Fabrizio Roncone, Corriere della Sera 31/12/2012, 31 dicembre 2012
«IL PROF TACE, LUCA MI SNOBBA FORSE PERCHE’ SONO TROPPO SERIO»
«Un’intervista? Devi perdonarmi, ma adesso proprio no: sono in piazza Duomo e... beh, sì, insomma: vorrei evitare di giocarmi definitivamente mia moglie».
(Due ore più tardi, Oscar Giannino è decisamente più rilassato).
«Sai com’è: le avevo promesso che sarei finalmente andato con lei a comprare un po’ di regali. Con questa storia della mia candidatura, nelle ultime settimane sono sempre stato in giro per l’Italia a tenere comizi. Però, ormai, ci siamo...».
Quando ufficializzi?
«Il 2 gennaio, a Roma, annunciamo tutto: simbolo e liste. Il movimento "Fermare il Declino", fondato lo scorso agosto, diventa un partito: "Fare"».
Suona bene.
«Sì, suona bene».
Solo che il suono, in politica, non basta.
«Lo so. Infatti, una ventina di giorni fa, spedimmo una lettera aperta a Mario Monti, il cui succo era più o meno questo: sappiamo che la sua "agenda" è un cantiere aperto, noi abbiamo già un programma con dieci punti, forse potremmo pensare di lavorare insieme...».
Risposta?
«Silenzio assoluto. Così, il giorno dopo il suo discorso di Natale, capito che Monti faceva sul serio, decidemmo di muoverci ufficialmente».
Come?
«Telefonando a Palazzo Chigi e chiedendo, formalmente, di essere ricevuti».
Risposta?
«Zero... Come non esistessimo».
Strano.
«Non so che pensare. Forse a Monti secca che nel nostro programma qualche cifra c’è, qualche numeretto l’abbiamo messo: mentre se ti vai a leggere bene la cosidetta "agenda Monti" trovi solo tante belle chiacchiere...».
Dai, non essere severo.
«Non sono severo, sono oggettivo. Anzi, visto che ci siamo, vuoi che ti spieghi in sintesi il nostro programma?».
Certo.
«I punti qualificanti sono tre. Uno: abbattimento del debito con la vendita degli immobili di proprietà dello Stato, perché a noi piace immaginare che sia lo Stato a pagarsi la patrimoniale. Due: tagliare la spesa pubblica, 6 punti di Pil in 5 anni. Tre: tagliare le imposte, 5 punti di Pil in 5 anni. Che te ne pare, eh?».
Programma ottimista e sfacciatamente liberista.
«Liberista fino a un certo punto. Perché noi pensiamo pure che sia necessario ricentrare il Welfare, favorendo le donne e i giovani... che non solo dovrebbero poter essere assunti più facilmente dalle aziende, ma dovrebbero poi poter avere anche qualche moneta da spendere nelle tasche... Comunque se vuoi posso andare avanti per due ore. E sai perché?».
No.
«Perché in questo nuovo partito c’è tutta gente di sostanza, che ha studiato, che sa, che ha viaggiato, che conosce l’economia del pianeta... per questo siamo riusciti a mettere giù un programma che è una roba serissima. Vedi: è certamente vero che Monti ha ridato credibilità a questo Paese, ma è altrettanto vero che sta ammazzando di tasse gli italiani. Ecco, noi crediamo che ci sia una via d’uscita alternativa e...».
Senti, hai fatto fare dei sondaggi? A quanto state?
«Al 2,5%. Andiamo forte al Nord, così così al Centro, maluccio al Sud. La verità è che, grazie a questo schifo di legge elettorale che ci ritroviamo, o riusciamo a fare un 4% alla Camera o in tre regioni dovremmo essere bravissimi a superare l’8%. In caso contrario, la nostra sarà stata un’operazione di pura testimonianza».
Scusa, ricordo male o eravate partiti insieme a Montezemolo?
«Ricordi bene. Lui e i suoi firmarono il nostro manifesto ad agosto, poi...».
Poi?
«Poi credo che abbiano preferito tenersi le mani libere, senza prendere impegni concreti. Comunque Luca non credo si candiderà, quindi il mio amico Enrico Bondi, che Monti ha incaricato d’essere una sorta di Catone il censore, non avrà problemi con gli eventuali conflitti d’interesse...».
(A fine intervista, Giannino è tornato sulla chiusura de "La versione di Oscar", il programma che conduceva su Radio24. «L’azienda ha posto ragioni di opportunità, poiché ora mi candido. Ma a parte che Berlusconi imperversa ovunque, e nessuno s’indigna... Dico: oh, ragazzi, io campo facendo il giornalista, non potete tagliarmi i viveri... e infatti, sai, mia moglie Margherita è nervosetta anche per questo...»).
Fabrizio Roncone