Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  dicembre 27 Giovedì calendario

UN SOFTWARE AVVERTIRA’ CHI È A RISCHIO LUDOPATIA

«Hai mai sentito l’impulso a giocare somme di dena­ro sempre più elevate? Hai mai voluto nascondere l’entità di quanto giochi alle persone che ti stan­no più vicino?». Basta un solo ’sì’ per sapere di essere «a rischio di sviluppa­re problemi con il gioco d’azzardo» che, per dirla con il Dipartimento naziona­le antidroga, «è un’emergenza sociale». Il breve questionario è contenuto nel­le ’Avvertenze per i giocatori’ stilate dal Dipartimento nazionale antidroga e che dovranno essere affisse in tutte le sale da gioco. Una campagna di pre­venzione dal gioco d’azzardo patologi­co che parte in concomitanza con l’av­vio del sistema nazionale di raccolta da­ti sulla dipendenza da gioco.
Il progetto prevede anche lo studio e la realizzazione di software da installare nelle macchinette mangiasoldi per av­vertire «i giocatori imprudenti – spie­gano dal Dipartimento – che esprimo­no comportamenti a rischio». Quando il cervellone rileva atteggiamenti com­pulsivi, verranno emessi segnali d’al­lerta per scoraggiare lo scommettitore. Modalità i cui effetti dovranno essere testati sul campo, ammesso che i ’dro­gati di slot’ siano in grado di lasciarsi dissuadere dallo stesso apparecchio che gli sta svuotando le tasche.
«Il gioco d’azzardo può creare dipen­denza patologica», è il titolo di un vo­lantino predisposto dal Dipartimento politiche antidroga (Dpa) con una se­rie di avvertenze, secondo quanto sta­bilito dal decreto del ministro della Sa­nità Balduzzi. «Viste le numerose solle­citazioni che stiamo ricevendo da par­te dei servizi territoriali – ha spiegato Giovanni Serpelloni, capo del Dpa – ab­biamo pensato di fornire delle indica­zioni che possono essere liberamente utilizzate dalle Aziende sanitarie». Il prontuario si basa su un elenco dei pos­sibili rischi, «particolarmente presenti nelle persone vulnerabili, da poter uti­lizzare – chiarisce Serpelloni – nei car­telli che devono essere esposti e ben vi­sibili nelle sale da gioco».
Per suggerire come non lasciarsi spen­nare dalle macchinette «abbiamo lavo­rato – ha sottolineato Serpelloni – con vari esperti internazionali del settore e consultato centinaia di studi scientifi­ci sull’argomento». Un fenomeno che «non può più essere sottovalutato e l’impegno di tutti noi – insiste Giovanni Serpelloni – deve es­sere orientato a trovare soluzioni con­crete ed immediate».