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 2012  dicembre 28 Venerdì calendario

MARIA JUDINA–Anagrafe Maria Veniaminovna Judina, nata il 9 settembre 1899 a Nevel, cittadina della Russia occidentale, famiglia ebraica in seguito convertita al cristianesimo, a tredici anni va a vivere a Pietroburgo per studiare al Conservatorio, a 21 diventa professore ma viene licenziata dopo ualche anno perché considerata « elemento reazionario e clericale»

MARIA JUDINA–
Anagrafe Maria Veniaminovna Judina, nata il 9 settembre 1899 a Nevel, cittadina della Russia occidentale, famiglia ebraica in seguito convertita al cristianesimo, a tredici anni va a vivere a Pietroburgo per studiare al Conservatorio, a 21 diventa professore ma viene licenziata dopo ualche anno perché considerata « elemento reazionario e clericale».
Esercizi La Judina, che agli esercizi di Bach dava titoli come: «gli apostoli in cammino», «la guarigione del lebbroso», ecc.
Vangelo «I temi evangelici gremiscono la musica di Bach. Bastava che Marija Veniaminovna dicesse il titolo, e subito noi involontariamente ascoltavamo in maniera diversa, sotto l’influsso del significato degli episodi evangelici» (una ex studentessa della Judina).
Dio «Ah, Marija Veniaminovna, Lei è una musicista così famosa, ai suoi concerti c’è sempre il "tutto esaurito", non si preoccupa dei beni terreni, è democratica in tutto e per tutto, noi la porteremmo in trionfo se solo... se solo Lei non credesse in Dio!»
Aquila Le sue dita, secondo Sostakovic «artigli d’aquila».
Pathos «Quando questa donna, dalla pettinatura liscia che le incorniciava il volto assorto, saliva sulla scena in un lungo abito scuro, austero, senza guardare nessuno, immersa nel suo mondo interiore, si sedeva al pianoforte, tergeva con un fazzoletto le mani e la tastiera e poi faceva una pausa prolungata, sembrava un rito di preparazione a qualcosa di importante, che superava i criteri di ordine puramente estetico per far emergere in primo piano un pathos morale» (il critico musicale Bogdanov-Berezovskij)
Nozze L’unico amore della sua vita, uno studente del Conservatorio, Kirill Saltykov, morto durante un’escursione in montagna alla vigilia delle nozze.
Stalin Stalin, che ascoltando la radio rimase colpito dall’esecuzione della Judina del Concerto n. 23 K 488 di Mozart e chiese di avere immediatamente il disco. I responsabili della radio, allora, convocarono d’urgenza la Judina e l’orchestra e nello spazio di una notte registrarono il concerto.
Perdono Stalin, che fece avere alla Judina ventimila rubli come ringraziamento, si vide recapitare uesta lettera di Marija: «La ringrazio per il Suo aiuto, Iosif Vissarionovic. Pregherò giorno e notte per Lei e chiederò al Signore che perdoni i Suoi gravi peccati contro il popolo e la nazione. Dio è misericordioso, La perdonerà. I soldi li devolverò per i restauri della chiesa in cui vado».
Pasternak L’amicizia con Pasternak, nata nel 1929. La Judina si era presentata dallo scrittore con un paio di scarpe scalcagnate e una camicetta più che modesta a chiedergli di tradurre delle poesie di Rilke. Pasternak le aveva risposto evasivamente, poi però era stato trascinato da un amico a uno dei suoi concerti e durante l’intervallo le aveva inviato un biglietto: «Mi perdoni, non sapevo chi Lei fosse. Mi scriva, tradurrò tutto quello che vuole».
Generosa Così generosa da mettere in mano ad un’occasionale compagna di viaggio l’intrta somma ricevuta dall’incisione di un disco, perché quella si comperi una mucca, di cui le ha detto di aver bisogno per mantenere i figli.
Pacchi In tempo di guerra, Marija affiggeva per Mosca questi avvisi: "Vado a Leningrado per tenere dei concerti, posso portare pacchi di un chilo massimo l’uno". E poi recapitava a sconosciuti tutti i pacchi che le portavano, fino all’ultimo.