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 2012  dicembre 27 Giovedì calendario

GLI USA DIMENTICANO LA SUPER-BOLLA IMMOBILIARE


C’era una volta la bolla immobiliare americana. Quella follia, alimentata dai mutui facili, che spingeva il prezzo delle case sempre più in alto. Ora, cinque anni dopo, è possibile annunciarlo ufficialmente: il mercato immobiliare negli negli Stati Uniti è tornato in salute. Gli effetti della bolla non si sentono più. Il mercato, dopo il crollo violento degli ultimi anni, sta anzi tornando a crescere. Insomma: quella bolla del mattone che nel 2007 ha dato il via alla grande crisi finanziaria, è ormai acqua passata. Purtroppo, però, la crisi no.
L’ennesima conferma è arrivata ieri. L’indice S&P/Case–Shiller, che misura il prezzo delle case in 20 città Usa, è cresciuto del 4,3% rispetto a un anno fa. Si tratta di un aumento che non si vedeva da due anni. A trainare la ripresa del mattone Usa sono state le aree dove la crisi immobiliare aveva colpito di più. Per esempio in California. Ma che la ripresa immobiliare negli Usa sia ormai sana lo dimostrano anche altri indicatori, elaborati in uno studio di Banca del Ceresio.
Innanzituto il prezzo delle case è tornato accessibile per le famiglie americane: se nel 2006 le abitazioni valevano mediamente 1,7 volte più del reddito delle famiglie, ora il rapporto è infatti tornato a 1,2 volte. Si tratta di un livello più basso rispetto alla media degli ultimi 35 anni. Di fatto, il rapporto tra reddito e prezzo delle case è tornato sui livelli degli anni ’90. Questo significa che nel 2006 le case erano troppo care per gli americani, mentre oggi i prezzi sono tornati abbordabili.
Non solo: negli Usa sono tornati a crescere anche i matrimoni, aumentando di conseguenza la domanda di case. Nel 2011 (ultimo dato disponibile) in America si sono formate 1,1 milioni di nuove famiglie, contro le 250-300 degli anni peggiori della recessione. Anche in questo caso il dato è quasi tornato alla normalità, se si considera che tra il 1997 e il 2007 ogni anno si sono formate 1,5 milioni di nuove famiglie negli Usa.
Così il mercato immobiliare è tornato in salute oltreoceano. Dando una spinta importante all’economia a stelle e strisce: la crescita delle famiglie e la ripresa immobiliare sono due indicatori che lasciano ben sperare per il futuro. Purtroppo, però, avere eliminato una delle cause della grande crisi non significa necessariamente averla risolta. Gli Usa già nel 2013 si trovano infatti di fronte almeno tre incognite: la crisi europea (sempre imprevedibile), il fatto che buona parte della ripresa economica sia legata alla politica monetaria ultra-espansiva della Fed, le sempre peggiori condizioni della finanza pubblica. Oltre, ovviamente, al fiscal cliff.
m.longo@ilsole24ore.com