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 2012  dicembre 30 Domenica calendario

MAYDAY DEI PILOTI RYANAIR «CI FANNO VOLARE SENZA BENZINA» [I

comandanti in tv parlano di rischio per la sicurezza: «Pressati per decollare con meno combustibile possibile». Chiesta un’indagine sulla compagnia low cost] –
In volo con sempre meno carburante. La vita di migliaia di passeggeri verrebbe messa a rischio tutti i giorni per questioni di budget. L’intervista rilasciata sotto anonimato da quattro piloti della compagnia low cost Ryanair alla tv fiamminga KRO è da far venire i brividi. «Gli aerei» hanno detto i comandanti «viaggiano regolarmente con meno benzina di quanta sarebbe necessaria per garantire la sicurezza». Ma le accuse non si sono fermate qui. I piloti, nel corso del reportage mandato in onda dalla televisione fiamminga, hanno anche aggiunto di non sentirsi liberi di parlare con la società («Il management della Ryanair è come una dittatura») per paura di ritorsioni.
«Speriamo che non serva un incidente per sollevare la questione», hanno proseguito, ricordando, a tal proposito, i tre atterraggi d’emergenza effettuati lo scorso 26 luglio a Valencia da altrettanti velivoli rimasti a corto di benzina. Gli aerei, diretti a Madrid, erano stati dirottati a Valencia a causa di un violento temporale che si stava abbattendo in quei minuti sulla capitale spagnola. Ma i comandanti della compagnia low cost, una volta in prossimità dell’aeroporto valenciano, erano stati costretti a lanciare il «mayday» per la scarsa quantità di carburante rimasto nel serbatoio. In quell’occasione il sindacato tedesco dei piloti aveva rilasciato un’intervista a France Press nella quale si era parlato, già allora, di pressioni esercitate da Ryanair sui comandanti per risparmiare combustibile. Il portavoce del sindacato, Jörg Handwerg, aveva anche rivelato la presenza di alcune liste di piloti stilate in base al consumo in volo. Va detto che la quantità di carburante è fissata dalle normative. Però il pilota può decidere le riserve a disposizione per questioni di sicurezza, in relazione alla destinazione e al tempo necessario per effettuare un atterraggio d’emergenza.
All’indomani della denuncia alla televisione dei quattro comandanti - che hanno anche precisato come la compagnia, mettendoli sotto pressione voglia abituarli a viaggiare con meno riserva possibile - il presidente dell’associazione olandese dei piloti, Evert Van Zwol, ha espresso tutta la sua preoccupazione e ha sollecitato l’autorità di controllo sull’aviazione civile ad aprire un’inchiesta per verificare l’operato di Ryanair.
Nel momento in cui scriviamo la compagnia low cost con sede a Dublino non ha ancora rilasciato alcuna dichiarazione in merito. Dopo gli atterraggi d’emergenza effettuati a Valencia, invece, Ryanair aveva subito chiarito che tutti i suoi voli rispettano da sempre i carichi di carburante prescritti dall’autorità per la sicurezza aerea.
In attesa di capire quale sarà la risposta della compagnia irlandese, va ricordato come quella del risparmio sia una politica particolarmente cara all’amministratore delegato, Micheal O’Leary, che ha lanciato perfino l’idea dell’eliminazione delle cinture di sicurezza dagli aerei, con l’obiettivo - togliendo le ultime dieci file posteriori di ogni velivolo - di introdurre i posti in piedi. «Se ci fosse la possibilità di scegliere fra un posto a sedere a 25 sterline ed uno in piedi ad una sterlina, la maggior parte delle persone sceglierebbe quest’ultimo» ha detto recentemente al quotidiano britannico The Telegraph, spiegando poi che «se ci fosse un incidente in volo, Dio non voglia, le cinture di sicurezza non salverebbero nessuno».