brasiliano) sull’onda della crescita economica, sono previsti nuovi record.
6) L’IMMOBILIARE: Per la casa non sono previste nuove bolle, anzi, prima di rivedere quell’euforia ci vorranno anni, ma c’è anche un limite al peggio. In USA i titoli immobiliari sono già risaliti, ora toccherà anche agli italiani. Prelios, Risanamento e Aedes i miei preferiti.
7) APPLE NO, NOKIA Sì: Non avere difetti, può essere un difetto. Così è stato per Apple, arrivata a 700 dollari, erano in molti a vedere la vetta dei 1000$. Aspettative troppo alte, come invece erano troppo basse quelle per la rivale Nokia. Ora la situazione potrebbe ribaltarsi.
8) WALL STREET E DAX, FORSE: Sono tutti troppo ottimisti sulle borse americane, persino Citigroup, gli ultimi tra i pessimisti, ora si sono convertiti verso nuovi record Possibili delusioni e volatilità, così anche per il DAX in Germania.
9) CHL, ORA O MAI PIÙ: Si cambia pelle, e per CHL potrebbe essere arrivato, finalmente, l’anno delle rivincite.
10) L’ORO NON BRILLA: L’oro sembra sempre più sbiadito, a sostituirlo potrebbe essere il rame, grazie alla futura crescita economica. L’Euro non è fallito e non fallirà, ma il Dollaro ha da mesi incominciato un’inversione di tendenza che riporterà lo slogan “Dollaro Forte”. 2013, ora o mai più, credici!