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 2012  dicembre 28 Venerdì calendario

AGUSTINI

IGLESIAS–
Anagrafe Agustina Otero Iglesias, in arte Carolina Otero (la Bella Otero), nata a Pontevedra (Spagna) il 4 novembre 1868, figlia di Carmen la gitana e del capitano Cabasson, comandante di nave greca, famiglia poverissima, cacciata di casa dalla madre a 12 anni cominciò la sua carriera nelle bodegas malfamate di Barcellona, poi si trasferì in Francia, in America e di nuovo in Francia, dove diventò la principale soubrette delle Folies-Bergères.
Azzardo Appassionata di gioco d’azzardo, nel 1891 vinse 15 milioni di franchi puntando dieci luigi, ma morì in totale povertà a Nizza all’età di 97 anni.
Fortuna Prima di trasferirsi a Nizza possedeva 68 milioni di pesetas, uno yatch, un’isola, una collana di perle nere di 2 kg che era appartenuta ad Eugenie di Montijo, una collana di diamanti di Maria Antonietta.
Capelli A Parigi viveva al Bois de Boulogne, aveva quindici domestici, un segretario, una carrozza e un’automobile, tra le prime ad essere prodotte, donatale da De Bion-Bouton, che aveva tenuto conto nel carrozzarla dell’altezza dei suoi capelli piumati.
Gioco Una sera del 1901 fu invitata a ballare a bordo del panfilo Lysistrata di Gordon Bennet, editore americano, dopo una cena con Gould, Rockfeller, Ford, Vanderbilt. Danzò a piedi nudi le consuete danze gitane e alla fine dell’esibizione Vanderbilt le si gettò ai piedi baciandoglieli: «Permettetemi di adorarvi». Quella stessa notte perse al casinò otto milioni di franchi ma rifiutò il panfilo che le offrì Vanderbilt perché «le faceva venire il mal di mare».
Montecarlo «Per che ragione si viene a Montecarlo se non per perdere?» (Carolina Otero)
Amanti Tra i potenti che l’amarono: il principe Alberto I di Monaco, il re Edoardo VII del Regno Unito, i reali di Serbia e di Spagna, i granduchi di Russia, Pietro e Nicola Nikolaevic, Gabriele D’Annunzio.
Neve Per scappare dal granduca Nicola di Russia, che voleva amarla, lo chiuse a chiave nel suo appartamento e si calò dalla finestra. Finì nuda in mezzo alla neve e si procurò una polmonite che la tenne a letto tre mesi.
Banchiere Il banchiere Berguen, che le offrì 25.000 franchi per passare mezz’ora nella sua camera
Sola «La fortuna viene dormendo, ma non dormendo sola» (Carolina Otero)
Caviale Allo spettacolo in onore dei sovrani russi in visita a Parigi due ispettori di polizia invitarono Carolina ad allontanarsi dalla platea, temendo qualche scandalo per via del suo rapporto con lo zar. E lei, ad alta voce: «Muy bien, me ne vado, ma d’ora in poi non mangerò più caviale».
Nuda Una sera al circolo Cuba di Mosca la presentarono nuda su un vassoio d’argento.
Limoni «Aveva un collo ben piantato, un profilo greco, dei seni di una forma curiosa, come limoni allungati con le punte in su» (Colette)
Seni I seni della bella Otero, riprodotti sul tetto dell’hotel Carlton di Cannes dall’architetto Charles Dumas, che la conobbe da vicino.
Schiava «Sono stata schiava delle mia passioni, degli uomini mai» (Carolina Otero)