Gian Micalessin, il Giornale 4/1/2013, 4 gennaio 2013
La tv islamica alla conquista dell’America - Con George W. Bush era nel mirino del Pentagono. Con Obama si prepara a conquistare il mercato televisivo statunitense
La tv islamica alla conquista dell’America - Con George W. Bush era nel mirino del Pentagono. Con Obama si prepara a conquistare il mercato televisivo statunitense. È la nuova, doppia vita di Al Jazeera . Un’evoluzione diventata realtà con l’acquisto di Current Tv , la fallimentare creatura televisiva dell’ex vice- presidente Al Gore. Ora quel rottame mediatico diventa il cavallo di Troia che consentirà ad Al Jazeera di competere con Fox e Cnn . Per comprendere il paradosso nascosto dietro il contratto da 500 milioni di dollari con cui l’emittente del Qatar si è aggiudicata il controllo di Current Tv basta fare un salto all’indietro di un decennio. A quei tempi Al Jazeera , famosa per le interviste a Bin Laden e ai terroristi iracheni, non ha vita facile. Il 13 novembre 2001, durante i bombardamenti sull’Afghanistan, un missile americano distrugge la sede di Al Jazeera a Kabul. Meno di due anni dopo un altro missile colpisce gli uffici di Baghdad uccidendo un giornalista e ferendone un altro. Quei due «errori», definiti «imprevedibili» dal Pentagono, da oggi appartengono al passato. Con Obama il Qatar non è più un paese sospettato di dar voce ai terroristi, ma un partner strategico. Un partner a cui l’amministrazione democratica ha delegato la distribuzione delle armi per i ribelli anti-Gheddafi. Un alleato con cui la Casa Bianca pianifica il cambio di regime in Siria. Ma non solo. Grazie ai 326 trilioni di metri cubi di gas nascosti nel suo sottosuolo (la terza riserva del pianeta) e ad una liquidità da 60 miliardi di euro l’emirato di Doha è soprattutto un grande investitore globale. Al Jazeera è, sotto questo profilo, la testa di ponte per gli investimenti mediatici dell’ emiro Al Thani. Investimenti che vanno a braccetto - da un parte- con la politica internazionale e l’informazione e dall’altra -con quella fabbrica di consensi e denaro chiamata sport. Per questo Current Tv , di cui è già annunciata la trasformazione in Al Jazeera America , non punterà sui 3 o 4 milioni di musulmani americani, ma darà vita a un’offerta televisiva modellata sull’audience statunitense. Un’offerta tutta sport e informazione capace di raggiungere - e influenzare - 40 milioni di famiglie. Un’audience con cui plasmare una quinta colonna mediatica nel cuore dell’America. Una quinta colonna da cui ricavare non solo consensi ma, grazie allo sport, anche utili e proventi. In Medioriente ed Europa Al Jazeera lo sta già facendo. Dopo aver conquistato i mondiali di calcio del 2022, Doha ha trasformato la propria televisione nella monopolista di tutti gli eventi sportivi trasmessi nei paesi arabi. In Francia, dove l’Emiro s’è comprato il «Paris Saint German » , Al Jazeera ha dato vita a Be in Sport , una tv satellitare specializzata in eventi sportivi che trasmette le partite di Liga Spagnola, Champions League, Europe League e Serie A italiana. Un’operazione replicata in Spagna dove l’emiro possiede la squadra del Malaga e garantisce al Barcellona consistenti contratti pubblicitari. L’America rischia però di rivelarsi un osso assai più duro. In passato, dopo le accuse di complicità con il terrorismo, molte piattaforme via cavo avevano già cancellato dalla propria offerta il segnale di Al Jazeera . E Time Warner , su cui veniva distribuita fino a ieri Current Tv ha già annunciato che si guarderà bene dall’ospitare un giorno di più i suoi programmi. Anche perché Time Warner controlla la Cnn e un concorrente in casa non è mai un ospite gradito.