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 2013  gennaio 06 Domenica calendario

PER SUPERMARIO PIU’ CRITICHE CHE LODI

Che ardire. E infatti in molti, sul social network, gli riconoscono il «coraggio». Mario Monti, anzi il @SenatoreMonti, si tuffa nella fossa dei leoni di Twitter, facendosi assalire da duemila domande ma solo 16 sono le risposte che dà. Un po’ cerca di rabbonire quei leoni esprimendosi come loro, o come lui crede che loro si esprimano, visto che lo «WOW!» con cui il Professore cinguettante festeggia la quota di 100.007 follower è un’esclamazione un po’ desueta nel mondo web. Un po’ gioca con la propria goffaggine da neofita di Twitter: «Scusate mi è partito un invio», dice in un tweet alla redazione on line del Tg1, quando sbaglia parlando di alleanze. E aggiunge a proposito dell’invio non voluto: «E’ il bello della diretta». Espressione preistorica, da tivvù in bianco e nero, e non da società interconnessa h24.
INSULTI
Un po’ si diverte il Prof., che si è messo in gioco in questa mega intervista digitale con il rischio di farsi impallinare: «Ce stai solo che a rovina’!», gli scrive un tale Pierluigi. Un altro, Edoardo, in questa massa di gente comune d’ogni tendenza e soprattutto trenta-quarantenni che lo stuzzica, è incuriosita da lui e dalla sua proposta ma anche lo insulta, si sfoga in sei parole: «Monti, ma chi ti vota. Baaaaaaaaaah».
EVASIVO
Un po’ svicola il premier, rispondendo solo a domande selezionate e senza la sveltezza che un twittatore abituale possiede, e evita di affrontare i tempi più spinosi che gli vengono postati: dall’Imu alle unioni gay, dall’aborto ad altre materie su cui la coalizione del Centro è divisa. Gli scrivono giornalisti e politologi di fama, come Roberto D’Alimonte: «Sì, la legge elettorale come primo atto. Ma quale? Sarebbe importante specificare verso quale modello intende andare». Gli si rivolgono twittatori abituali come Mila Spiciola, vip come il dj Andrea Pezzi o come Luca Bizzarri la ex Iena («Io a Monti perdono tutto ma dopo il WOW voto Giannino»), persone come uno che si fa chiamare Pierust, ha un solo follower e nessuna foto personale e sembra che abbia creato il suo account apposta per questo gigantesco question time. Che quando volge al termine Monti lo ferma così: «Twitter time over. Non vorrei fermarmi più!!! Ma se continuo non preparo le liste elettorali». Proprio quelle che, mentre Mario che parla il neo slang sta cinguettando a raffica, vengono parodiate sul social network così: «Scelta civica con Merkel per l’Italia», «Scelta cinica con i forti contro i deboli».
SMILE
Alle 11 il primo tweet: «Sono qui». Dopo un po’ un tizio, Paolo Iabichino, gli domanda: «Riesce a farcelo un sorriso almeno qui? Non è difficile: due punti, trattino, parentesi tonda chiusa». E Monti risponde con uno smile, anzi con un emoticon subito ribattezzato eMonticon. Fa il simpatico il Prof. neo giovanilista. Parla di temi concreti ma in 140 caratteri non è facile rispondere a chi chiede: «Mafia e camorra sono azionisti di maggioranza dell’azienda Italia. Li combatterete? Come?».
SCIALLA
«Io sono un pioniere», «Venite anche voi». Fa il brillante Mario 2.0. E tra quanto tempo sentiremo Monti che dice «scialla!» (o «sciallo!»), come un adolescente? O che, salutando Obama magari on line, invece di ciao gli fa: «Bella, Oba’!»? Lui si diverte, senza esagerare nella demagogia internettiana (tra tutti i populismi che non ama deve esserci anche questo), anche se le freddure che lo riguardano sono tante e alcune griffate. Quella di Giulio Tremonti: «@SenatoreMonti. La sua formazione è una matrioska, sviti Monti ed esce Casini, lo sviti ed esce Fini, lo sviti ed esce Montezemolo...». Al vetriolo la battuta di un certo Stefano: «Speriamo che dopo aver tassato la prima casa, lei non decida di tassare anche i nostri tweet». Le domande sono 2.000 ma in due ore i cinguettii che lo riguardano raggiungono quota 15mila.
VANESSA
Accanto a lui, c’è Vanessa, giovane blogger che lo aiuta a districare la matassa. Lo staff del presidente pubblica la foto del digi-Monti davanti al tablet e al pc. Tutti rigorosamente Apple, cosa che fa ironizzare la Rete sulla volontà di Super-Mario di punire ancora Microsoft dopo la famosa multa comminata da commissario europeo. WOW che giornata!