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 2013  gennaio 04 Venerdì calendario

NEL BUSINESS DEL SESSO VINCE LA DOPPIA COPPIA

Porno-hotel, crociere a luci rosse, agenzie di «turismo trasgressivo», esclusivi resort oltreoceano e una galassia di privé in Italia. A star dietro alle coppie scambiste si possono far soldi. È un business in espansione, che fiorisce all’ombra di neologismi inglesi: swingers (scambisti), cuckold (chi assiste al rapporto del proprio partner con un’altra persona), gangbang (orgia). Un solo numero per capire: oggi nel nostro Paese ci sono 250 locali riservati agli scambisti. Ma a frequentarli è solo il cinque per cento degli swingers italiani. Gli altri preferiscono le mura di casa, l’anonimato di intemet e i più sicuri viaggi all’estero.
«Lo scambio di coppia sta diventando un fenomeno di massa» sostiene Carlo Saracino, presidente della FederClub Europa, «basta guardare al boom di circoli privati soprattutto al Nord, tra Lombardia e Veneto. Oggi a Milano ci sono 50 locali per scambisti, a Roma solo 13, ma in tutta Italia sono in crescita costante. Per non parlare del fiorire di forum sul web». Un esempio? Erosland.it, che in homepage si vanta di avere «oltre cEntomila utenti registrati per incontri di sesso occasionale», il tutto corredato dalle foto delle coppie pronte a «scambiarsi». Come Marco e Valeria, fidanzati romani, che cercano «coppie di bella presenza non problematiche per giochi a quattro, nessuno escluso».
Qual è l’identildt dello scambista? «Fino a poco tempo fa erano coppie istruite dai 45 anni in su, ma da cinque anni a questa parte nei locali trovi sempre più giovani dai 20 ai 30 anni. Va detto però» aggiunge Saracino «che solo il 5 per cento degli scambisti frequenta i club, il 95 per cento preferisce incontri casalinghi». Il giro d’affari? «Premesso che non abbiamo nulla a che fare con i circuiti del sesso a pagamento» chiarisce Saracino «tutti i locali per scambisti sono circoli privati, altrimenti sarebbero illegali, con quota associativa annua sui 40-50 euro. Va poi aggiunta la quota di frequenza, che varia in base al locale e all’evento serale in programma. Comunque, il vero business sta altrove». Nei canali del turismo sessuale di coppia, per esempio.
«In effetti c’è una crescente quota di turismo praticato in luoghi che favoriscono l’approccio sessuale» conferma C.M., adult community manager di annunci69.it, sito con oltre 330mila utenti, di cui il 20 per cento scambisti. «Sia ben chiaro, questo mercato non c’entra con i mercenari del sesso, ma è fatto da libere coppie swingers e da una piccola percentuale di donne singole, la cui presenza, al contrario di quella degli uomini soli, è ben accetta e viene considerata un punto a favore del luogo. La maggior parte delle coppie, infatti, oltre a cercare lo scambio del partner, è fortemente predisposta al sesso promiscuo. Una delle esperienze più ambite è il threesome (triangolo), che coinvolge due donne e un uomo. Per questo, la presenza di ragazze sole nelle strutture per coppie libertine è incoraggiata dai vari tour operator attraverso sconti e offerte speciali».
Tante le agenzie nazionali che si spartiscono la torta del turismo scambista. La Aphrodite Travel, per esempio, esplicita subito sulla sua homepage che negli hotel si potranno «trovare nuovi contatti erotici con altre coppie». Gli indirizzi? Tutti all’estero: Messico, Giamaica, Uruguay, Thailandia e Spagna. «In Italia tra le agenzie più importanti» dice C.M. «c’è la SwingTimeTravel, che collabora con i principali resort d’oltreoceano dedicati allo scambio di coppia». I prezzi? Il Temptation resort di Cancun, per esempio, parte da 280 euro al giorno a coppia sotto Natale. Per una crociera di lusso di una settimana in Grecia, aperta solo a 47 coppie scambiste, la ShoesOnlyTravel propone invece prezzi a partire da 3.350 euro a persona. Insomma trasgressione sì, ma non certo alla portata di tutti. «Ci sono anche realtà minori» dice C.M. «che organizzano crociere ben più economiche, di solito in barca a vela nel Mediterraneo, come nel caso della Libertine Cruise (una settimana tra le isole Ionie a 1.680 euro a coppia, ndr). Non mancano poi grandi villaggi, come il rinomatissimo Cap D’Agde in Francia, dove la pratica del nudismo negli anni si è confusa e sovrapposta a quella del libertinaggio sessuale».
Un altro fenomeno in espansione è quello dei porno-hotel, alberghi che offrono soggiorni gratuiti alle coppie pronte a condividere con il popolo di intenet la propria intimità. «I più famosi» racconta C.M. «sono il Big Sister di Praga e il Salieri Hotel (a Budapest e Praga) del regista porno italiano Mario Salieri». Come funzionano? Semplice: in ogni camera d’albergo ci sono delle telecamere che trasmettono in streaming le performance sessuali degli ospiti. Per capirci, una sorta di Grande Fratello del porno amatoriale.
Vladimiro Polchi