Francesco Semprini, La Stampa 6/1/2013, 6 gennaio 2013
USA, LO STUPRO NON SEMPRE È REATO
Uno stupratore assolto a causa di una legge del 1872 che penalizza le donne non sposate. Succede in America: la Corte d’appello della California non ha convalidato una sentenza di condanna per stupro nei confronti di Julio Morales, un uomo che era accusato di aver violentato una ragazza di 18 anni, dopo che il suo fidanzato era uscito dalla camera da letto e lei si era addormentata.
Motivo dell’annullamento della condanna a tre anni di reclusione, e della conseguente richiesta di un nuovo processo, sta in una legge californiana del 1872 che disciplina i casi di violenze sessuali. Il punto, secondo la norma, è che la donna non era sposata. E se lo fosse stata? Morales, in quel caso, sarebbe finito in galera. Nella sentenza il giudice spiega che «Un uomo è entrato nella camera da letto di una giovane non sposata dopo aver visto il ragazzo lasciare la stessa stanza in tarda notte, ed ha avuto rapporti sessuali con lei forse spacciandosi per il fidanzato». La domanda è: «È stato commesso uno stupro?». A rispondere è lo stesso giudice: «A causa delle storiche anomalie della norma e dell’accezione che la legge conferisce al concetto di stupro, la risposta è no». Ma attenzione, perché «se la donna fosse stata sposata e l’uomo si fosse spacciato per suo marito, allora ci saremmo trovati dinanzi al reato di violenza carnale». È una legge «obsoleta, arcana, e lavorerò assieme ai legislatori per cambiarla», avverte il procuratore generale Kamala Harris, secondo cui è incontestabile che in questo episodio del 2009 si sia davanti a un caso di «rapporto non consensuale che rientra perfettamente nel concetto di stupro».
Secondo la Corte d’Appello, però, «potrebbe essere vero che la donna stava dormendo, ma non è possibile determinare se l’uomo le abbia mentito sulla sua identità». Morales, infatti, ha detto alla Corte di aver rivelato, durante il rapporto con la 18enne, di non essere il suo fidanzato. Ma comunque, per la Corte, «l’impianto accusatorio è valido a metà, la condanna è avvenuta sulla base di quell’impianto, e nei fatti non ci sono elementi che possano dire quale influenza abbia avuto sulla giuria la parte non valida».
L’avvocato di Morales avverte che il nuovo processo non deve tenere conto di quanto affermato dall’accusa sulle mentite spoglie del suo assistito, e che deve far fede sull’esatto contenuto della legge. Ma è proprio la norma del 1872 il vero nodo di tutta la vicenda sul quale Katch Achadjian, membro del Congresso statale della California, si era già detto pronto a intervenire lo scorso anno dopo il caso di stupro di una donna di Santa Barbara che inizialmente credeva di aver a che fare col proprio fidanzato. Anche in quel caso non ci fu condanna.