ItaliaOggi 27/12/2012, 27 dicembre 2012
I CINESI PORTANO I SOLDI ALL’ESTERO
Anche i cinesi portano i soldi oltreconfine per metterli al sicuro. A scomparire sono i capitali degli uomini d’affari, che comprano case all’estero per ottenere un permesso di residenza così da essere in grado, in un secondo tempo, di trasferire le loro aziende e tutti i loro beni.
Non si tratta di somme irrilevanti.
Stando al rapporto annuale sull’immigrazione cinese internazionale, il 50% dei progetti di investimento presi in considerazione negli Stati Uniti dagli abitanti del paese asiatico supera ciascuno il valore di 500 mila dollari (378 mila euro). Uno studio della China Merchant Bank evidenzia che il 60% di chi possiede oltre 1,6 milioni di dollari (1,2 mln euro) desidera emigrare. Nel 2011 in 150 mila hanno ottenuto un permesso permanente di residenza negli Usa, in Canada, Australia e Nuova Zelanda. Soltanto negli Stati Uniti sono stati 87 mila, di cui 3.340 per un progetto di impresa.
L’identikit medio di questo genere di emigranti è quello di un piccolo imprenditore di età compresa fra 35 e 55 anni. Per Pechino è un incubo, perché queste persone con le loro attività assicurano il 60% del pil delle campagne. Il rischio è che aumenti a dismisura la disoccupazione. Per giustificarsi, gli uomini d’affari sostengono che l’educazione dei loro figli sarebbe migliore in altre nazioni. In realtà essi aspirano a mettere al sicuro tutti i loro averi.